Ragazza di campagna, Madre della Nazione di Silvio Ceccato

Ragazza di campagna, Madre della Nazione Ragazza di campagna, Madre della Nazione notti di Interrogatorio ininterrotto, sempre In piedi, con svenimenti, piedi e gambe gonfi come palloni, sangue nell'urina), fino al lungo esilio nel tugurio al numero 802 del ghetto nero di Bradford, un indirizzo che è diventato famoso in tutto il mondo. Ma sono soltanto la punta di un Iceberg di vessazioni e umiliazioni che costituiscono la quotidianità dell'esistenza di un nero in Sud Africa: ed è la loro stessa «normalità» a farne la parte più spaventosa di questa biografia, . Che cosa significhi, giorno per giorno, il regime del «reference book», il lasciapassare che ogni nero deve aver sempre con sé, strumento.di continui,ricatti polizieschi; i processi pretestuosi conclusi dopo settimane di ansia con improvvise e inspiegabili assoluzioni subito seguite da un nuovo arresto per gli stessi motivi (Winnie Mandela fu processata diciannove volte con la medesima accusa); 1» sprezzante brutalità degli uomini del «servizi speciali»; le continue perquisizioni, anche quattro al giorno, annunciate dal battere del manganelli alla porta, la quotidiana violazione non solo di ogni diritto civile, ma del più elementare rispetto per la dignità umana: non è l'ultimo dei meriti di questo libro l'essere anche documento di una condizione Inimmaginabile in uh paese civile. E, accanto e a contrasto, la fierezza delle vittime Nancy Harrison ha ripercorso passo per passo (con qualche sospetto di affettuosa parzialità e qualche «romanzesca» Ingenuità nella ricostruzione) la biografia della 'ragazza di campagna con i piedi nudi» che, dopo aver conseguito 11 diploma di assistente sociale, ha sposato 28 anni fa Nelson Mandela, il leader dell'African National Congress. Durante 25 di questi anni, soltanto attraverso la grata del parlatori del carcere Winnie ha potuto vedere il marito, condannato per «tradimento» dal governo dei bianchi Le tappe fondamentali nella.vita della «Madre della nazione» comprendono gli arresti, le torture (cinque giorni e cinque FRAGILE sensibile, ma con una volontà incrollabile, cosi bella •che avrebbe potuto fare la mannequin», contesa tra la cultura tribale assorbita nell'Infanzia ascoltando 1 racconti degli anziani accanto ai fuochi della sera e il pensiero occidentale appreso divorando 1 libri deUa biblioteca del padre che era insegnante In «una delle regioni più retrograde e sottosviluppate del Sudafrica, il Pondoland»: cosi il ritratto di Winnie Mandela disegnato dalla sua amica Nancy Harrison, giornalista bianca, per dodici anni eH'Evening Post di Port Elizabeth, inviata speciale del Daily New* di Durban e dello Star di Johannesburg. (l'unico aspro rimprovero mai rivolto da Winnie Mandela, madre dolcissima, alle figlie bambine fu: •Mai più dovete piangere davanti a un poliziotto bianco») e la talvolta imprevedibile solidarietà di cittadini bianchi: l'avvocato afrikaner e sua moglie nel paese d'esilio, le ditte che resistono alle intimidazioni poliziesche perché Winnie sia licenziata, o le pagano lo stipendio anche quando è incarcerata o mandata al confino: uno «spaccato», insomma, delle lacerazioni che 11 Sudafrica sta attraversando. Giorgio Martina» Nancy Harrison: «Winnie Mandela», Jaca Book, 260 pagine, 22.000 tire. Giuseppe Cassieri Silvio Ceccato: «I* fabbrica del bello», Hixzoll, 268 pagine, 20.000 lire.

Luoghi citati: Bradford, Sud Africa, Sudafrica