«E' tutta colpa di Carraro»

«E9 tutta colpa di Carraro» «E9 tutta colpa di Carraro» Ripa di Menna, commissario della Comunità, duro con il dirigente italiano BRUXELLES — Il commissario italiano Carlo Ripa di Meana non ha dubbi: «£' stato Carraro ad orchestrare il "no" su tutta la linea. Formalmente lui s'è limitato a respingere l'idea del comunicato congiunto, poi ha mandato avanti il portoghese a dire no su quello che era diventato un nostro comunicato che loro dovevano semplicemente accettare come tale. E infine il killer, il tedesco Neuberger, a sparare tre "nein" consecutivi. Noi, io stesso e Marin, abbiamo frenato l'irlandese Sutherland che voleva già nelle scorse settimane applicare gli articoli 85 e 86 sulla libera concorrenza tra imprese. Adesso non potremo più farlo e scattano sanzioni immediate: sono multe salate che la Cee commina direttamente alle industrie, senza filtri politici e governativi. Ne sa qualcosa la Montedison'. Nel comunicato che la sua segreteria ha diramato, Ripa di Meana è stato durissimo: 'A Bruxelles sono purtroppo prevalse la grettezza nazionalistica e lo spirito di corporazione... Gli sportivi e i tifosi debbono sapere che, in nome di un malinteso patriottismo, si è sacrificata una salutare apertura... Sia chiaro ai dirigenti delle federazioni, che hanno silurato lintesa, che la Commissione non rimetterà nel cassetto il dossier'. •Purtroppo noi italiani facciamo soltanto sfoggio di spirito comunitario — riprende a parole il commissario italiano —. Poi proprio per lo sport siamo fra i più frenanti. Ho avuto un incontro con Carraro, come presidente dei Comitati Olimpici europei, e lui si è persino rifiutato di accettare, per le Olimpiadi, i simboli della Cee: dodici stelle accanto al tricolore d'Italia'. «• vigl.

Persone citate: Carlo Ripa, Carraro, Neuberger, Ripa Di Meana, Sutherland

Luoghi citati: Bruxelles, Meana