Carlo è morto annegato

Cario è morto annegato Trovato alle 13 il corpo del bimbo scomparso a Bussoleno Cario è morto annegato Aveva raggiunto l'Orrido di Foresto per pescare - Ma il terreno gli è franato sotto i piedi facendolo cadere nel rio - Ha perso la vita senza che nessuno potesse soccorrerlo - U cadavere nascosto dall'acqua nera per il temporale BUSSOLENO — Sono terminate tragicamente le ricerche dello studente tredicenne, scomparso mercoledì mattina dopo essere uscito per andare a pescare nelle acque dell'Orrido di Foresto. La salma è stata ripescata alle 13 in fondo ad una pozza ai piedi di una cascata a 900 metri di altitudine. Carlo Bardotti era da due settimane in vacanza dai nonni materni. Evelina e Attillo Pelissero, settantenni, che vi von'» in frazione Foresto. A i tre chilometri, a Busso,^..o, Ir. via San Pietro d'Ollesla, abitano 1 genitori, Giorgio Bardotti, 40 anni, caporeparto impianti elettrici della linea ferroviaria Torino-Modane e la madre Olga Pelissero. Verso le 12 di mercoledì la nonna Evelina ha dato l'allarme perché non lo aveva visto rientrare. Il ragazzo era andato a pescara al rio, acqua sempre gelida ma spesso limpida e ricca di trote, il torrente nasconde però molte insidie. E' molto difficile accedere alle pozze che sono racchiuse al centro di un enorme tempio roccioso. Il piccolo pescatore potrebbe aver risalito il torrente attraverso questa via perché la sua bicicletta è stata trovata proprio alle porte dell'Orrido. Non è escluso però che abbia aggirato questi pericolosi ostaco¬ li delle prime cascate salendo attraverso uno stretto sentiero, spesso a strapiombo sul rio, che dopo circa 20 minuti di marcia porta nei pressi della quarta cascata. Il ragazzo è poi sceso con il suo zainetto in spalla contenente la canna da pesca telescopica e gli stivali per raggiungere una delle pozze vicino alla cascata. A circa cinque metri dall'acqua i soccorritori hanno trovato l'ultima impronta. Il terreno reso friabile dalle ultime piogge gli é franato sotto i piedi facendolo cadere nelle acque gelide della pozza, chiamata dagli abitanti del posto «Tina Pln Gramin.. La morte per annegamento è stata quasi istantanea. I soccorritori lo hanno cercato per tutto il pomeriggio e la notte di mercoledì. Più persone sono passate anche vicino a quella pozza, ma 11 temporale della serata stessa aveva reso l'acqua troppo scura perché si potesse scorgere il corpo. Difficile è stato anche il recupero della salma. Gli agenti del soccorso alpino hanno dovuto superare una parete a strapiombo di circa 30 metri per arrivare sul sentiero che li ha poi portati a valle. I funerali si svolgeranno sabato. Sempre ieri i vigili del fuoco di Condove, coadiuvati dall'elicottero, hanno effettuato un difficile soccorso sulle montagne della bassa Valle di Susa. Franco Giuliani, 31 anni, allevatore, mentre si trovava a quota 2000 nell'alpeggio sopra Mocchie insieme alla moglie è stato colpito da un infarto causato da una perforazione di ulcera. Trasportato a Condove è giunto cadavere. Fulvio Morello li difficile recupero della salma dello studente annegato

Persone citate: Carlo Bardotti, Foresto, Franco Giuliani, Fulvio Morello, Giorgio Bardotti, Olga Pelissero, Pelissero

Luoghi citati: Busso, Bussoleno, Condove, Susa, Torino