Superphenix mostro atomico ferito E' inspiegabile la crepa maledetta
Continua la fuga di sodio, la centrale forse ferma per tre anni Continua la fuga di sodio, la centrale forse ferma per tre anni Superphenix, mostro atomico ferito E' inspiegabile la crepa maledetta PARIGI — Non è bastato «spegnere» 11 reattore nucleare •Superphenix* per bloccare la fuga di sodio liquido che dal contenitore si riversa nel cilindro di protezione circostante. L'impianto di Creys-M&lville è stato fermato il 26 maggio scorso, ma nonostante ciò 1 tecnici hanno dovuto costatare che 11 sodio che si riversa nel contenitore circostante è, secondo dati del ministero dell'Industria, di 35,1 litri l'ora, per complessivi 840 litri al giorno, lo stesso quantitativo cioè che fuoriusciva in marzo, al momento della scoperta dell'anomalia. •E' sempre la stessa fuga, di cui non coiMSdamo ancora l'origine* — ha dichiarato Pierre Schmitt, il nuovo direttore della centrale che ha sostituito in questi giorni Gilbert Labat. • Talvolta essa è più consistente: varia in funzione della temperatura del sodio e del suo grado di purezza*. Quali sono 1 rischi di questa fuga? n problema non riguarda direttamente 11 nocciòlo del reattore, bensì 11 contenitore dove è racchiuso 11 sodio usato per raffreddare il materiale radioatti¬ WASHINGTON — La procura di Los Angeles intende incriminare per tentato omicidio un portatore di Aids che, sapendo dì essere infettato, ha donato ripetutamente il suo sangue alla Croce Rossa per trasfusioni. Lo ha annunciato ieri un portavoce, precisando che il sangue non è mai stato usato. La notizia ha scosso il Paese, perché prima dell'adozione dei controlli si erano verificati numerosi casi accidentali di contagio da trasfusioni di sangue. La procura non ha voluto fornire il nome del portatore di Aids che ha agito, ha detto il portavoce, con intento criminale. L'episodio ha provocato polemiche al Congresso a Washington nei circoli giudiziari, dove da qualche mese si discute se sia necessaria o no una legge sul¬ vo. Anche se non è radioattivo, 11 sodio però è un materiale estremamente pericoloso: esplode a contatto con l'acqua e prende fuoco a contatto con l'aria. Per questo il primo contenitore è sigillato in uno più grande ed è in questo secondo recipiente che si sta riversando il sodio che fuoriesce dal primo. SI ritiene che mancando ancora una conoscenza precisa della dinamica dei fatti e del punto del contenitore in cui la fuga si è prodotta, le prospettive di una ripresa del funzionamento dell'impianto rimangano quanto mai Incerte. Il ministero dell'Industria si limita ad osservare che •il reattore è fermo dal 26 maggio e che lo resterà durante le operazioni di manutenzione, di svuotamento e di ispezione del contenitore, previste per l'estate*. Vista la situazione piuttosto complessa, 1 tecnici di Creys-Malville hanno deciso nel giorni scorsi di prolungare da un mese e' mezzo a tre mesi il tempo di fermata programmata. Questo periodo dovrà servire per preparare un rapporto sulla possibi¬ lità di far funzionare la centrale senza il contenitore. Il rapporto da sottoporre alle autorità preposte alla sicurezza dell'Impianto darà vita ad una serie di riunioni in settembre ed ottobre che permetteranno di decidere se far ripartire o no 11 reattore, e in caso positivo, in quali condizioni. Per quanto riguarda invece il materiale irradiato, 11 ministero dell'Industria ha autorizzato venerdì scorso il trasferimento nella vasca principale del reattore •Superphenix* prima del completo svuotamento del contenitore. «Gli esperti che devono redigere il dossier — ha ancora detto Pierre Schmitt — devono poter dimostrare che si può far funzionare la centrale senza il contenitore per almeno 405 giorni, frequenza necessaria per ricaricare il nuovo combustibile*. Secondo «Le Journal du Dimanche» di ieri, il rispetto delle condizioni di "sicurezza e là costruzione di un nuo-" vo contenitore potrebbero portare ad una fermata della centrale di due o tre anni.
Persone citate: Gilbert Labat, Pierre Schmitt
Luoghi citati: Los Angeles, Parigi, Washington
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