C'è Real-Napoli ma a porte chiuse

C'è Reol-Napol. ma a porte chiuse Per Maradona esordio agrodolce in Coppa dei Campioni a Madrid C'è Reol-Napol. ma a porte chiuse Vietata dall'Uefa (dopo gli incidenti con il Bayern) la presenza del pubblico ■ Concessa la diretta tv - Tutte le italiane in trasferta, rischia il Milan a Gijon La Juve in vacanza a Malta, per VAtafonia i mina tori gallesi Il Napoli è saltato nel buio ed è caduto male. Gli è toccato il Real Madrid, la squadra più titolata d'Europa. I campioni d'Italia non erano teste di serie per cui si sapeva che correvano qualche rischio nell'urna della Coppa Campioni. Già otto nomi su nove erano stati estratti: fra i pericoli grossi mancava solo il Real Madrid. La mano di Jacques Georges ha cavato il bussolotto e Luciano Moggi è impallidito. .Peggio di cosi si muore-, ha esclamato. Esordio terribile, per il Napoli e Maradona, e questa è la brutta notizia che ci è arrivata ieri da Ginevra, dove le sei squadre italiane hanno fatto conoscenza, per ora solo formale, con le prime avversarie di Coppa. La Juventus, che avrebbe dovuto giocare in casa, ha accettato l'inversione di campo e cosi tutte andranno in trasferta, anche se Atalanta e Inter, secondo regolamento, non avrebbero potuto esibirsi contemporaneamente in terra italiana visto che la distanza fra Bergamo e Milano anziché di 50 (minimo previsto dalle norme Uefa) è di soli 48 chilometri. Ma i dirigenti dei due club hanno fatto sapere che fra stadio e stadio la distanza è maggiore, sicché tutto è rimasto come è uscito dall'urna. Una sorta di giustizia poetica ha messo insieme Atalanta e Merthyrtydfil (che nome terribile) in Coppa Coppe, i nostri che stanno in serie B, i gallesi che sono dilettanti puri, e le cose sono andate bene pure in Coppa Uefa: la Juventus andrà in vacanza a Malta, contro La Valletta, mentre l'Inter se la vedrà con i turchi del Besiktas ed il Verona affronterà i polacchi del Pogon Stettino, pericoli pochi. Chi corre qualche rischio, invece, è il Milan che è cascato sugli spagnoli dello Sporting Gijon e dovrà giocare il ritorno in campo neutro, a Lecce, dato che S. Siro è stato squalificato per due turni dopo i fattacci con il Waregem, ottavi di finale della Coppa Uefa 85-86. BERNABEU - Anche il Santiago Bernabeu di Madrid è sotto punizione, e questo è l'aspetto, se non bello, almeno un poco rassicurante che riguarda il Napoli e la sua jella. Il pubblico madrileno è stato, come dire?, troppo focoso in occasione della semifinale di Coppa Campioni della scorsa stagione contro il Bayern Monaco, e cosi l'Uefa ha deciso che la prima partita di quest'anno, quella con il Napoli, appunto, venga giocata a porte chiuse. E senza tele visione. Su quest'ultimo punto c'è stata subito un'inversione di marcia. I dirigenti del Real hanno chiesto clemenza (.La telecronaca diretta — hanno affermato — può allontanare il pencolo di incidenti davanti allo stadio-) e il comitato d'urgenza dell'Uefa, riunitosi a tamburo battente, ha autorizzato la trasmissione televisiva e radiofonica anche per rispetto dei tifosi del Napoli e degli amanti del calcio. Per la società Iberica nessun beneficio economico poiché 1 diritti televisivi e pubblicitari finiranno in pubblicità. La seconda partita, se ci sarà, verrà disputata ad almeno 300 chilometri da Madrid. Il cassiere del Real piange: in fumo oltre 3 miliardi di lire tra incasso e diritti tivù. ESORDIO - L'esordio in Coppa Campioni del Napoli e di Maradona (già, anche di Dieguito), dunque, avverrà su un palcoscenico senza spettatori. Capitò due volte alla Juventus dopo la tragedia di Bruxelles, contro i lussemburghesi della Jeunesse e contro il Verona, freddo calcio lunare, ma almeno gli azzurri di Bianchi non avranno modo di provare il famoso •mledo escenico, del Bernabeu, la paura della scena, che nel recente passato ha fatto molte vittime Certo che la storia del Real, con o senza •miedo escenico», è talmente ricca di successi da turbare i sonni del Napoli, alla sua prima esperienza in Coppa Campioni. Ci vorrebbe un libro per descrivere la leggenda m ad rilena: 6 Coppe Campioni in bacheca. 2 Coppe Uefa, 209 partite in Europa, 117 vittorie, 31 pareggi, 61 sconfitte, 459 gol all'attivo e 229 al passivo. Negli ultimi 10 anni, per 5 volte il Real ha incrociato 1 ferri con squadre italiane, ed ha sempre passato il turno: 4 con l'Inter, vittima predestinata (8081. 82-83, 84-85. 65-86). ed 1 con la Juventus, eliminata giusto la passata stagione. Il Real, poi, si è addirittura rafforzato rispetto all'anno scorso acquistando Tendillo e Llorente. In partenza Valdano, accanto ad Hugo Sanchez giocherà lo jugoslavo Jankovic, comprato nel finale della scorsa stagione dalla Stella Rossa di Belgrado. MINATORI - Per quanto riguarda le avversarie delle altre italiane, per ora solo curiosità e qualche sorriso. I gallesi del Merthyltydfil, ad esempio, non figurano in alcun annuario del calcio britannico. La squadra rivale (?) dell'Atalanta gioca nella Southern League gallese, e sopra ci sono altri due campionati, il che facendo i conti equivale alla settima divisione inglese. Fate voi. L'unico giocatore di un certo nome è Bob Letchford, 34 anni, che ha giocato 11 partite con la nazionale inglese ed è sceso in campo contro l'Italia a Wembley nel 1977, vittoria per 2-0 nelle qualificazioni ai mondiali d'Argentina. Merthyltydfil è un centro minerario nella campagna gallese, 50 mila anime scarse, me- dia spettatori inferiore alle 500 unita. I dirigenti hanno subito aperto una sottoscrizione per aumentare la capienza dello stadio (4000 posti) e l'impianto di Illuminazione. In fondo, l'unica cosa importante che Merthyltydfil ha regalato finora al mondo sono i natali dell'attore Richard Burton. E una campagna che lo scrittore Richard Llewellyn ha descritto nel romanzo, poi diventato film «Com'era verde la mia valle». VACANZA - In Coppa Uefa troviamo la Juventus a Malta, una specie di vacanza . al mare. Al bianconeri, sovente fortunati nel primo turno, capitò una squadra maltese già nel 71-72, il Marsa, 11 gol a 0 nel doppio confronto. Anche stavolta non vediamo pericoli, sebbene nella Valletta giochino alcuni nazionali, tipo i due Farruggia, Misfud e il bomber locale Tatiana. L'Inter non nuova a scontri (sempre vincenti) con i turchi, trova avversari sicuramente più quotati. Il Besìktas, allenato dall'inglese Gordon Milne, ha disputato nella sua storia 6 edizioni della Coppa Campioni, 3 della Coppe Coppa e 3 dell'Uefa. Ha due jugoslavi in squadra, 11 portiere Dolad e Kovaccvic, e in attacco schiera due buoni giocatori, Metin e Feyaz, capocannoniere con 22 gol del campionato turco, e medita di acquistarne un terzo, Peter White dall'Astori Villa. Il Pogon Stettino, toccato al Verona, non ha mai vinto scudetti, però l'anno scorso é arrivato secondo in campionato dietro 11 Gemile Zabrze segnando 63 gol, niente male. Il cannoniere è Marek Lesnlak, 23 anni e altrettante reti, punta della nazionale che però, con i suoi disastri, testimonia a sufficienza del momento niente affatto glorioso del calcio polacco. Resta il Real Sporting Gijon, che nel 78-79 eliminò il Torino al primo turno di Coppa Uefa, 3-0 in Spagna, e che 11 Milan farà bene a trattare coi guanti. La squadra allenata da José Manuel Novoa non ha brillato nei playoff per lo scudetto, ma schiera giocatori di buon livello come i due fratelli Ablanedo, portiere della nazionale Under 21 il primo, stopper il secondo. O come Eloy, attaccante rapido e scaltro. Lo straniero è Negrete, attaccante, nazionale messicano all'ultmo Mundial. A cura di Carlo Coscia a*- mmm Cosi sarà il Bernabeu il 16 settembre: uno stadio senza folla