Riciclavano le vetture rubate usando documenti di carcasse

Riciclavano le vetture rubate usando documenti di carcasse Sei arrestati dalla squadra Mobile dopo quattro mesi di indagini Riciclavano le vetture rubate usando documenti di carcasse Le auto così rinnovate venivano vendute soprattutto in Sicilia e Calabria Era una delle organizzazioni più efficienti nel traffico di auto rubate: dopo quattro mesi d'indagini la squadra mobile l'ha smantellata, sei le persone arrestate con l'accusa di •associazione per delinquere*, una ventina di vetture quasi nuove recuperate, gli obiettivi erano Maseratl blturbo, Fiat Uno, Mercedes 190, Thema, Prisma. E l'inchiesta non è finita. I sei finiti In carcere sono: Giuseppe Vullo, 46 anni, via Medici 41, titolare della Susacar di via Polonghera 43; Gaetano Di Stefano, 40 anni, via Givoletto 10, esperto di lavori su carrozzerie e telai; Francesco Febbo, 50 anni, corso Emilia 30, titolare di un'autorimessa in via Foligno 105 e di un magazzino in Strada Antica di Grugllasco 247; Giuseppe Bordonaro, 41 anni, via BerthoUet 19, commerciante di vetture in piazza Vittorio Veneto e con un deposito in via Sant'Anselmo 11; Michele Mo- relli, 38 anni, corso Orbassano 104, proprietario di un'.autodemolizione» in strada della Branda 85; Aldo Di Nicola 32 anni, via Rivo- dora 82, San Mauro, considerato l'uomo cui spettava il compito di procurare le auto. Commenta 11 dirigente della Mobile, Piero Sassi: 'Erano quasi tutti noti ai nostri uffici. Le loro attività di copertura, legate al mondo dell'automobile, permettevano di mascherare bene i traffici. Ciascuno aveva il suo compito*. Un compito legato alla procedura tipica di questi «affari»: si compera per poco un'auto gravemente sinistrata se ne ruba una dello stesso modello e colore, si trasferiscono sulla seconda targhe e numero di telaio della prima e la si rivende. ' Le «carcasse» venivano soprattutto da Lombardia, Piemonte ed Emilia Romagna in particolare dalle zone di Milano, Torino, Parma, Vigevano, Stradella. I furti avvenivano In tutti 1 quartieri di Torino e nella cintura Dicono in questura che la trafila era precisa: a Vullo spettava 11 ruolo di or¬ ganizzatore, a Bordonaro quello di trovare le auto sinistrate e di spedire quelle riciclate al Sud, soprattutto In Sicilia e in Calabria, a Febbo la custodia degli automezzi, a Morelli la distruzione di quel che non serviva agli altri 11 furto, 11 lavoro di sostituzione delle targhe e la punzonatura del numeri di telaio. Come si è arrivati a loro? E' stato l'agente Fois, della seconda sezione, a notare i frequenti contatti fra Vullo e Di Stefano (il secondo appena rientrato dal Belgio dov'era stato arrestato per rapina). DI qui i sospetti e 1 primi controlli e pedinamenti, poi le Intercettazioni telefoniche. Coordinata dall'Ispettore Sbarra è partita un'Indagine che in quattro mesi ha ricostruito tutta la struttura del traffico e ha portato a ritrovare documenti falsificati, auto, telai, attrezzi per la nuova punzonatura. Alla fine, i sei arresti. Giuseppe Bordonaro