Atrazina, sì del Tar

Atrcmnq, sì del Tar Atrcmnq, sì del Tar Resta in vigore il decreto che eleva il limite di potabilità dell'acqua a 1,7 nucrogranuni ROMA — L'acqua con l'atrazina può essere tranquillamente bevuta dagli italiani. E' questa la diretta conseguenza della decisione con cui il Tar del Lazio ha respinto la richiesta di sospensione del decreto emanato il 3 aprile '87 dal ministro della Sanità, Carlo Donat-Cattin. che aveva elevato il limite di potabilità dell'acqua a 1,7 microgrammi per litro per l'atrazina e 6 microgrammi per litro per il molinate. La prima sezione del Tribunale amministrativo regionale, presieduta da Carlo Anelli, ha cosi accolto la tesi dell'avvocato dello Stato Francesco Oulcciardi che aveva chiesto la conferma del decreto del ministro della Sanità perché fissava dei limiti ben al di sotto di quelli indicati il 13 febbraio scorso dall'Organizzazione mondiale della Sanità, rispettivamente di 2 microgrammi per litro per l'atrazina e di 7 microgrammi per litro per 11 molinate. E' stata pertanto respinta la richiesta, presentata dal presidente della Lega per l'ambiente e neodeputato pei Enrico Testa, dalla lista verde della Lombardia (rappresentata dal neodeputato Sergio Andreis) e dal Codacons (Coordinamento delle associazioni per la difesa dell'ambiente e dei diritti degli utenti e consumatori), rappresentato dall'avvocato Giuseppe Lo Mastro, per «congelare» in via d'urgenza il provvedimento ministeriale. Nel documento è stato poi evidenziato che per far fronte a problemi igienici di maggiore gravità, derivanti da approvvigionamenti idrici di emergenza, possono essere adottati temporaneamente 1 valori indicati dall'Organizzazione mondiale della Sanità, in attesa che l'Intera materia sia riesaminata in sede comunitaria, f

Persone citate: Carlo Anelli, Carlo Donat-cattin, Enrico Testa, Francesco Oulcciardi, Giuseppe Lo Mastro, Sergio Andreis

Luoghi citati: Lazio, Lombardia, Roma