Ibiza d'incanto arcaica e hippie nei posti lontani dalle discoteche

Ibiza d'incanto arcaica e hippie nei posti lontani dalle discoteche Ibiza d'incanto arcaica e hippie nei posti lontani dalle discoteche sa non si è fatta ancora espugnare dai turisti che si fermano al museo e alla galleria d'arte contemporanea sui bastioni. La cucina ìbizenca aggiunge tocchi che paiono esotici alla cucina spagnola già apprezzata da ogni esperto viaggiatore buongustaio. In più. e soprattutto nella cosmopolita Eivissa. si trova ogni sorta di cucina. Le prime colazioni internazionali, i ristoranti italiani, francesi, di tutto il mondo. Nota spiacevole per chi ha in mente l'Ibiza dei primi anni: prezzi peggio che in Spagna. Alternativa: tenda. Una cosa di cui non si può fare a meno è il mezzo di trasporto: macchina o vespa, piuttosto care al noleggio, poiché per tutta la vacanza non se ne può fare a meno se non si vuol sperperare in tassi o aspettare per ore un autobus che non si sa dove si fermi. Per fortuna, i ristoranti non sono cari e un -piato combinado» è buono anche nei più modesti. Renato Mangolini Anzi, nella zona Sud. alcuni bei clubs turistici offrono la possibilità di un comfort gradevole, sport e svaghi a prezzi abbordabili e tutto compreso. Al centro c'è l'isola dell'isola: il cappello di paglia tenuto da una fascia che lo salva dal vento è il simbolo di Ibiza nelle campagne, nei paesi, nelle strade sterrate che abbreviano il cammino, ma che solo gli isolani sanno percorrere senza rischio di mille deviazioni in strade cieche. Gli hippies, che hanno le stesse connotazioni (e gli stessi vizi) di dieci anni fa. rincorrono questa realtà arcaica; li troviamo seduti in bar e ristorantini di Santa Gertrudis. San Carlos e altri posti del centro dell'Isola, Non più impegnati se non in qualche lavoretto che permette di pagare l'affitto delle loro case di campagna. Come gli ibizenchi. parlano dell'isola come di un piccolo globo: a San Juan vanno in montagna, a San Vicente al mare, a Eivissa in città, giovedì a Es Ca- UN'ISOLA che tanto piccola non è. Non si tratta dì dimensioni (30x40 km), ma di varietà del paesaggio e delle occasioni di turismo: Ibiza, la piccola delle Baleari, è un mondo che a poca distanza uno dall'altro presenta panorami arcaici, avventure hippie e turismo di massa. Le nere vesti delle anziane ibizenche sfilano ancora per le strade tra le boutiques aggiornatissime e le discoteche alla moda, un hippie vecchia maniera è ancora seduto sugli scalini di qualche «hostal» aspettandone l'apertura. Pitiusa. come la conoscevano i Romani, è fitta di quei pini che le danno il nome, l'acqua dà la vita a piante che non si trovano né nelle isole greche, né in quelle della Sardegna. C'è una parte Sud con Eivissa, l'aeroporto. Las Salinas e le spiagge un po' smaccatamente «in»; c'è una parte Nord selvaggia che comincia a vedersi chiazzata, ma non ancora aggredita dal male del cemento. O Alicante nar per l'hippie market, sabato in qualche locale, senza preferenze, se nessuno avrà organizzato una festa. Eviteranno il <Ku>. megadiscoteca, faranno forse una visita al .Pacha*. andranno a far quattro chiacchiere con le decine di bancarellari che ogni sera espongono le loro simpaticissime e ricercate paccottiglie nella calca dell'angusta Calle de la Virgen. La città vecchia di Eivis¬

Persone citate: Renato Mangolini, Salinas

Luoghi citati: Eivis, Ibiza, San Juan, San Vicente, Sardegna, Spagna