Cieli aperti, accordo fatto di Fabio Galvano

Cieli aperti/ accordo fatto A Lussemburgo i ministri Cee dicono sì alla concorrenza aerea Cieli aperti/ accordo fatto Dal 1° ottobre le tariffe potranno ribassare - Libertà nell'istituire nuove linee - Ma per 3 anni sono esclusi dalla liberalizzazione 7 aeroporti del Nord Italia (tra cui Caselle) per evitare fughe di traffico M* stoppia il caso Gibilterra e Madrid congelo tutto DAL NOSTRO inviato LUSSEMBURGO — L'accordo è raggiunto, dal 1" ottobre si awlerà nella Cee l'attesa liberalizzazione aerea. E' il primo passo di una deregulation all'europea che accrescerà la concorrenza, aprendo nuove rotte a nuove compagnie. Volare costerà sempre meno. Ma la grande festa, per un'intesa che conclude due anni di dibattito e che è valsa uno scrosciente applauso al ministro belga dei Trasporti, Herman De Croo che presiedeva la seduta, è stata guastata dall'insolubile contenzioso fra Londra e Madrid su Gibilterra: ancorata a una pregiudiziale politica sullo status della Rocca, che le fa quindi contestare la britannicità di quell'aeroporto, ad essa la Spagna subordina la sua approvazione formale, n «pacchetto aereo» è sigillato, è cosa fatta; ma per la fumata bianca bisognerà forse attendere martedì 30, quando 1 ministri si incontreranno a Bruxelles in parallelo al vertice europeo. Vani sono stati, ieri, i molteplici contatti bilaterali fra il ministro spagnolo Angel Caballero e l'inglese Paul Channon; vano è stato il tentativo d'arbitrato avviato dalla presidenza belga; vano, infine, è stato l'intervento del presidente della Commissione Cee, Jacques Delors, che ha coinvolto per telefono la signora Thatcher e il premier spagnolo Gonzalez. Già domani e domenica i ministri degli Esteri di Londra e Madrid, riuniti a Bruxelles per la preparazione finale del vertice di lunedi, potrebbero trovare la via del compromesso; ma toccherà probabilmente alla Thatcher e a Gonzalez, quando., s'incontreranno al summit dèi Dodici, trovare una formula per dare ai ministri dei Trasporti il segnale di via libera per il «pacchetto aereo». In mattinata, quando erano ripresi i lavori interrotti alle tre di notte, si erano sciolte le ultime riserve: quella di un'Olanda che fino all'ultimo aveva sperato in passi più vigorosi, e quelli della Commissione Cee, che per bocca del commissario Peter Sutherland ha definito l'intesa «un primo passo, anche se modesto e non rivoluzionario*. Anche l'Italia ha accettato il compromesso messo faticosamente a pun to durante la nòtte, dopo che il sottosegretario Giù seppe Santonastaso, denun dando le «provocazioni* del commissario Sutherland, era stato protagonista di un colorito episodio culminato con il suo abbandono della seduta. Restava soltanto 11 blocco spagnolo, la richiesta di Madrid di escludere dall'accordo l'aeroporto di Gibilterra in quanto la sua inclusione ^pregiudicherebbe il problema della sovranità e del processo negoziale in corso: TARIFFE — Dal 1° ottobre le compagnie aeree, nel nuovo regime di concorrenza e di rottura dei cartelli bilaterali, potranno fissare unilateralmente nuove tariffe-base, più basse di quelle attuali: unica protezione un arbitrato, se una delle due parti si riterrà ingiustamente danneggiata. CAPACITA* — La ripartizione del mercato fra le compagnie di due Paesi collegati non sarà più ancorata alla regola del 50-50 ma fissata per due anni a un rapporto di 55-45 e successivamente a un più elastico 6040. ACCESSO AL MERCATO — E' stata la grande battaglia di britannici'e olandési, che hanno compagnie aeree pronte a invadere i mercati più deboli, e riguardava da una parte i collegamenti fra aeroporti nazionali e regionali, dall'altra ti problema della cosiddetta «quinta libertà», cioè il diritto di una compagnia aerea di trasportare passeggeri fra due Paesi diversi dal proprio. Sul primo punto il vero scontro è stato sulle esenzioni. Ne volevano — e ne hanno ottenute — la Danimarca, la Grecia, la Spagna. L'Italia, poi, chiedeva di escludere dalla liberalizzazione gli otto aeroporti internazionali del Nord Italia (i due di Milano, più Torino, Genova, Bologna, Bergamo, Venezia e Trieste). Ha ceduto su Trieste, ma ha ottenuto una deroga di tre anni (rinnovabile per altri tre) sugli altri sette, adducendo la ristrutturazione in corso alla Mal pensa come motivo di inabilità ad affrontare la concorrenza. Quinta libertà: per esempio la Lufthansa potrà, su un ipotetico volo Francoforte-Milano-Catania, trasportare passeggeri fra Milano e Catania, purché non superino il 30 per cento del totale del viaggiatori su quella tratta. Fabio Galvano