L'universo ha solo 11 miliardi di anni

L'universo ha solo 11 miliardi di anni RINGIOVANITO DA UNA TEORIA L'universo ha solo 11 miliardi di anni NEW YORK — Studiando l'interazione di due elementi metallici nella luce delle stelle, uno scienziato è giunto alla conclusione che l'età dell'universo è stata sopravvalutata, e che deve essere ridotta a «soltanto» 11 rnlliardi di anni, come sostenevano alcune vecchie teorie cosmologiche. Secondo Harvey Butcher, professore di astronomia all'Università di Oroninga (in Olanda), è stata enormemente sopravvalutata l'età delle stelle più antiche, cui venivano attribuiti dai 16 ai 18 miliardi di anni n lavoro di Butcher, pubblicato su Nature, si fonda sull'analisi della luce emessa dal sole e da altre 20 stelle della Via Lattea, e sulle lunghezze d'onda corrispondenti nella loro luce al neodimio e al thorio-232 radioattivo. Quest'ultimo ha un e mi-periodo di decadimento di 14 miliardi di anni (vale a dire che nel giro di 14 rnlliardi di anni si disintegra la metà d'una massa di thorio radioattivo), mentre il neodimio non decade affatto; pertanto, se si formano contemporaneamente una massa di thorio radioattivo e una identica di neodimio, la massa di thorio si dimezzerà rispetto a quella di neodimio, nell'arco di 14 miliardi di anni Ora, quando si formano le stelle, esse catturano nella loro massa, un campione degli elementi presenti nell'universo: elementi prodotti da stelle precedenti e scagliate nel cosmo quando quelle stelle muoiono in una immane esplosione (è un processo che cominciò con la nascita della nostra galassia, un miliardo di anni dopo la nascita dell'universo stesso dalla grande esplosione iniziale). Secondo la teoria che Butcher voleva verificare, le stelle più vecchie avrebbero dovuto presentare, rispetto a quelle più giovani, una proporzione diversa delle quantità di thorio-232 e di neodimio, proprio perché nella stella più vecchia il thorio avrebbe dovuto avere molto più tempo a disposizione per disintegrare la propria massa nel decadimento radioattivo: nelle stelle di più recente formazione — sempre secondo tale teoria — la quantità di thorio rispetto alla quantità di neodimio avrebbe dovuto rivelarsi proporzionalmente più abbondante, perché il loro thorio non avrebbe avuto abbastanza tempo per decadere. E invece, nell'analizzare la luce delle varie stelle prese in esame, cui dagli astrofisici era stata attribuita un'età da meno di un miliardo di anni a 16 miliardi di anni, Butcher scopri che l'età attribuita non corrispondeva al variare della proporzione fra i due elementi. L'astronomo ne ha dedotto che il thorio-232 non aveva avuto un tempo sufficiente per il proprio decadimento, e che l'età delle stelle piti vecchie deve essere ricondotta a meno di 10 miliardi di anni Ciò significa che anche l'età dell'universo dev'essere riportata fra gli 11 e 112 miliardi di anni (Agi)

Persone citate: Harvey Butcher

Luoghi citati: New York, Olanda