Fiat bilancio record nell'86 di Renzo Villare

Ralf bilancio record nell'86 Oggi assemblea degli azionisti presieduta da Giovanni Agnelli Ralf bilancio record nell'86 Utile di 2162 miliardi, fatturato di 29.337 miliardi e previsioni di 37.000 per quest'anno * Aumento di capitale gratuito TORINO — Questa mattina, alle ore 10, al Centro Storico di via Chiabrera si terra l'assemblea Fiat, presieduta da Giovanni Agnelli, che sottoporrà all'approvazione degli azionisti i bilanci, quello consolidato del Gruppo nel 1986, chiuso con un utile netto di 2162 miliardi di lire contro 1326 nell'85 (+63%), pari all'8,4% del fatturato, un risultato all'altezza delle migliori prestazioni industriali al mondo, e quello della Fiat Spa che presenta un attivo di 612 miliardi, con un miglioramento del 42% sul 1985. Si tratta di un bilancio che permetterà ad Agnelli di proporre agli azionisti un dividendo superiore del 47% a quello dell'anno precedente per le azioni ordinarle e privilegiate (220 lire contro le 150 dell'85) e di 250 per quelle di risparmio (nel 1986 queste ultime non c'erano). Questo dividendo, sommato all'aumento gratuito del capitale, porta il reddito delle azioni Fiat, ai valori effettivi di Borsa, tra 11 7 e il 10 per cento e dimostra come la politica della remunerazione del capitale, perseguita con costanza dal management Fiat, stia dando i suol frutti. Sarà, infatti, annunciata oggi la decisione adottata dall'ultimo Consiglio di amministrazione Fiat di aumentare gratuitamente il capitale con l'assegnazione di un'azione — sia essa ordinarla, privilegiata o di risparmio — ogni 25 vecchie possedute della stessa categoria. Essa è già esecutiva per la delega conferita nell'assemblea di un anno fa dagli azionisti al Consiglio d'amministrazione. Se a questi 900 miliardi si aggiungono 1 500 miliardi del dividendo, il «pay-out» per T86 raggiunge i 1400 miliardi di lire. Gli altri principali risultati del maggior complesso industriale privato del nostro Paese sono rappresentali da un fatturato di 29.337 miliardi (27.101 nel 1985), con un incremento dell'8,4%, ben al di sopra, quindi, del tasso d'inflazione; da un indebitamento ormai quasi inesistente, essendo sceso da 2364 miliardi nell'85 a 706 nel 1986; da un livello di autofinanziamento (utile netto + ammortamenti) pari a 3946 miliardi (2986 nel 1985) che ha raggiunto il 133% del fatturato ed ha consentito di coprire abbondantemente gli utili di esercizio; da un rafforzamento della struttura patrimoniale consolidata, con un ulteriore miglioramento del patrimonio netto di gruppo che ha sfondato, per la prima volta, 1 10 mila miliardi di lire contro 7300 nel 1985; da investimenti per 2879 miliardi e spese di ricerca e sviluppo per 955 (si tratta della cifra più elevata in Italia e una delle più elevate in Europa), interamente spesate nell'esercizio; dal significativo contributo alla bilancia commerciale italiana con un saldo attivo import-export di circa 5400 miliardi, mille in più rispetto all'anno prima. Il 1986 per il gruppo Fiat non è stato soltanto un anno in cui è continuata la strategia di efficienza e solidità, ma un anno che può essere considerato di svolta sia nella strategia della ristrutturazione e del ricupero all'interno del Gruppo, sia in quella dell'espansione. Si è assistito, nel corso del 1986, all'operazione di sganciamento dal socio libico; al rafforzamento e allo sviluppo delle attività in Europa attraverso l'operazione di acquisizione dell'Alfa Romeo e la costituzione della nuova società .Alfa Lancia. ; agli accordi •Ford-Iveco UK-, •Marelli-Matra* e .Fiatallis-Hitachl.; all'operazione finanziaria MitoSaes-Toro e alla partecipazione di controllo nella Snia Bpd. Tra 1 principali settori del Gruppo, tutti In attivo, primeggia l'auto con un fatturato di 16.384 miliardi (+14% sull'85), un utile netto di 457 miliardi, un incremento della quota europea al 12,6% con Investimenti per 2060 miliardi, di cui 1100 per l'acquisizione dell'Alfa Romeo. Seguono i veicoli industriali con un fatturato di 5470 miliardi e un utile di 173; i componenti, con un fatturato di 4209 miliardi e un utile di 120; i trattori agricoli, i prodotti metallurgici, le macchine movimento terra. Questo, a grandi linee, il brillante andamento del Gruppo nel 1988 che oggi sarà sottoposto agli azionisti. Ma l'assemblea Fiat presenta ogni anno una particolare attesa per la relazione dell'avvocato Agnelli agli azionisti e le successive risposte alle domande degli stessi azionisti. Il trend positivo del Gruppo nel 1986 ha trovato conferme nelle previsioni per il 1987. Con l'Inserimento delle due società, l'Alfa Lancia e la Snia Bpd, il fatturato ipotizzato per quest'anno è di 37 mila miliardi e anche per l'utile è previsto un andamento in linea con quello dell'86. Inoltre l'autofinanziamento supererà la barriera dei 4000 miliardi, gli investimenti andranno oltre i 3000 ed oltre i 1000 miliardi i finanziamenti per ricerca e sviluppo. Infine l'indebitamento, per effetto dell'inserimento delle due nuove società (Alfa Romeo e Snia Bpd), sarà destinato a risalire, ma le capacità di autofinanziamento del Gruppo lo terranno, comunque, al di sotto dei 2000 miliardi Renzo Villare Giovanni Agnelli

Persone citate: Agnelli, Giovanni Agnelli, Giovanni Agnelli Ralf, Marelli-matra

Luoghi citati: Europa, Italia, Torino