Chirac: avviso all'Iran di Enrico Singer

Chirac: avviso air Iran Il premier minaccia di rompere le relazioni diplomatiche Chirac: avviso air Iran La Francia non cede: vuole il presunto terrorista nascosto nell'ambasciata DAL NOSTRO CORRISPONDENTE PARIGI — La «guerra delle ambasciate» potrebbe precipitare nella rottura delle relazioni diplomatiche tra la Francia e l'Iran. Lo ha detto ieri il premier Jacques Chirac in un'intervista a Le Monde che, per la prima volta, fa 11 punto sulla crisi Parigi-Teheran scoppiata la scorsa settimana. La rottura delle relazioni, naturalmente, è considerata l'.ipotesì estrema», ma il fatto stesso che Chirac ne abbia parlato apertamente dimostra che il governo francese, dopo incertezze e contrasti, ha scelto ormai una linea di estrema fermezza. E che non è disposto ad .attendere all'infinito» la soluzione del caso di Wahld Gordjl, il sospetto terrorista nascosto nella sede diplomatica Iraniana a Parigi. Quella di Gordjl è una sfida alla Francia e a tutte le regole del diritto internazionale. Il giovane interprete dell'ambasciata non ha lo statuto di diplomatico e non ha, quindi, alcuna giustifi¬ cazione per rifiutarsi di comparire davanti al magistrato che lo vuole Interrogare sugli attentati del settembre '86 che sconvolsero Parigi (13 morti e 200 feriti). Anzi, la copertura che gli forniscono ora le autorità iraniane è .inammissibile». Per questo non resta che un'alternativa: o Teheran convince Wahld Gordjl a consegnarsi alla polizia francese, o le relazioni tra i due Paesi .subiranno un colpo irreparabile». Chirac ha escluso una prova di forza contro l'ambasciata ianiana dell'avenue d'Jéna: la Francia, ha detto, rispetta i trattati internazionali. E gli accordi di Vienna assicurano alle sedi diplomatiche i privilegi dell'extraterritorialità. La rappresentanza iraniana, tuttavia, continuerà ad essere circondata dalla polizia per evitare che Wahld Gordjl riesca a fuggire. Parigi, insomma, non è disposta a fare concessioni: deve essere l'Iran a prendere una decisione e ad assu¬ mersi la responsabilità di tutti 1 possibili effetti del suo atteggiamento. E se ci sono state .divergenze di valutazione» tra il ministero degli Esteri e quello dell'Interno, adesso la Francia .parla con una voce sola». Quello di Chirac ha il tono di un avvertimento solenne. Ma è anche l'ammissione del fallimento della strategia del dialogo fin qui tentata da Parigi con Teheran. Di fronte agli attentati del settembre scorso e al ricatto degli ostaggi (cinque francesi sono ancora in mano degli estremisti islamici in Libano), il premier aveva reagito cercando un compromesso. Uno dei principali oppositori di Khomelnl — Massud Radj avi — era stato espulso dalla Francia ed era stato parzialmente rimborsato anche un vecchio credito dello Scià. Due monete di scambio gettate sulla bilancia della normalizzazione che non hanno dato, però, i frutti sperati. Enrico Singer

Persone citate: Chirac, Jacques Chirac, Massud