Scontro sull'Urbanistica

Scontro sullfUrbanistica Tra oggi e domani si ascide la sorte delTesapartito Scontro sullfUrbanistica Tra gli assessorati è quello più ambito, destinato a gestire la grande trasformazione della città De e psi lo rivendicano, i liberali non vogliono cederlo - Finora una sola certezza, la nuova Commissione ecologia per il verde civico Abbà • Ma le sei delegazioni mostrano ottimismo Incontri, scontri, mezzi accordi, e oggi — dalle 17 In poi — per l'esapartito municipale (de, psi, psdi, pli, pri e verdi-civici) scatta l'ora della verità: o si ricompone il mosaico di una giunta che avrà quasi gli stessi uomini (salvo gli avvicendamenti nel psdi tra Furnari, assessore, e berrò, capogruppo, e nella s:rst! . psl, con l'ingresso in giunta di Mollo al posto di Franca Prest, passata al vertice del gruppo), oppure il Comune potrebbe entrare in una crisi profonda. Nessuno, nelle sei delegazioni che ieri dalle 10 alle 15 si sono incontrate nella seda socialista di corso Palestre dà tuattavia credito alla seconda ipotesi. 'Siamo alla frutta — dice il vice segretario del psdi Giangrande — e tanto vale prendere anche il caffé, raggiungendo un'intesa che lunedi sera ci consenta di far uscire Torino dalla paralisi». D'accordo il de Pizzetti, che tuttavia non nasconde le difficoltà esistenti. «Porrebbero — confida il segretario psi Cantore — allungare la trattativa sino a lunedì mattina-. Sinora c'è una sola certezza: il verde-civico Ferdinando Abbà non entra in giunta. Si occuperà, comunque, dei problemi dell'ambiente: per riconoscimento unanime, sarà presidente di una VTI Commissione municipale, che si aggiunge alle sei esistenti scorporando l'Ecologia, attualmente inserita nella IV Commissione. Quali gli ostacoli prima del traguardo? Innanzitutto l'Urbanistica. Quest'assessorato dovrà gestire la grande trasformazione della città: dal piano regolatore al Lin- gotto, ai progetti speciali sulle grandi aree lasciate libere dall'industria. Un capitolo aperto per decenni sul futuro di Torino, che metterà in moto investimenti per centinaia di miliardi. Chi lo gestirà? De e socialisti, sin dall'inizio della crisi, provocata la notte del 4 maggio dai contrasti tra pri e psi su un progetto di «asse di penetrazione» urbana presentato dal vicesindaco repubblicano Ravaioli, hanno lamentato di avere poca incidenza sui problemi del territorio. Un peso che si può acquisire soprattutto con l'Urbanistica. E allora entrambi l'hanno chiesta: la de per Porcellana, che potrebbe «passare» le Opere pubbliche al pli (per esempio a Re); il psi per il capodelegazione Marziano Marzano, che dovrebbe lasciare il Verde e la Cultura, incarichi oggetivamente minori rispetto a quelli messi a disposizione dai democristiani. Il pli però, almeno sino a ieri, ha fatto orecchie da mercante. I socialisti, inoltre, aspirano ad una maggior presenza sul sociale e vorrebbero uscire da un settore importante ma pieno di problemi qua! è il Lavoro: chiedono quindi alla de di «abbandonare» il Personale a cui andrebbe Francesco Mollo, facendo però capire che anche l'Assistenza (oggi del de Bracco) potrebbe essere una buona alternativa. La de. però, resiste. « Bruno e Bracco — dicono i dirigenti di via Carlo Alberto — hanno lavorato bene, perché sostituirli?' Con queste incognite (a cui potrebbero aggiungersi 1 Trasporti) 1 sei della nuova maggioranza si preparano al tour de force di oggi e domani, per essere pronti quando la Sala Rossa di Palazzo civico si aprirà per ratificare. Giuseppe Sangiorgio

Luoghi citati: Furnari, Torino