Il vescovo ribelle in Vaticano

Il vescovo ribelle in Vaticano Oggi Marcel Lefebvre incontra il cardinale Ratzinger Il vescovo ribelle in Vaticano La Santa Sede, preoccupata per il crescente successo dei tradizionalisti, punterebbe a una conciliazione - Ma, secondo altre yoci, la convocazione sarebbe un'ulteriore tappa verso la condanna definitiva DALLA REDAZIONE ROMANA CITTA' DEL VATICANO — E' per questa mattina l'appuntamento tra il vescovo ribelle Lefebvre e 11 Prefetto dell'ex Sant'Uffizio, il cardinale Ratzinger. Fino all'ultimo momento l'incontro è stato coperto da un riserbo impenetrabile: né il Vaticano né gli ambienti dei cattolici tradizionalisti hanno fatto trapelare l'ora del colloquio o gli argomenti che saranno posti sul tavolo della discussione. Joseph Ratzinger è rientrato nella tarda serata di Ieri da Dresda, e in sua assenza i collaboratori del ■ grande Inquisitore» hanno ripetuto ai giornalisti di aver ricevuto la consegna di non rispondere a domande su Lefebvre. E neppure nel cuore del tradizionalismo cattolico italiano, 11 seminarlo lefebvriano di Albano, erano disposti a dire di più. Tutto questo silenzio sembra un po' strano dopo che lo stesso vescovo Lefebvre aveva dato da Parigi l'annuncio della sua convocazione a Roma e a Rimlni, domenica, ordinato sacerdote un suo seguace, ha avuto parole dure contro il Papa accusandolo di essere un debole e di -rovinare tuffo» con 1 suoi cedimenti al «cattolicesimo liberale^. Quanto alla scomunica nella quale incorrerà se, come ha affermato di voler fare, consacrerà dei vescovi, Marcel Lefebvre ha dichiarato seccamente a Rimini che «essere scomunicato da una Chiesa che non è veramente cattolica non è un peccato-. In mancanza di notizie certe, in Vaticano si raccol¬ gono voci: secondo alcuni, l'iniziativa di convocare il campione del tradizionalismo cattolico a Roma è partita proprio dall'ex Sant'Uffizio, e nasce da una volontà di conciliazione. Il Vaticano, stando a queste voci, sarebbe preoccupato dal crescere delle adesioni a Lefebvre, soprattutto in Francia: lo scorso anno il vescovo sospeso a divinis da Paolo VI ha ordinato, da solo, una quarantina di sacerdoti, quasi quanti ne hanno ordinato 1 vescovi francesi in tutto il Paese. Ma ancora più allarmanti sono le notizie che giungono da alcuni Paesi latinoamericanl, come ad esemplo il Cile. Pinochet, che è un seguace di Lefebvre ed è In pessimi rapporti con 1 vescovi cileni, starebbe seriamente pensando di dare sviluppo alla 'colonia» lefebvriana in antagonismo alla Chiesa ufficiale. L'alternativa di destra, sia in chiave politica che strettamente ecclesiale, offerta dai lefebvriani può essere un pericolo per la Chiesa. E Lefebvre chiede a Roma un prezzo molto alto per la conciliazione: addirittura la sconfessione di alcuni importanti documenti del Vaticano II, come la Dichiarazione sulla libertà religiosa, che egli giudica contraria alla tradizione e succube del liberalismo. Secondo questa interpretazione, la minaccia di Lefebvre dì consacrare vescovi, e di porsi cosi in posizione apertamente scismatica, è un espediente per alzare di più il prezzo. In Vaticano, però, gira anche un'altra interpretazione del colloquio di oggi: Roma, secondo questa voce, avrebbe deciso di farla finita con il vescovo ribelle ed avrebbe preparato una risposta al documento di centocinquanta cartelle presentato da Lefebvre al Sant'Uffizio. L'incontro di oggi, insomma, sarebbe un'ulteriore tappa nel cammino inquisitorio che porterebbe alla condanna delle tesi di Lefebvre. Vale la pena di ricordare che la Congregazione di Ratzinger ha cominciato ad occuparsi seriamente di Lefebvre solo nel novembre dell'85, mentre i contatti del vescovo con il Vaticano, fino a quel momento, si erano svolti su canali diversi.

Luoghi citati: Cile, Citta' Del Vaticano, Dresda, Francia, Parigi, Rimini, Roma