A Roma pesce con mercurio da record

A Roma pesce con mercurio da record Le partite sequestrate arrivavano dai mercati laziali e da Mazara del Vallo A Roma pesce con mercurio da record ROMA — Ancora pesce al mercurio e nuovi campanelli d'allarme. Le più alte percentuali di mercurio da un anno e mezzo ad oggi sono state trovate in questi ultimi giorni nei campioni di pesce esaminati dall'Istituto zooprofilattlco del Lazio e della Toscana. I valori riscontrati oscillano tra 11 minimo di 1,31 milligrammi di mercurio per chilo a 5.52. n limite di tollerabilità previsto dalla legge è dello 0,7 per cento. Tutti e cinque 1 campioni esaminati tra ieri e oggi sono risultati «positivi». Secondo quanto ha detto il professor Meandri, direttore dell'istituto, il pesce è stato inviato per essere esaminato da varie unità sanitarie locali che lo hanno prelevato In mercati ittici o pescherie della loro zona. ■ I pesci esaminati appartengono a cinque partite provenienti da Fiumicino (zigrino e spinarolo). Terra- h cina (pesce martello), Mazara del Vallo (spinarolo) e Civitavecchia (pesce martello), n pesce con la più alta percentuale di mercurio risulta essere lo zigrino proveniente da Fiumicino. La provenienza alia quale fa riferimento l'Istituto — è stato precisato — è quella Indicata sulla bolla d'accompagnamento: indica cioè la località da cui la partita di pesce è stata inviata a Roma, ma non l'area in cui 11 pesce stato catturato. Le partite risultate positive sono state distrutte. Nel prossimi giorni i risultati degli esami compiuti dall'istituto zooprofilattico di Roma saranno, confrontati con quelU rilevati da altri istituti nelle riunioni in cui saranno anche esaminati i problemi riguardanti la applicazione delle leggi vigenti in materia. Nonostante le note rassicuranti del ministero della Sanità 11 problema sta ali¬ mentando dibattiti e polemiche. A Bari il capogruppo comuale del pei Ito Angiuli ha denunciato un vecchio episodio in un'interrogazione all'assessore all'Igiene. •Ben dieci anni fa, e per la precisione nel dicembre 77, a questo Comune e agli organi preposti alla tutela della salute pubblica (veterinario e medico pìovinciale) è pervenuta dall'ufficio igiene una circostanziata denuncia dello stato di inquinamento del pesce importato e di quello pescato nelle acque della costa barese. Si suggeriva di avviare, accanto al controlli necessari, un'opera di individuazione ed eliminazione delle fonti (eliminabili) di Inquinamento ed una corretta informazione del cittadino per coinvolgerlo nella difesa attiva della propria salute. Per tutti questi anni non sii fatto nulla, tranne poi scoprire all'improvviso l'esistenza del problema». Angiuli aggiunge: «Tutto questo è la conseguenza di una assenza totale di azione ed iniziativa dell'ente pubblico sul terreno della prevenzione e tutela della salute pubblico. Si approntano misure improvvisate ed inefficaci che durano l'arco di una estate, poi tutto torna come prima. E' il caso dell'inquinamento del mare, dell'utilizzo delle acque putride per scongelare il pesce, deH Inquinamento dell'aria e del rifiuti urbani». Per il capogruppo del pel •l'intervento del Comune i carente e frammentato e condotto fuori da una logica programmata. Sarebbe invece necessaria una struttura comunale che quotidianamente si ponesse il problema dell'ambiente e della tutela della salute dei cittadini, in stretto rapporto con le strutture sanitarie esistenti e con l'Università, utilizzando correttamente le tante competenze esistenti nella nostra città».

Persone citate: Angiuli

Luoghi citati: Bari, Civitavecchia, Lazio, Mazara Del Vallo, Roma, Toscana