Con lo sport, viva la vita di Fulvia Caprara
Con lo sport, viva la vita Parla Stefania Casini, regista di un serial tv per Berlusconi Con lo sport, viva la vita Quattro gli episodi ambientati nel mondo della boxe, del motocross, dell'atletica e del paracadutismo: andranno in onda su uno dei tre network nei primi mesi dell'88 - Protagonista Giuseppe Pianviti, 24 anni, ex pugile - «Nei miei telefilm contano i sentimenti» ROMA — Il mondo In bianco e nero della boxe all'italiana, con 1 sacrifici degli allenamenti e le grandi speranze dei ragazzi che sognano il giorno dell'affermazione decisiva; le corse spericolate sul motocross, con la musica rock che Invade le piste, la Coca Cola, 1 gadget, le tute coloratissime; i campi di atletica battuti dal sole dove, correndo e lottando contro 11 tempo, si ritrova la propria identità; 1 cieli azzurri solcati da candidi paracadute, l'amore del rischio nella vita, come nello sport. Stefania Casini, abbandonate le descrizioni di gioventù disorientata e un po' vuota del primo film girato con Francesca Marciano Lontano da dove, dirige in questi giorni una serie televisiva dedicata all'universo sportivo. Alle storie in positivo di giovani che si redimono, raggiungono mete, corrono per vincere. ./ mie protagonisti sono quasi sempre dei senza famiglia, degli sradicati che attraverso la competizione agonistica riescono a ritrovare la voglia di vivere. Nelle quattro storie che ho accettato di girare — dice ancora la regista — i sentimenti rappresentano il tessuto connettivo, mentre allo sport è affidata la funzione spetta- ecfore. Si procede in crescendo, secondo un percorso che allude al passato dei personaggi, descrive il presente e trova una soluzione finale che corrisponde alla vittoria sportiva. C'è una grande attenzione nel racconto della fatica dell'atleta, del continuo misurarsi, del desiderio di esplorare nuove frontiere-. Prodotto dalla società Pa- ravalley per Retelt alia, 11 serial, che andrà in onda sul network di Berlusconi nei primi mesi dell'88, si compone di quattro episodi della durata di cento minuti ciascuno. Ogni telefilm richiede circa sei settimane di lavorazione e costa Intorno agli 800 milioni. La Casini è autrice delle sceneggiature, con la collaborazione di Natale Prinetto (per due delle storie) e con la consulenza di esperti del Coni. «Scegliere gli attori non è stato semplicissimo — racconta la regista con ampi gesti e raffiche di parole — avevo bisogno di interpreti che fossero anche degli sportivi e che avessero facce belle, come quelle degli eroi cinematografici di una volta, adatte a colpire l'attenzione dei giovani telespettatori-. Al raduno della nazionale dilettanti di pugilato, a Perugia, nel febbraio scorso, Stefania Casini ha incontrato Giuseppe Pianviti, un pugile ventiquattrenne, che è diventato il protagonista fisso delle quattro storie e che ormai sembra aver stabilmente deciso di dedicarsi al set piuttosto che al ring. Nella prima storia, Vincere per vincere (che darà il titolo al serial) Pianviti è un boxeur professionista; suo fratello Bruno Bllotta un dilettante un po' meno rigoroso e Alessandra Mussolini, Fiamma, una giovane attrice in cerca di fortuna. / cavalieri del cross è 11 titolo del secondo episodio, protagonisti un fratello e una sorella (Pianviti con Simona Cavallari) e un vecchio zio (Remo Remottl) detto Millemiglia; Scheggia di vento, il telefilm in lavorazione in questi giorni nel campi di atletica del Coni, all'Eur, racconta la vicenda di Mara (Raffaella Offidani), una ragazza dotata di eccezionale talento per la corsa che, grazie all'Interesse di un giornalista romantico (Victor Cavallo), riesce ad abbandonare la sua vita di scippi, piccole rapine e film porno, per diventare una campionessa del 100 c 200 metri piani. Il magnifico trio e il titolo dell'ultimo episodio, una •specie di Jules e Jim nel mondo del paracadutismo sportivo-, interpretato da Pianviti, Bilotta e forse da Carola Stagnaro. -Ho girato tenendo presente il ritmo e il clima dei fumetti preferiti dai ragazzi — spiega la Casini — ho dato molta importanza alla visività, preferendo un linguaggio da videoclip, più. dinamico, meno descrittivo di quello cinematografico-. Fulvia Caprara Raffaeli;] Offidani e Giuseppe Pianviti sul set di «Scheggia di vento» un episodio del serial che si chiamerà «Vincere per vincere»
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