Züst Ambrosetti punta sul trasporto via aerea

ZUst Ambrosetti punta sul trasporlo Wct aerea Oggi l'assemblea: Futile sfiora gli 8 miliardi ZUst Ambrosetti punta sul trasporlo Wct aerea Dai servizi con i carri al «ponte» Torino-Detroit per l'Aliante TORINO — Si è chiuso con un utile di quasi otto miliardi su un fatturato di 356 il bilancio '86 della Zust Ambrosettl. società leader nel campo del trasporto, che viene presentato oggi all'assemblea degli azionisti. La società, che conta comprese le collegate sparse per il mondo tremila dipendenti, è nata nel 1906: tra 1 soci fondatori, accanto a Giovanni Ambrosetti e alla Banca di Sconto, figurava Giovanni Agnelli, primo presidente della Fiat. Agnelli lasciò la ZUst nel '27; la società cambiò poi proprietà e direzione negli Anni 50. Come tutte le imprese dell'epoca, la ZUst Ambrosetti iniziò 1 trasporti con carri tirati da cavalli (ogni cavallo era iscritto a bilancio con nome, età, sesso e caratteristiche peculiari; gli ultimi perirono in un bombardamento dei '40): oggi si sta specializzando sempre più nei trasporti veloci, con un occhio di riguardo per il settore aereo, per il quale è previsto un notevole sviluppa Ed è proprio un'iniziativa in questo campo che ha portato la società all'attenzione degli esperti : il ponte aereo Torino-Detroit per 11 trasporto delle Cadillac Aliante è stato studiato e organizzato in tre anni dalla ZUst Ambrosetti. L'impresa è nata su un campo di golf: un giorno il direttore generale Aldo Gatti (presidente della società è Hans LUders, vice presidente Ferruccio Porta e amministratore delegato Marcella Novo) stava facendo un percorso con Sergio Pininfarina quando si senti dire: -Guardi che c'è un grosso affare in vista per il trasporto di auto negli Usa, le interessa?.. Alla ZUst Ambrosetti interessava; per trovare i vettori aerei fu di nuovo «galeotto» il golf, questa volta con Umberto Nordlo. Il trasporto auto è d'altronde congeniale alle tradizioni (ogni anno spedisce per ferrovia 400 mila auto, ed è stata la ZUst a inventare le •bisarche», i camion a due piani per il trasporto vetture), ma non è il solo: sempre con un ponte aereo, tra giugno e settembre, ogni anno dalla Francia vengono trasportate in Usa e Canada mezzo milione di bottiglie di Beaujolais Primeur; sono state anche trasportate per via aerea charter di vasche da bagno in Arabia (ed è capitato che uno sceicco le volesse «matrimoniali» a forma di cuore che non passavano dai portelloni) o marmi per la reggia del sultano di Brune!. Naturalmente il grosso delle merci ha una composizione più normale e destinazioni più usuali: l'Europa, servita da 252 linee, fa la parte del leone con circa il 65% del traffico (escluse le auto vengono movimentate duemila tonnellate di merci il giorno), ma è anche interessante l'Estremo Oriente, mentre Teheran, non ostante la guerra in corso, ha mantenuto una frequenza di due viaggi il mese. La ZUst Ambrosetti è anche un po' un'eccezione rispetto ai mezzi di trasporto usati: mentre si calcola che circa l'80 delle merci in Italia viaggi su camion, la società è riuscita a redistribuire le sue quote destinando, sia pure a livello europeo, un 45% alla ferrovia, 20% al mare, 25-30% alla strada ed un 5% all'aereo, settore, come detto, in forte crescita. •C'è sempre piti propensione per la velocità — afferma Marcella Nove — operiamo su Torino, Roma e Milano». Paolo Giovimeli* Le scuderie Zilst Ambrosetti in via Leonardo da Vinci nel 1911