Polemica in Giappone: troppe donne scrivono e vincono premi

Polemica in Giappone: troppe donne scrìvono e vincono premi Polemica in Giappone: troppe donne scrìvono e vincono premi nima mi accada la metto per Iscritto, delicatamente, tristemente. •Sono più brave le donne a scrivere questo genere di cose perché mancando di senso autocritico non si sentono inibite- sostiene lo scrittore Junnosuke. Sara Comunque quello che tutti lamentano, uomini e donne, è l'impasse in cui si trova la letteratura giapponese contemporanea e se si fa notare che non è problema unicamente giapponese ti rispondono che qui il panorama è afflitto da troppi premi e da troppe donne che li vincono. C'è chi, estremo atto di superbia vorrebbe addirittura l'abolizione dei premi letterari, come per esempio Yakken Uchida Due anni fa gli era stato conferito il Gran Premio dell'Accademia delle Arti che gli doveva essere consegnato dall'imperatore in persona II letterato ha rifiutato senza dare troppe spiegazioni, ha scritto infatti testualmente alla giuria -Non accetto il premio perché non lo voglio-, più chiari di cosi non si può essere, ma parte delle autrici che sono state di recente premiate hanno scritto storie basate sulla loro esperienza quotidiana, composizioni da liceali e niente piti. Qualsiasi casalinga può viceré l'Akutagawa-. Si parla in questi giorni molto anche di una giovane poetessa Machi Tawara, candidata a tre dei maggiori premi per la poesia la cui raccolta di «tanica», poesie brevi in stile tradizionale, è già un bestseller, in un mese 20 mila copie. La raccolta si intitola -L'anniversario dell'insalata-, dal «tanka» che recita «Tu dicesti buono questo sapore perciò il 6 luglio è l'anniversario dell'insalata-. Bello? Chissà. Però è «minimalista» che più non si potrebbe, e anche «intimista». Come è o dovrebbe essere la «letteratura pura», quella che viene premiata con l'Akutagawa, mentre della «letteratura di massa» si occupa la giuria del Naoki. Introspettiva intimista, rarefatta la «letteratura pura» viene ormai identificata con la «I Novel», cioè 11 romanzo del flusso dell'io, qualsiasi cosa mi¬ questa sua lapidarietà ha suscitato fiumi di commenti. Ce l'avrà con l'Imperatore? Ce l'avrà con i premi letterari? O forse con le donne? Ad ogni modo tutte le scrittrici che sono appena entrate a far parte delle giurie del Naoki e dell'Akutagawa hanno tenuto a precisale che -la letteratura non ha sesso- ; soltanto una, Seiko Tanabe, ha dichiarato che, visto che sono in vertiginoso aumento le scrittrici, è giusto che nelle giurie dei premi letterari vi siano anche delle donne perché agli occhi maschili potrebbe -sfuggire qualcosa di essenziale-. Subito è slata criticata: vuol forse insinuare che i giurati uomini non hanno preso abbastanza ili considerazione le scrittrici? L'Akutagawa che è stato conferito ai massimi scrittori giapponesi, da Endo a Inoue, entrambi candidati al Nobel, rischia forse di diventare un premio per signore ora che ci sono anche delle donne nella giuria? Sembra tuttavia che tutto questo parlare di let¬

Persone citate: Inoue, Machi, Naoki, Novel, Tanabe, Uchida

Luoghi citati: Giappone