Pietro Castagno sfratta il figlio

PÌ©tWI CciStaanO"SflXitt€PÌI1fÌnlÌ9*" Ultimo atto della guerra in famiglia nata dopo il sequestro dell'anziano gourmet PÌ©tWI CciStaanO"SflXitt€PÌI1fÌnlÌ9*" La lite cominciò quando i parenti chiesero al rapito il rimborso del denaro versato per la sua liberazione Ora Pier Luigi dovrebbe lasciare il negozio di via Lagrange: «Vuol metterci sul lastrico con 60 dipendenti» Pietro Castagno, 79 anni, fondatore dell'omonima catena di negozi di gastronomia, ha sfrattato dai locali di via Lagrange angolo via Gramsci il figlio Pier Luigi 49 anni. L'iniziativa dell'anziano gourmet è l'ultimo atto della guerra scoppiata quando Pier Luigi Castagno si rivolse al tribunale per otte" nere dal padre la restituzione dei soldi (670 milioni) versati all'anonima sequestri per liberare l'anziano genitore, rapito il 21 gennaio dell'84 e liberato dopo 414 giorni di prigionia. L'mtimazione di sfratto, notificata martedì scorso, ha gettato nello sconforto figlio, nipote e nuora di Pietro Castagno: 'Ecco — dicono — questa è la dimostrazione che i cattici in tutta questa storia non siamo noi, ma mio padre, che vuole metterci sul lastrico assieme alle 60 persone a cui diamo lavoro-. Oia, 1 «cattivi». A sentire Pier Luigi Castagno e il figlio Marco, 23 anni, «il non- no. ha approfittato del fatto di essere 'anziano e reduce da un sequestro, per apparire vittima di parenti egoisti e avidi.. .In realtà—affermano — chiedendogli la restituzione dei soldi che abbiamo sborsato per liberarlo, noi non volevamo materialmente il denaro, ma solo tutelarci dai suoi sperperi.. Fino ad oggi i fatti, mai smentiti dal diretti interessati, sono stati ricostruiti cosi: la prima tronche del riscatto chiesta dal rapitori (circa mezzo miliardo) venne pagata, con discutibili operazioni, vendendo tutti i beni dell'anziano Castagno e della moglie; poi, per soddisfare le ulteriori richieste del banditi, Pier Luigi Castagno dovette mettere mano anche al suo portafogli e racimolare altri 500 milioni, saliti nella domanda di rimborso a 670, perché al padre è stato chiesto di rifondere anche le .spese, (legali, mediche, compensi a mediatori) conseguenti al sequestro. Una volta libero, Pietro Castagno si è cosi ritrovato proprietario soltanto più di una quota di un ristorante, Villa Monf ort's, e dei muri di via Lagrange, che lui valuta un miliardo e 200 milioni, il figlio 700. .Eravamo pieni di debiti — ha raccontato Pietro Castagno — mio figlio, per il negozio, mi dava un affitto risibile, cosi ho venduto la quota del ristorante.. .Ma com'è possibile — ribatte 11 figlio — che dopo 50 -Ululili imi mi iiiiiiiiiiiiinii anni di lavoro mio padre non abbia più soldi? Non voglio entrare nel merito su come li ha spesi, ma quando lui ha venduto il ristorante ho pensato che, successivamente, sarebbe toccato al negozio. Solo allora, 18 mesi dopo la liberazione di papà, mi sono rivolto al tribunale per mettere sotto sequestro il negozio.. Richiesta che è stata respinta dal giudice. Inutili poi, 1 tentativi di padre e figlio di trovare un accordo extragiudiziale per troncare, una volta per tutte, la penosa vicenda. 'In cambio dei muri di via Lagrange gli abbiamo anche offerto un vitalizio, 5 milioni al mese. Non gli bastano?., dice Pier Luigi. 'Parole — ribattono in casa di Castagno senior — la realtà è che Pier Lulgt pensava di fare quel che voleva con l'anziano papà il quale, ora, intimandogli lo sfratto, ha sparato l'unica cartuccia rimastagli.. Beppe Mlnello I iiiiiiiiiniiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiMii Pietro ed il figlio Pier Luigi Castagno: ancora contrasti