Il «tronchetto» non è sieropositivo

Il «tronchetto» non è sieropositivo -—• • • pj La psicosi Aids investe a livello nazionale la diffusa pianta da appartamento Il «tronchetto» non è sieropositivo -—• • • pj Proveniente dai Caraibi, se ne vendono 5 milioni di pezzi l'anno - Il virologo Lovisolo: «Non c'è nessuna malattia delle piante che possa contagiare l'uomo» - Il sociologo Gallino: «La paura genera sospetti senza riscontro» mi "tronchetti della felicità" trasmettono l'Aids-. Questa voce, che in giugno, nella provincia di Lecce ha convinto decine di persone a liberarsi delle piccole piante da appartamento, si è diffusa In tutto il Paese e ora sta provocando apprensione fra la gente, mettendo in crisi il settore florovivaistico italiano. Le vendite dalla Dracaena massangeana, Dracaena fragrans, e della yucca elephantipes, 1 nomi scientifici delle tre specie di tronchetti più diffusi In Italia, si sono infatti dimezzate negli ultimi tre mesi con un danno economico di miliardi per i coltivatori che di questa specie di piante tropicali hanno fatto un business: 5 milioni di pezzi all'anno venduti, pari a circa SO miliardi di lire. -Quando nella mente dell'uomo nasce uno schema mentale con attributi attendibili diventa indistinguibile dalla realtà oggettiva-, commenta il sociologo torinese Luciano Gallino precisando che la paura dell'Aids «può dar corpo a sospetti che non hanno un riscontro scientifico-. Sorridono, invece, i botanici che -per timore del ridicolo- non vogliono prendere in cosinderazione l'Ipotesi del «tronchetto della felicità» come veicolo o causa del terribile male. -Impossibile-, sostiene il prof. Osvaldo Lovisolo direttore dell'Istituto di fitovirologia applicata dell'Università di Torino, -perché il virus nei vegetali non potrebbe sopravvivere a lungo-. Aggiunge prima di congedarsi: -Non c'è nessuna malattia virale delle piante che possa contagiare l'uomo e vicevarsa. Se non fosse cosi sarebbe la fine per tutti-. Nonostante le assicurazioni degli specialisti la paura del contagio esiste e continua a trovare credito: il «tronchetto della felicità», una gigliacea tropicale che nasce soprattutto nei paesi del Centro America e viene importata in Europa da una quindicina di anni, continua a rimanere invenduto nei negozi e nei supermercati anche se offerto a prezzi stracciati. Eppure fino a tre mesi fa era la pianta da appartamento più richiesta perché oltre ad essere molto decorativa non necessita di particolari cure. •La Dracaena non ci sta portando fortuna, forse do¬ vremo ridimensionare l'attività- dice Guido Rattalino, responsabile «Canavesana s.a.s» di Front Canavese, azienda leader in Europa nella coltivazione del tronchetto con 40 dipendenti. -E' un disastro economico che metterà in ginocchio il mercato nazionale delle piante tropicali già compromesso dagli olandesi che nello scorso anno sono riusciti ad importare nel nostro Paese il 22 per cento in più-. La «Canavesana» si estende su 10 ettari di cui 2 coperti da serre; ogni anno immette sul mercato italiano all'ingrosso un milione mezzo di «tronchetti della felicità». Li importa, come tutti i coltivatori italiani, dal Guatemala, dalla Costa Rica e dall'Honduras dove nascono spontaneamente 40 specie e vengono usati dagli agricoltori come barriere frangivento (raggiungono i sei metri di altezza) per proteggere le piantagioni di caffè, cacao e cardamomo, una spezia molto apprezzata dagli arabi. «Lo raccolto del¬ le talee — precisa Guido Rattalino — viene affettuata dagli Indios direttamente nelle foreste, ma da noi arrivano soltanto quelle selezionate e trattate con sostanze fumiganti per eliminare malattie crittogamiche ed insetti novici. Sono operazioni necessarie per ottenere il visto fitosanitario richiesto dalle nostre autorità-. Cosi trattate ..sono immura da qualsiasi malattia- e tali rimangono perché fatte vegetare in un ambiente controllato. In commercio vengono poste dopo un paio di mesi: -Quando escono dalle serre sono pulite: senza ragni o funghi-. Ora sotto i capannoni della «Canavesana» e di altre aziende nazionali del settore ci sono decine di migliaia di «tronchetti delia felicità» che aspettano di essere venduti. Un terzo verrà piazzato sui mercati del Nord Italia, il resto resterà in attesa di un acquirente perché -nelle regioni del Sud non ne vogliono proprio sapere». Emanuele Monta I tronchetti della felicità

Persone citate: Gallino, Guido Rattalino, Lovisolo, Luciano Gallino, Osvaldo Lovisolo