L'anagrafe dei fantasmi di Giuseppe Zaccaria

L'anagrafe dei fantasmi A Catania il disservizio è approdato in Procura L'anagrafe dei fantasmi I topi mangiano i registri, una coppia di novelli sposi si è vista assegnare nove figli L'assessore: «Nessuno potrà garantire lo svolgimento regolare di una elezione» DAL NOSTRO INVIATO CATANIA — Dalla solita marea di gente esasperata, venerdì scorso è spuntato un volto assassino. •Ditemi chi è stato...., ringhiava un giovanotto in tuta sventolando un certificato. Sposato da appena sei mesi, aveva chiesto uno stato di famiglia: venti "giorni per far sapere alia sposina (e ai suoceri) che il Comune di Catania gli assegna nove paternità. Un caso di omonimia? « Un disastro.. Appena tre settimane fa la folla accalcata Intorno all'antico convento di Santa Chiara ha fatto temere Incidenti. Dalla gente In fila sotto 11 sole partivano urla e insulti: alla vigilia delle elezioni, 20 mila certificati non erano stati ancora consegnati per 1'«irreperibilità» di gente reperìbilissima. «Afa a questo punto è bene dirlo chiaro: nessuno può garantire che a Catania una qualsiasi prossima elezione si svolga regolarmente. Siamo ai limiti del collasso, all'ultima spiaggia, alla paralisi, al fallimento..... Ernesto Fratantonl, socialista, da sei mesi assessore ai servizi demografici ed elettorali, ha gettato la spugna. Se quello dell'anagrafe è problema comune a molte città, a Catania la situazione sta superando 11 livello di guardia. Gestire un servizio cosi deteriorato, per di più in una giunta in crisi, potrebbe causare contrattempi anche sul piano penale: di qui un lungo rapporto al sindaco, al segretario generale del Comune, al prefetto e al procuratore della Repubblica. Le situazioni «incresciose», scrive l'assessore, rischiano di ■ farsi ■ • ìiperioolose»-? • 'tra' macchine bloccate, registri miaS'glàTI^àrio^,1^i^nalè mancante e uffici che crollano, i servizi demografici di Catania non sono in grado di garantire più nulla. Fate voi, se ci riuscite. Ormai, è come se in una delle più grandi città del Sud si aggirasse un piccolo esercito di anagrafici zombies. Gente che lavora da anni ma ufficialmente non risiede, padri di figli che non risultano, sposi di mogli mai viste. •Basta pochissimo: salta un piotino di quelli che separano le schede metalliche ed ecco che le posizioni si sovrappongono, si confondono: il disservizio è generale., spiega il dottor Palane, da quarantanni alle prese con gli alberi genealogici dei catanesi e oggi alla vigilia di una sospirata pensione. •Pensi quel che accade quando ci arrivano richieste dai tribunali o dai commissariati. Da un'informazione errata può dipendere la sorte di un processo, c'è da farsi venire i sudori freddi.. Sono anni che all'ombra dell'Etna si discute dei servizi demografici, denunce di assessori e interventi della magistratura richiederebbero ormai un archivio a parte. Ma mentre si continuava a denunciare, i servizi non hanno registrato un solo miglioramento, le macchine hanno continuato a deteriorarsi, gli schedari- a confondersi, la gente a protestare. ..Per gli impiegati'—dice.Piatane — lavorare qui dentro ormai è come arruolarsi nella Legione Straniera.. Adesso la colpa, la colpa principale almeno, è dei «Rotoscar», complessi macchinari che com'è intuibile dovrebbero ruotare per fornire volta per volta agli impiegati schede individuali dei residenti. Trentanni fa quelle macchine rappresentarono una piccola rivoluzione: adesso, spiega Patanè, •non ruotano più neanche a mano.. Il principale filone di quella complessa disciplina che è la ricerca anagrafica, a Catania è dunque prosciugato: i cittadini non lo sanno ma molti di essi, con nascite, morti, coi parenti più stretti e gli affetti più cari, sono sepolti da anni nel ventre metallico di una macchina che si rifiuta di parlare. •Su tredici «Rotoscar» ne lavorano tre o quattro — insiste l'assessore Fratantonl. •Due meccanici improvvisati hanno fatto miracoli, ma ormai non esistono più neanche i pezzi di ricambio.. La conseguenza più immediata è che per almeno il settanta per cento dei catanesi le ricerche devono essere compiute attraverso complicati incroci, controlli negli schedari (si, proprio quei grandi armadi metallici di una volta), vertiginose arrampicate alla ricerca di ragnatele e-libroni. ... Già, i libri. Anche per.lo stato civile i problemi cominciano a farsi seri: .Gii uffici — continua l'assessore — hanno sede in un antico convento che i vigili del fuoco hanno dichiarato pericolante, i registri dello stato civile restano esposti all'umidità e ai topi.. Insomma, se si sposa in pieno l'allarme dell'assessore, Catania rischia addirittura di perdere -parte della propria memoria storica.. Ma anche a considerare la cosa con maggiore distacco, certamente la seconda città della Sicilia ha già smarrito fra gli otto e i diecimila nuovi residenti. I casi più seri, insiste l'assessore, adesso si risolvono solo grazie alle acrobazie del personale: una carta d'identità per chi deve farsi operare all'estero, i certificati per un concorso. «Qui gli impiegati paiono tanti assistenti sociali.. Ma adesso, mentre le richieste di certificati continuano al ritmo di 5-6 mila al giorno, cosa accadrà con le ferie di questo manipolo d'eroi? Giuseppe Zaccaria

Persone citate: Ernesto Fratantonl, Patanè

Luoghi citati: Catania, Comune Di Catania, Sicilia