Leitner atteso a Torino 3 anni con l'orchestra Rai

Leitner atteso a Torino 3 anni con l'orchestro Rai Il grande musicista siglerà l'impegno tra pochi giorni Leitner atteso a Torino 3 anni con l'orchestro Rai Le lìnee generali del programma '87-'88 - In primavera il progetto «Galassia Schonberg» TORINO — EmUlo Pozzi, direttore della Sede regionale Rai, e Mario Messlnls, direttore artistico dell'Orchestra, hanno incontrato ieri la stampa per fornire una vasta panoramica sul programma della prossima stagione sinfonica: 22 concerti, ciascuno replicato due volte, dall'8 ottobre al 25 marzo 1988. Secondo la tradizione, anche questa stagione autunno-inverno è saldamente Impiantata sul grande repertorio sinfonico che da Haydn giunge sino ai moderni, toccando molto di sfuggita la musica nuova e nuovissima che invece sarà trattata soprattutto nella stagione di primavera con un progetto intitolato .La galassia Schonberg.. All'interno di questo repertorio che è il più amato dal pubblico, Messlnls si è divertito a scoprire zone meno battute, proponendo a Torino musiche che non si ascoltavano da molto tempo o che addirittura non sono state mai eseguite. Di grande interesse è, ad esemplo, il profilo monografico di Hector Berlioz che permetterà di ascoltare la Sinfonia funebre e trionfale, II carnevale romano, la rarissima Herminie, scena lirica per soprano e orchestra su testi di P.A. Veillard. Aroldo in Italia, La Sinfonia fantastica, Lelio o il ritorno alla vita. Altra zona quasi inesplorata del repertorio sinfonico è l'ultima produzione di Dimitri Sciostakovitch che Messlnls ha Inteso illustrare attraverso l'esecuzione delle Sinfonie 14 e 15. Molto giusta mi pare la scelta di Impegnare con una certa frequenza 11 coro che, sotto la direzione di Mino Bordlgnon, sta recuperando la propria forma: Insieme all'orchestra lo ascolteremo infatti nella Afissa in tempore belli di Haydn, nel Requiem di Mozart, in Noe he oscura di Petrassl e nella Missa Solemnis di Beethoven, nella Seconda sinfonia di Mahler e nelle Béatltudes di Cesar Francie che Glari andrea Gavazzerà riporterà a Torino dopo molto tempo. Ogni programma, ed è quel che più place in questa stagione, oltre alla scelta accurata degli interpreti, ha alle spalle un'idea che guida l'accostamento del pezzi, quasi sempre dialetticamente legati tra loro In modo da illuminarsi reciprocamente con criteri di affinità o di contrasti: ciò che fa la differenza di una mostra rispetto ad un museo è appunto la logica degli accostamenti che si sostituisce alla casualità. La stagione di Messlnls è proprio cosi, fatta di concerti che illustrano, con sottili analogie tra 1 vari pezzi, alcuni momenti chiave della storia musicale. Ci sarebbe da spigolare a lungo nel programma per mettere in rilievo questa o quella serata: spiccano, ad esempio, l'esecuzione della Elettra di Strauss e i frizzanti accostamenti cui sono sottoposti 1 grandi classici: Mozart con Maderna, Beethoven con Stravlnski, Brahrns con Strauss, Mendelssohn con Sciarrino e cosi via. Tra i direttori e gli interpreti Incontriamo parecchi nomi noti di cui si saluta con piacere 11 ritorno a Torino.' Gavazzenl, Slnopoll, Krivlne, Temlrkanov, Baudo, Zagrosek, Frtlbeck De Burgos e, soprattutto, Ferdinand Leitner di cui è stata annunciata una pro¬ babile collaborazione fissa con l'orchestra torinese della Rai a partire da quest'autunno con un impegno triennale: 11 maestro dovrebbe firmare tra pochissimi giorni. Una scelta ad alto livello che darà modo al nostro complesso di migliorare le proprie prestazioni con l'aiuto di uno dei maestri riconosciuti della grande scuola tedesca, p. gal.

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