Il Mito che vale 7 milioni di turisti di Guido Rampoldi

Il Mite che vale 7 milioni di turisti In Grecia è l'ente del turismo a finanziare gli scavi archeologici Il Mite che vale 7 milioni di turisti Anche l'«equivoco» di Rodi è servito a creare attenzione - Da Creta alla Tessalonica, dalle tombe minoiche al tesoro di Alessandro, 52 équipes al lavoro - E la Mercowi, per recuperare la gaffe del colosso, annuncia: recupereremo le navi di 2500 anni fa DAL NOSTRO INVIATO ATENE — n Re di Asine è citato solo da Omero, In un solo verso, e anche quello di significato incerto. Nessun archeologo oggi è in grado di raccontarne la vita. Sotto gli occhi ricurvi della sua maschera funeraria d'oro c'è 11 vuoto, ha scritto Giorgio Seferis in una delle poesie più celebri; ma quel vuoto sotto la lamina d'oro, «sotto un nome, e le sue statue bambine, e il suo desiderare ali d'uccelli, e i venti negli interstizi dei suoi pensieri, e le sue navi ancorate in un porto svanito, sono ovunque tra noi». Si può partire dalla maschera del re di Asine per capire perché Panayotls Martakls, portavoce dell'organizzazione statale per il turismo, si rallegri per l'equivoco che ha portato 11 Colosso di Rodi .ovunque tra noi» anche se appena per qualche giorno, fin tanto che la sua presunta mano, arpionata dal mass media, ha evocato un vuoto che risucchiava forti suggestioni. Per convincere 1 turisti, come per parlare al poeti, 1 Miti devono mostrarsi un po'. Agamennone sarebbe più remoto se il Museo nazionale di Atene non gli avesse regalato la faccia dell'ignoto guerriero cui appartiene la maschera funeraria trovata In una tomba micenea. Omero forse non è mai esistito ma è riuscito a morire almeno una dozzina di volte, quante sono le isole che indirizzano all'unica, autentica tomba del poeta 1 turisti sbarcati da aerei che si chiamano Ulisse, Telemaco, Ettore, da navi battezzate Afrodite. Certo, vista dalle finestre del ministero della Cultura l'escursione del Colosso nell'Immaginario collettivo è stata in definitiva -un disdicevole fiasco*, come dice l'archeologa Maria Pandou con un sorriso duro quanto 11 blocco di granito scolpito che attende nella sua stanza una destinazione migliore di quella di soprammobile in una casa britannica, cui l'avevano destinato due emuli In piccolo di Lord Elgln, 11 trafugatore del fregi del Partenone tuttora reclamati da Atene. Ma non saranno queste divergenze marginali a Indebolire le sinergie tra le due amministrazioni, nell'unico Paese al mondo in cui l'organizzazione nazionale per 11 turismo, l'EOT, finanzia direttamente gli scavi archeologici, con erogazioni quasi quotidiane. L'ultimo contributo, deliberato venerdì assegna l'equivalente di cento milioni di lire all'equipe del professor Tzeraikls, che ad Armnous. nell'Isola di Creta, una delle capitali del turismo egeo, sta disseppellendo Importanti tombe minoiche. Ad Anphlpolls, nella Grecia settentrionale, si sta ricostruendo pezzo per pezzo un antichissimo ponte in legno; a Verglna, nella Tessalonica, gli archeologi di Manolis Andronlkos stanno restaurando dipinti e monili trovati nel corso della più sensazionale scoperta degli ultimi anni: le tombe di Alessandro il Grande e di Filippo il Macedone; e 11 teatro di corte, dove Filippo fu assassinato. •Adesso finalmente la storia ha un luogo-, dice Maria Pandou. In Grecia l'archeologia esi¬ bisce la leggenda, l'ancora all'evidenza di una scena, di un volto, e costruisce quei vortici che contribuiscono a risucchiare sette milioni di turisti all'anno. Da quel giorno dell'83 in cui Andronlkos si è imbattuto in Alessandro il Grande (.Pensai che fosse un'allucinazione, se non stavo sognando tenevo in mano un ritratto molto verosimile di Alessandro in vita.) egli non è solo l'archeologo più famoso del suo Paese, ma anche un ambasciatore itinerante del turismo greco. Nelle capitali occidentali racconta di quell'alba del 338 avanti Cristo in cui Filippo usci con i suol figli dal Palazzo reale e si me»mminò verso il teatro, distante cento metri, dove una folla acclamante, 1 sacerdoti e la corte erano convenuti per le nozze di Cleopatra, sorella di Alessandro il Grande, con 11 re dell'Epiro: -Filippo si fece precedere dal genero e dal figlio, vestiti di bianco, e si diresse da solo, sema le guardie del corpo, verso l'orchestra (11 centro del teatro) attraverso un passaggio situato ad oriente. Non andò oltre: Pausania seppellì la spada nel corpo del re e lo lasciò morto-. Andronikos racconta quella scena, che termina con l'immediata uccisione di Pausania e le pire di Filippo e dei suol cavalli, con la vividezza di una guida; una delle guide che tra qualche anno ripeteranno la narrazione all'infinito. Cosi i finanziamenti dell'EOT agli scavi attualmente in corso, 52. in qualche modo rappresentano royalties ben meritate dall'archeologia greca. Il binomio turismo-archeologia spiega anche perché Melina Mercouri. ministro della Cultura, quando ha rispedito il Colosso di Rodi nella sua leggenda abbia voluto riequillbrarc 11 bilancio delle suggestioni e delle delusioni annunciando che tra pochi mesi comincerà U recupero di un vascello del sesto secolo avanti Cristo naufragato di fronte a Lyndos. nei sette chilometri che separano Rodi dalla costa turca. L'Egeo fa sognare gli archeologi. Per secoli le Improvvise burrasche sollevate zigzagando tra 1500 isole dai Borii anemi, i venti del Nord, e dal meltemnia, meltania in greco antico, hanno inghiottito vascelli, le loro ciurme, il loro carico. Sono settecento i naufragi catalogati dalla sovrintendenza per le ricerche marine, sulla base di anfore, crateri, ceramiche, trovate sul fondali. Demetrio Kazianes, il sovrintendente, è avaro di indicazioni: teme di spianare la strada al saccheggio. Cosi la mappa dei relitti resta un segreto. I mercanti che si Inabissarono con la loro imbarcazione davanti alle spiaggie di ghiaia di Lyndos probabilmente in vita avevano attraccato nel porto di Thasos, oggi sommerso dal mare scuro delle Sporadi, dove da cinque anni i sub del ministero della Cultura e archeologi francesi cercano le tracce della Grecia di Omero. A Corfù greci e inglesi portano in superficie utensili del Paleolitico. Senza le suggestioni offerte dall'archeologia greca, che tiene vivo il Mito, probabilmente le rocce che lastricano l'acropoli ateniese intorno al Partenone oggi non sarebbero lisce e sdrucciolevoli come una pista da ballo: milioni di passi le levigano ogni anno. Il turismo greco conosce un boom storico. nell'86 gli introiti sono cresciuti del 28^. per l'87 l'EOT prevede un aumento degli arrivi del 20^r. La ricetta del successo è complessa, ma il punto di forza è il turismo a basso costo che si sperde per le isole, confortato anche da un'inflazione Intorno al l&'c. Nelle taverne egee oggi un dollaro vale tre souvlaki, spiedini di manzo con contorno di riso. Guido Rampoldi

Persone citate: Agamennone, Demetrio Kazianes, Giorgio Seferis, Maria Pandou, Melina Mercouri, Panayotls Martakls