Acciughe d'oro in Liguria di Pier Paolo Cervone

Acciughe d'oro in Liguria Dopo il blocco alla cattura di pesce azzurro nell'Adriatico Acciughe d'oro in Liguria Prezzi alle stelle: 10-12 mila lire il chilo male, sardine e sgombri sono scomparsi» - I pescatori: «La stagione sta andando ti Chiesto il riposo biologico obbligatorio DAL NOSTRO INVIATO GENOVA — Per tre anni stop alla cattura del pesce azzurro nel Mare Adriatico (alici soprattutto) per la produzione di farina destinata agli animali. Acciughe, sardine e sgombri sono scomparsi anche dal Mar Ligure, più profondo, meno pescoso, rispetto a quello che separa le coste del Bel Paese da quelle jugoslave e albanesi Ma da La Spezia a Ventimiglia si potranno ancora gettare le reti: il decreto legge sulla pesca pubblicato lunedi sulla Gazzetta ufficiale, non contiene norme specifiche per il Mar Ligure che fornisce solo 11 tre per cento del prodotto ittico nazionale. In questi giorni con le Riviere affollate, alberghi e pensioni vicine al tutto esaurito, 11 prezzo del pesce è salito alle stelle. Anche quello azzurro, considerato più povero, più economico, meno richiesto rispetto alle specie più pregiate. Qualche esemplo. Ad Imperia una cassa di acciughe (dieci chili) si vendeva ieri a centomila lire. In qualche pescheria di Oneglia 11 prezzo , rag i — saliva anche a dodicimila lire 11 chilo. Conferma Mauro Manuello, del consorzio «Ittlcus», con sede a Genova U primo In Italia ad aver registrato un marchio nazionale di produzione con cooperative liguri e sarde: «La stagione del pesce azzurro non sta andando bene. E' inutile cercare le cause o fare previsioni. Tutte le volte che ci siamo sbilanciati, slamo stati poi smentiti dai fatti. Non si può, comunque, paragonare il Mar Ligure all'Adriatico. Davanti a San Benedetto, Fano, Ancona, c'è uno sforzo di pesca notevolmente superiore, con imbarcazioni e motori nettamente più potenti. In quella zona, negli anni scorsi, sì è esagerato: troppi pescherecci e ora II mare è esausto*. Arrivano notizie di abbondanti catture di pesce azzurro nella zona compresa tra Piombino e Civitavecchia Ma sino a ieri i salatori erano costretti ad acquistare prodotti a costi molto elevati. Dice Giacomo Varese, presidente della cooperativa «Colape» di Imperia azienda artigiana- le per la trasformazione del pesce in filetti di acciughe sott'olio: .Impossibile salare a questi prezzi. Si dovrebbe vendere i filetti al pubblico a 40-45 mila lire il chilo. Francamente mi sembra assurdo. Strana regione la Liguria. Popolo di marinai e pescatori, ma con uno del consumi ittici pro-capite più bassi d'Italia: solo 14-15 chili l'anno. Praticamente un chilo di pesce contro otto di carne. Il mercato di Genova (22 miliardi di fatturato annuo) tratta circa 300 quintali di pesce al giorno. Il 20 per cento proviene dall'estero, il 40 da grossisti italiani (Adriatico e Basso Tirreno), l'altro 40 per cento è ligure. Ogni anno il mare che bagna le Cinque Terre, Il Tigulllo, Alassio e Sanremo fornisce al mercato di Genova dai 15 ai 16 mila quintali di prodotto. A Savona mancano totalmente le industrie di trasformazione: sardine e acciughe, quando non vengono distrutte perché in certi periodi udiranno non particolarmente richieste, prendono la strada di Spagna e Portogallo. Torneranno in Italia in scatolette, aumentando cosi 11 deficit della bilancia dei pagamenti. Solo la cooperativa di Camogll, fondata nel 1974, 50 soci armatori, segue l'intero ciclo di lavorazione, dalla pesca alla distribuzione, sino alla trasformazione. Ottanta barche salpano ogni notte dal porticciolo: quando rientrano trovano una cooperativa che ha uno spaccio di vendita all'ingrosso, due fabbriche produttrici di ghiaccio e una piccola industria per la lavorazione del pesce azzurro. Le acciughe vengono salate e si confenzionano le famose «arbanelle», In vetro. A Camogll, In questi giorni, si catturano sino a tre tonnellate di pesce al giorno: ma quello azzurro scarseggia come nel resto del Mar Ligure. n riposo biologico. Infine. In Liguria è accolto favorevolmente. Ma a due condizioni: che sia obbligatorio (e non volontario come nel testo varato dal governo) e che si dettino precise norme per la ripresa successiva dell'attività. Pier Paolo Cervone

Persone citate: Adriatico, Giacomo Varese, Mauro Manuello