Verrà l'horror e avrà i tuoi occhi di Stefano Reggiani

Verrà l'horror e avrà i tuoi occhi Rimini, a EuropaCinema il caso «Angustia» dell'eccentrico Bigas Luna Verrà l'horror e avrà i tuoi occhi Un autore nella fiera dell'eccesso: finge di saperla lunga, ma il rischio è perdersi - In una casa piena di uccelli in gabbia una madre pazza vive con il figlio malato e succube: da oculista lei lo trasforma in carnefice - «La famiglia Van Paamel» di Paul Cammermans è una sorta di «Albero degli zoccoli» laico, con vendetta finale DAL NOSTRO INVIATO RIMI NI — Un film d'autore può essere un film, horror? Domanda oziosa, un appassionato potrebbe citarvi, tra gli esempi più recenti. La mosca di Cronenberg; domanda datata, perché c'è oggi la tendenza a valutare il regista orrorifico solo all'interno del genere, è bravo l'onesto fabbricatore di stereotipi, Bava per dire, Argento comincia a essere troppo sofisticato. La questione, per avere un senso anche fuori del festival, andrebbe rovesciata: perché un autore òi converte all'horror? Il caso di Bigas Luna, posto a Rimini al festival EuropaCinema con Angustia. Angoscia, è di quelli più delicati, perché il regista spagnolo è già stato un eccentrico, un amante dell'eccesso {Bilbao, Caniche. Reborn, Lola). Per lui vale l'obiezione già usata altre volte per Ken Russell: in quella fiera dell'eccesso che è programmaticamente l'horror un autore eccessivo non si perderà? Tenuto conto che molto spesso la parodia del genere non si distingue dal buon prodotto sanguinoso-commerciale e che insomma il rischio di sbracare è grave. A EuropaCinema Bigas Luna ha mandato al proscenio, mentre già la proiezione era iniziata, un avvisatore: chi è troppo sensibile lasci la sala, 11 film usa anche suggestioni subliminali e tecniche ipnotiche. Come negli annunci di vent'anni fa, prima dell'horrormania. Qualcuno gli ha creduto ed è uscito; altri sono rimasti a rimbeccarlo nel buio: «Tutto qui?; 'Speriamo che migliori: In una casa piena di uccelli in gabbia una madre pazza vive con un figlio malato e succube, oculista in una cllnica, trafugatore di reperti. Nessuno apprezza 11 valore professionale del figlio e la madre ordisce una ven¬ detta, ordina press'a poco: ammazza tutti e portami 1 loro occhi. Per meglio guidare 11 cacciatore d'occhi lo ipnotizza, sequenza di pendoli, urla e disegni che forse ci ha fatto perdere un po' il filo della trama. Fatto sta che la malvagità della madre si sdoppia, anzi si triplica. Una platea di ignari spettatori, che sta assistendo a un vecchio classico del fantastico, viene coinvolta nel massacro: 11 ladro d'occhi lavora nell'ombra e un altro fanatico è pronto alla voce di mammina... Anche noi, spettatori rimlnesl, dovremmo guardarci alle spalle nel timore delle mani adunche d'un potenziale assassino Ipnotizzato da Bigas Luna. Ma il direttore del festival fa buona guardia. n resto avviene press'a poco come vi aspettate, arrivo della polizia, assedio del cinema, sparatoria: e ammazzato 11 -doppio-, si salva l'originale, 11 diabolico figlio di mammina, 11 ladro d'occhi pronto a ricominciare, l'angoscia non finisce mal perché è nel nostri sguardi. D'accordo, slamo tutti figli del gran padre letterario Poe, sappiamo che il terrore è gii tutto nelle nostre Immaginazioni, che la società di massa ha unificato gli Incubi, ma Bigas Luna è piuttosto fratello di Lamberto Bava e del suoi Demoni, anche là 1 mostri uscivano dallo schermo e assediavano la platea. Solo che Bigas finge di saperla più lunga. Tra gli altri film del concorso, Zische di Martin Theo Krieger, esordiente di 34 anni, può magari essere inteso come un postumo dell'ex nuovo cinema tedesco, ritratto di Berlino come patria impossibile e delle storie infelici che vi s'intrecciano. E Het Gezin Van Paamel. La famiglia Van Paamel. del belga olandese Paul Cammermans. sulle angherie e 1 soprusi contro i contadini nella Fiandra fine Ottocento, è come un laico Albero degli zoccoli con vendetta conclusiva. Nella cronaca, una buona notizia: il sindaco di Bologna ha annunciato a Rimlni che due distributori. Gino Agostini ed Egidio Errar.:, hanno donato alla Cineteca comunale 900 pellicole raccolte in tanti anni d'attività. Di solito i vecchi film venivano distrutti dopo lo sfruttamento, ma quando si è lungimiranti... Stefano Reggiani

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