Un confronto serrato sui programmi di Paolo Mieli

Un confronto serrato sui programmi Un confronto serrato sui programmi ROMA — E' durata solo quindici ore l'euforia socialista per lo «schiaffo a De Mita.. Già nella prima mattinata di ieri, 1 dirìgenti del psi, pur continuando a complimentarsi l'un con l'altro per esser riusciti ad impedire che il segretario della de entrasse a Palazzo Chigi, erano assaliti da qualche dubbio. E se il governo presieduto da Giovanni Goria durasse ben oltre 11 cosiddetto periodo di decantazione? E se quella faccia barbuta d'astigiano facesse breccia nell'opinione pubblica, ringiovanendo per la pi ima volta davvero l'aspetto della de a tutto vantaggio di De Mita? E se questo gabinetto In cui per conto del i -i dovrebbero entrare Giuliano Amato, Giorgio Ruffolo, Giuliano Vassalli, Gino Giugni, Antonio Pedone e forse 11 segretario generale della Farnesina, Renato Ruggiero, sancisse che i semltecnici socialisti son meglio dei loro colleglli politici? Insomma, per dirla con un solo quesito: potrebbe lo schiaffo a De Mita trasformarsi In un boomerang democristiano contro i socialisti? Bettino Craxl non dà mostra d'esser sfiorato dal dubbio: di Goria non vuol parlare ma lascia Intendere d'esser arcifelice per come sono andate fin qui le cose e di ritenere che entro la fine del mese, con sua completa soddisfazione. l'Italia avrà un governo e potrà andarsene in vacanza. Rino Formica passeggia a Montecitorio dando 11 braccio ora a Francesco Tempestinl, ora a Paris Dell'Unto. Le voci del «transatlantico, lo danno come futuro ministro; anche lui è di quelli che ostentano solo la soddisfazione. .Ieri si è chiuso un ciclo — dice ai suoi accompagnatori — iZ ciclo nel quale la de non era solo un'importante forza di governo, ma il partito che ordinava le soluzioni di governo .E si — lo interrompe Dell'Unto sovrappensiero — stabiliva come farli questi governi e con chi farli..... .La de — riprende Formica — si era spinta addirittura a mettere in discussione la propria presidenza del Consiglio, correndo qualche rischio con Craxi che non era certo uno Spadolini. Ma era sempre lei, comunque, a decidere. Bene: da ieri tutto questo è finito. Nel dopoelezioni De Mita aveva pensato, col suo proclama, di riguadagnare questa funzione. Come se dicesse: ragazzi, la ricreazione è finita; se durante la pausa avete mangiato la mela, bene; altrimenti rimettetevela nel panierino. Tutti in classe! Ma, ed ecco la sorpresa, in classe il maestro non era più. lui, al suo posto sedeva un supplente molto precario: Goria appunto.. E se invece tutto ciò che è successo in questi ultimi due giorni facesse parte di un piano ben calcolato dello stesso De Mita per riguadagnare comunque alla sua de la guida del governo, impallinando nel contempo Andreotti e Forlani? .Questo lo vada a raccontare alla federazione di Avellino — risponde lesto Formica — solo (1 si può andare a dire che quella di De Mita è stata chissà quale diavoleria, un progetto luciferino, e che al momento opportuno usciranno i V2, l'arma segreta. Resta il fatto, invece, che questo sarà un governo transitorio sema neanche lo sbocco naturale in una maggioranza che sia individuabile fin d'ora; un po' come il governo Pella del '53. dopo la sconfitta de sulla legge truffa. Anche allora fu il Piemonte a regalarci, con Pella, uno dei suoi tipici prodotti locali, come i vini, certi tessuti, i cioccolatini.. .E oggi ringraziamo il Piemonte d'averci dato Goria.. scherza Formica. Pochi metri più in là. l'ex segretario del psi, Giacomo Mancini, ha meno voglia di ridere e non nasconde il suo scetticismo sull'entusiasmo dei compagni di partito. .Una secca sconfitta di De Mita? Sarà. A me sembra che Goria goda di un'ottima immagine e che quello che si accinge a costituire inevitabilmente si presenterà come un pentapartito più giovane, o comunque fatto da giovani. Tutto sommato al psi converrebbe star fuori da questo gabinetto che ci riserverà non poche sorprese.. Oggi poi si terrà l'assemblea nazionale socialista. Non verrà eletta la nuova direzione visto che tra pochi giorni una trentina di esponenti del psi entreranno nel governo come ministri o sottosegretari e. a norma di statuto, dovrebbero contestualmente lasciare ogni incarico direttivo nel partito. Claudio Martelli chiarirà stamattina quel che lui e Craxi hanno già anticipato ieri dopo una riunione ristretta: decideranno se e come partecipare al governo Goria dopo un con'ronto • serrato, sui programmi. Ma già ieri pomeriggio nella riunione romana tenuta dalla sinistra socialista di Claudio Signorile (non si scioglie più, l'unico che. coi suoi, ha disertato è stato Valdo Spini) echeggiavano nuovamente 1 dubbi di cui s'è detto all'inizio e che abbiamo ritrovato nelle parole di Mancini. Signorile metteva in evidenza come l'incarico a Goria rappresenti quel .salto generazionale, che la de tardava a fare da decine d'anni. Giulio Di Donato si soffermava sul prestigio di Goria e avvertiva: .Questo governo dura.. Giorgio Ruffolo intravedeva nel .suo zaino il bastone di maresciallo.. Pressoché tutti si dichiaravano concordi ne! voler distinguere tra l'umiliazione di De Mita e l'incarico a Goria che non può esser letto solo in quella chiave. Felice Borgoglio, il parlamentare socialista eletto nel collegio di Goria (Alessandria. Asti, Cuneo), mostrava d'essere ancor più guardingo degli altri, -lo Goni lo conosco bene — afferma — con lui non son riuscito a litigare nemmeno in campagna elettorale e la settimana scorsa mi son sentito in dovere di fargli gli auguri per Palazzo Chigi. Vuole la verità? E' la migliore candidatura che poteva uscire dalla de. Sarebbe stato molto più facile batterci contro De Mita che contro Goria. Per di più è l'uomo nuovo che alla de mancava Date retta a me; Goria piacerà e piacerà molto; se salirà in sella, tra qualche mese la sua popolarità sarà alle stelle.. Paolo Mieli

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