Specchio dei tempi

Specchio dei tempi Specchio dei tempi Guardie giurate, lunga attesa del porto d'armi - Ad Alassio ha allietato le serate di tanti amanti della musica - D cervello degli americani - Le ragnatele di piazza Castello - D poeta Pacot - Occhi aperti La segreteria confederale del sindacato Uiltucs ci scrive: • Vorremmo intervenire in merito all'articolo "Sceriffi senza pistola" per dire, in primis, che non siamo d'accordo su questa definizione data delle guardie giurate. Inoltre va chiarito che il ritardo del porto d'armi non provoca alcun danno agli Istituti che non utilizzano i dipendenti in altri impieghi che sarebbero improduttivi, data la natura dell'attività di queste aziende. •E' la guardia giurata che, in attesa del documento, paga le conseguenze, in quanto o viene posta in ferie, utilizzando le stesse impropriamente perché fuori da ogni programmazione o viene sospesa dal lavoro e dalla retribuzione. •Tutto ciò mentre i colleghi In attività debbono coprire i servizi lasciati vacanti dai sospesi, con prestazioni straordinarie che potrebbero pregiudicare la loro sicurezza e quella degli altri. •Le nostre organizzazioni non giustificano che lentezze burocratiche debbano colpire la parte più debole di quelle interessate: Seguono le firme Un gruppo di lettori ci scrive da Alassio: •Siamo torinesi che "da tutta una vita" trascorriamo con le nostre famiglie le ferie ad Alassio ed a volte anche qualche settimana in inverno. Sullo Stato civile de La Stampa tra i morti, abbiamo letto "Freda Lorenzo, anni 59, Torino, musicista. Molinette". •Ci siamo informati e purtroppo e il concertista di pianoforte che, per circa trent'anni, ha dato tanta buona musica al Caffè del Muretto di Alassio a noi e a tanti stranieri che non mancavano mai ai tuoi concerti. Si incontravano musicisti, artisti, competenti e amanti della buona musica. Accoglieva tutti con lo stesso sorriso; interpretava musica classica, jazz, leggera, a memoria, in modo magistrale. Subito eseguiva la musica che prediligevamo, ricordandoselo da un anno all'olirò. •Era un grande artista, molto modesto. A lui va il nostro pensiero grato. •Ci è sembrato doveroso parlare di un torinese che ha fatto onore alla sua città e al Conservatorio musicale Verdi che Ut ha diplomato». Seguono 8 firme Un lettore ci scrive da Genova: •Leggo in una dichiarazione attribuita all'on. Gino Paoli, la seguente frase: "Roba che va bene per gli americani, che hanno anche il cervello piccolo cosi". • Se tate frase è stata effettivamente pronunciata (ma non ho motivo di dubitarne), mi pare ti debba osservare che fon. Paoli, prima di essere eletto, era indubbiamente libero di dire tutte te banalità che gli passavano per la tetta, poiché egli, coti facendo, avrebbe screditato solamente te stesso. Ma ora egli è deputata, dot patio, in sostanza, a nome del Paese: sa¬ rebbe quindi bene che cercasse di esprimersi con più prudenza». prof. Raimondo Luraghi Ordinario Storia americana nell'Università di Genova Una lettrice ci scrive: •Ben venga un sindaco donna a capo della città. Chissà che abbia anche un occhio rivolto non soltanto ai giardini Cavour ma anche alla più centrale piazza che è Piazza Castello, dove sotto i portici che vanno dalla Prefettura al Teatro Regio vi tono vistose ragnatele, colonne screpolate, sporcizia dall'alto al basso. •Possibile che soltanto chi passeggia abbia occhi per vedere quanto è trascurata To¬ rino?» Amalia Fin ardi Una lettrice ci scrive da Ivrea: • Il chiedo ospitalità per rivolgermi agli avvocati Dondona e Marzano, sicura di interpretare tl'pensiero di tutti i piemontesi. •Sono lieta che i giardini Cavour siano in fase di ristrutturazione e mi permetto di far osservare che, in questi giardini, esiste una lapide in ricordo del nostro grande poeta Pinin Pacot. • Il monumento è piccolo e modesto e si trova tra l'erba di un praticello, per questa ragione passa alle volte inosservato.. segue flrrna Un gruppo di lettrici ci scrive: •Siamo studentesse dell'ultimò anno di un liceo linguistico e scriviamo questa lettera affinché possa servire da monito per altri studenti. •Nel centro di Torino si aggirano dei ragazzi che intervistano gli studenti su un corso di lingue per corrispondenza tenuto da una "certa" scuola con nome inglese. Noi siamo state intervistate e, senza parlare di contratti e prezzi, ci hanno carpito la firma trovandoci così a dover pagare più di L. 500.000 per un fantomatico corso in cassette. •Speriamo che queste poche righe servano a far aprire gli occhi ad altri ragazzi, in modo da non cadere in questa trappola-. seguono le firme

Persone citate: Cavour, Dondona, Freda Lorenzo, Gino Paoli, Marzano, Pacot, Paoli, Pinin Pacot, Raimondo Luraghi

Luoghi citati: Alassio, Genova, Ivrea, Torino