In una Cina diversa

In una Cina diversa CURIOSITÀ' NELLA RASSEGNA «TORINO FOTOGRAFIA» In una Cina diversa Spesso le immagini raccontano più delle parole e la regola fondamentale di un buon fotoreporter è che ogni fotografia parli da sola, costituisca di per sé una storia. Fra le esposizioni proposte e prodotte da Torino Fotografia '87, ce n'è una che merita un'attenzione particolare a questo proposito: è la mostra di Yann Layma su «La nuora Cina', che si può vedere al Palazzo a Vela (via Ventlmiglia 145, orarlo 11-20) fino al 18 luglio nell'ambito della biennale. La personale fa parte della sezione «I viaggi» ed è una sorpresa per chi pensa ancora alla Cina di dieci anni fa, legata a tradizioni millenarie e a rituali incomprensibili per gli occidentali. Layma, un giovane fotografo «free lance» (ha 24 anni), si è recato in Cina armato di macchina fotografica e di una di¬ screta conoscenza della lingua per documentare 1 cambiamenti In corso in questo affascinante Paese; dopo due anni di lavoro. 11 risultato è stato un ampio reportage che viene esposto a Torino Fotografia per la prima volta. Le immagini di questo autore bretone colgono con occhio attento la vita quotidiana dei cinesi: due sposini teneramente abbracciati In viaggio di nozze sulla Muraglia cinese, un papà che gioca impugnando una pistola di plastica insieme al figlio, una famiglia «borghese» che passeggia nel quartiere più moderno di Pechino, quello dei grattacieli. Sono fotografie che mostrano i mutamenti della nazione dieci anni dopo la morte di Mao, il «grande timoniere»; anche se, a ben vedere, 1 cambiamenti sono meno repentini di quanto si pensi da noi. In una significativa foto, l'autore ha messo in evidenza il contrasto tra vecchia e nuova Cina riprendendo uno spazzino che osserva una grande automobile nera. i. f. Immagine cinese del giovane fotografo bretone Vanii Layma

Persone citate: Mao, Vela, Yann Layma

Luoghi citati: Cina, Pechino, Torino