Preparano il funerale a donna ancora viva

Preparano il funerale a donna ancora viva Una telefonata sbagliata dall'ospedale di Caserta Preparano il funerale a donna ancora viva Campane e manifesti a lutto, uno dei figli richiamato dalla Svizzera CASERTA — Per errore avevano saputo che la loro congiunta era morta in ospedale. Immediatamente avevano predisposto 1 preparativi per il funerale, avvertendo il parroco, i figli e i nipoti, anche quelli che lavorano in Svizzera, e facendo affiggere i manifesti a lutto sul muri del paese. Ma quando l'impresario di pompe funebri si è presentato in ospedale per prelevare la salma, si e scoperto che la donna non era morta. B fatto è accaduto nell'ospedale civile di Caserta. La donna. Teresa Carf ora, di 71 anni di Polvlca di Nola, un piccolo centro dell'entroterra napoletano, era stata ricoverata in un primo momento nella clinica «Villa degli ulivi» a San Leucio per •vasculopatia cerebrale.. Per l'aggravarsi delle sue condizioni, la donna era stata fatta trasferire dai sanitari della cllnica nell'ospedale di Caserta. Ed è da qui che, sembra con una telefonata, 11 marito Nicola Guarnaschella e gli altri familiari hanno appreso che la loro congiunta era morta. Invece Teresa Carfora è viva. I familiari, contro il parere dei sanitari, hanno deciso comunque di portarla a casa. Dalla Svizzera, intanto, dopo l'errata comunicazione, era già arrivato uno dei figli della donna. Durante la sera precedente, inoltre, il parroco aveva suonato, come d'uso, le campane a martello per i defunti. Ma la vicenda avrà un seguito. B presidente dell'Usi dalla quale dipende l'ospedale civile di Caserta, Aldo Magllocca, ha negato ogni responsabilità. I congiunti della donna hanno sostenuto di aver saputo della sua morte da una telefonata dell'ospedale, mentre 11 presidente afferma che può essersi trattato di un errore dovuto allo scambio di cartelle cliniche. Comunque il presidente dell'Usi ha detto che c'è il divieto assoluto, per 1 dipendenti ospedalieri, di telefonare per avvertire del decesso di un paziente. I congiunti di pazienti particolarmente gravi — ha detto Magllocca — vengono «con ogni cautela personalmente informati, e con ancor maggior tatto e sempre di persona in occasione di decessi.. Cautela che questa volta sembra non essere stata seguita. (Ansa)

Persone citate: Aldo Magllocca, Nicola Guarnaschella, Teresa Carfora

Luoghi citati: Caserta, San Leucio, Svizzera