Lupo non tornerà dove uccise di Angelo Conti

Lupo non tornerà dove uccise Archiviata la pratica sulla morte del bimbo di Cercenasco azzannato nella cascina Lupo non tornerà dove uccise Il giudice ha stabilito che si trattò di fatalità, decretando la restituzione dell'animale - Ma il padre della vittima non vuole più vederlo - Anche l'Enpa contrario: «Per ora resterà con noi» «Lupo-, il cane che in maggio uccise con un morso alla gola Stefano Giughera, 5 anni, potrebbe tornare nella cascina della frazione San Rocco di Cercenasco dove avvenne la disgrazia. Lo prevede un decreto firmato dal giudice istruttore di Pinerolo. dottor Onofrio Ruffino, che lo scorso 29 giugno ha deciso la restituzione dell'animale a Giuseppe Giughera. il padre del bimbo. E' l'atto che, in pratica, suggella la definitiva archiviazione giuridica della vicenda: il magistrato non ha ravvisato responsabilità. Si è trattato di fatalità. La decisione del tribunale ha creato un po' di scompiglio. All'Ente nazionale protezione animali, che dalla sera del tragico incidente ospita «Lupo- nel proprio canile dì via Germagnano B, non si nasconde una certa sorpresa. «iErotiamo concinni — spiega il presidente Silvano Traisci — che il tribunale di Pinerolo ce lo avesse affidato definitivamente-. Ora c'è l'intenzione di fare opposizione al provvedimento: «Stiamo vagliando la situazione sotto il profilo legale, comunque Lupo non tornerà a Cercenasco-. In queste settimane il cane (un incrocio fra un pastore tedesco e un bastardino) ha soggiornato al canile dell'Enpa tenuto sempre sotto osservazione dal veterinario dottor Danilo Muratore: «£' un animale timido e tranquillo — spiega —, addirittura affettuoso quando è in compagnia di adulti. Cambia radicalmente comportamento quando si trova di fronte un bambino o un persona di ridotta statura: abbaia, si fa aggressivo-. La spiegazione di un simile comportamento è una sola: «In passato, forse quando era cucciolo, qualclie ragazzino deve averlo maltrattato o percosso. Ne è rimasto scioccato. Anche l'aggressione del piccolo Stefano è da spiegarsi cosi». Per Silvano Traisci, alla base di una tale aggressività ci sarebbero state difficili condizioni di ambiente: «L'unico elemento di cui siamo in possesso è la corda che teneva legato Lupo. Si tratta dì un tipico cordone da mucca, lungo appena 1 metro e 20, che gli faceva pure da collare. Se il 'mondo' di questo cane aveva un raggio di appena un metro si può comprendere il perché di quanto è successo-. Il cane, comunque, difficilmente tornerà a Cercenasco. Il padre di Stefano, Giuseppe, ieri non era ancora al corrente delle decisioni del giudice. Quando ha saputo che avrebbe potuto riprenderesi il cane ha avanzato parecchie perplessità: «Non voglio più vederlo. La sua presenza renderebbe ancor più doloroso il ricordo di quanto è accaduto. Per me può benissimo restare dov'è-. «Lupo-, quindi, sarà ancora ospite, per qualche tempo, del canile dell'Enpa. Poi bisognerà trovargli un padrone. Angelo Conti lag Al l l g «Assolto» il cane che nel maggio scorso ha ucciso un bimbo

Persone citate: Danilo Muratore, Giuseppe Giughera, Onofrio Ruffino, Silvano Traisci, Stefano Giughera

Luoghi citati: Cercenasco, Pinerolo