Attraverso il Iago degli specchi

A ttraverso il Iago degli specchi A ttraverso il Iago degli specchi anche sfruttato, prima dell'invenzione della macchina fotografica, per facilitare la riproduzione del reale sulla tela: «specchi néri» e «camere ottiche» sono documentati In mostra. Fra i dipinti esposti lo Studio per il ritratto di Madame Moitissier di Ingres e la Figura sdraiata in uno specchio di Bacon. Nella terza sezione, Lo specchio interrogato, si affronta lo specchio nella sua funzione più pratica e banale, quella appunto di oggetto nel quale «ci si specchia»: per conoscere la nostra immagine e per modificarla attraverso il rito della toilette. Un Nudo allo specchio di Bonnard, Specchio di Paul Delvaux e La vasque fleurie di Kees van Dongen sono tra i quadri che illustrano questa parte della mostra. Nella quarta tappa, Dal mito alla scienza si esplorano tutti gli usi tecnologici dello specchio (dagli antichissimi «Fara di Alessandria» e «Colosso di Rodi» ai più moderni ritrovati) e le speculazioni scientifiche ad esso connesse. Nella quinta e ultima sezione, I nuovi specchi, l'accento è posto sulla telematica come «nuova possibilità di rispecchiamento del mondo». Parallelo a tutti questi temi corre il percorso del Doppio: a mostra visitata sapremo meglio di che cosa si tratta, questo itinerario si svolge comunque lungo il Matroneo, la parte superiore della Mole, ed è illustrato da antiche Erme e da sculture bifronti africane. La mostra unisce dunque passato a presente, arte a scienza. Grandi capolavori sono accostati a opere quasi sconosciute. Le opere d'arte prestate provengono da tutti i più grandi musei del mondo e da molte collezioni private. «Lo Specchio e il Doppio: dallo stagno di Narciso allo schermo televisivo». Mole Antonelliana, via Montebello 20, tel. 8398314, 24 giugno-li ottobre. Orario: 9-19 feriali; 10-13 e 14-19 festivo; mercoledì anche serale 20,30-22,30; lunedi chiuso. Biglietto d'ingresso lire 4000. Pieter Boel, «Vanita* con putto», olio su tela cm. Ili x 150, Bergamo ricoperto da specchi nei quali si riflette, da 70 metri d'altezza, la cupola della Mole, il visitatore può attraversare il lago e sperimentare vari e curiosi effetti delle leggi della riflessione, grazie anche a un «dodecaedro riflettente» e a un «buco infinito» costituito da specchi paralleli. Attraversando il lago si prova una sensazione di vertigine alzando )o sguardo verso le opere d'arte che vi si affacciano. Il percorso della mostra, ideata da Giulio Macchi e Maria Vitale, si può suddividere in cinque tappe. In ciascuna di esse è svolto un tema connesso allo specchio. Nel primo tratto, Lo specchio e l'immaginario, si esemplifica il potere che lo specchio ha avuto fin dall'antichità sull'immaginario collettivo, la sua forza simbolica e la sua presenza in miti e leggende. Fra i quadri esposti il Narciso di Caravaggio, la Maddalena penitente di Georges de la Tour, Vana est pulchritudo di Monsu . Desiderio. Nella seconda parte, la più interessante (sulla carta) per l'amatore d'arte, intitolata Lo specchio e l'artista attraverso opere d'arte e riproduzioni si illustrano 1 mòdi, spesso ingegnosi, in cui artisti di ogni epoca hanno saputo sfruttare lo specchio per arricchire e dilatare lo spazio pittorico nelle loro opere. Lo specchio è stato COME un grande, multiforme spettacolo si annuncia questa mostra alla Mole Antonelliana di Torino che sarà la grande esposizione da vedére dell'estate 1987. Una mostra Importante, molto costruita, che unisce oggetti dell'arte a prodotti della tecnologia e della scienza in una scenografia spettacolare: un richiamo per il pubblico di tutta Italia e del mondo. Quasi in coincidenza con l'inizio dell'estate, 11 24 giugno, è fissato il giorno di apertura; la durata prevista è fino all'il ottobre, fatti salvi gli ormai consueti prolungamenti Il titolo è un po' oscuro anche se affascinante: «Lo specchio e U doppiò: dallo stagno di Narciso allo schermo televisivo». Lo specchio, tutti sappiamo che cos'è; il «doppio» è un concetto più complesso che soltanto il percorso espositivo potrà chiarire. In coincidenza con la mostra s'inaugura 11 nuovo ascensore della Mole che viene a far parte integrante dello spettacolo in quanto l'allestimento, piuttosto complesso, sfrutta interamente lo spazio (in verticale) dello straordinario edificio adottando soluzioni sofisticate. L'esposizione si sviluppa intorno a un grande «lago di specchio»: l'intero pavimento centrale, di oltre 600 metri quadrati, è

Persone citate: Bacon, Bonnard, Fara, Giulio Macchi, Ingres, Kees Van Dongen, Maria Vitale, Moitissier, Paul Delvaux, Pieter Boel

Luoghi citati: Alessandria, Bergamo, Caravaggio, Italia, La Maddalena, Rodi, Torino