Due mondi di cinema

3ue mondi di cinema Spoleto: dopo la prima di oggi del «Parsifal» 3ue mondi di cinema Al vìa quattro rassegne: un omaggio alla diva del muto Leda Gys, la produzione di Cinecittà, l'horror animalesco, la musica e la danza sullo schermo SPOLETO — Con l'apertura del festival è riapparso il sole sull'Umbria che la scorsa settimana era stata investita dal maltempo. Dopo 11 Balletto di Stoccarda (ieri sera ad applaudire Marcia Haydée in «Un tram che si chiama desiderio» c'erano politici, da Fanfa.ni a Malagodi. ambasciatori, personaggi televisivi e nobildonne) oggi, l'inizio è per le 17.30, sarà la volta dell'atteso •Parsifal* di Wagner rappresentato curi la regia di Gian Carlo Menotti e la direzione d'orchestra affidata al greco Spiros Argiris. Una «prima» che ha già suscitato parecchia curiosità, attorno al festival, tanto da richiamare l'attenzione di spettatori venuti dall'estero, ed in particolare. dalla Germania, sollecitati dalla personale • rilettura* firmata da Menotti. Nel frattempo, in attesa della prosa, arriva anche il cinema che di anno in anno conquista sempre più spazio nel cartellone della manife¬ stazione spoletina. Un'attrattiva, quella cinematografica, particolarmente apprezzata dal pubblico locale, che non sempre riesce ad accaparrarsi un posto per gli altri grandi eventi offerti dal programma del Festival dei Due Mondi che festeggia quest'anno il trentennale. La proposta cinematografica spazia in varie direzioni: da un omaggio ad una diva del muto (Leda Gys, madre del produttore Goffredo Lombardo) alla produzione uscita in cinquantanni dagli studi di Cinecittà; dall'horror animalesco («Le belve della notte*) alla musica e danza (questi ultimi film, tutti di Peter Weigl, saranno proiettati alle 22 al Teatro delle Sei). Per ricordare Leda Gys venerdì 3 luglio al Teatro Nuovo (ore 17), in coincidenza con l'inaugurazione di una mostra fotografica e di cimeli dedicata a questa diva del muto e delle prime stagioni del sonoro, verrà proiettato con l'accompa¬ gnamento 'dal vivo- dell'orchestra e coro dell'Unione Musicisti di Roma diretti da Gino Peguri. -Christus- di Giulio Antamoro (1916), nell'edizione recentemente restaurata. In questo film la Gys impersona la Madonna. L'omaggio all'attrice romana prevede inoltre la riproposta di -Napule e niente 'cchiù* di Eugenio Perego (1928) e «La schiava* rii Rose Pansini-George Monca (1922) in cui Leda Gys ha come partner l'allora sconosciuto Charles Boyer. -Gli anni di- Cinecittà*. che prevede per tutta la durata del festival una «nonstop» al Cinema Corso, si apre stasera con *Il signor Marx* di Mario Camerini. A grandi linee la rassegna presenta un film per ogni anno di Cinecittà, una scelta che consente, tra l'altro, di offrire al pubblico un vasto repertorio di generi e di autori. -Di un solo anno — precisano i curatori Fabrizio Natale e Fulvio Toffoli — proponiamo due film: è il 1953. Cere da scegliere tra un'opera di Vittorio De Sica, poco vista, come 'Stazione Termini" e l'unico film, recentemente restaurato, di un grande sceneggiatore, Piero Tellini. "Prima di sera": ed allora li abbiamo inclusi entrambi*. La maratona di Spoleto-Cinema si conclude la sera del 12 luglio con un'anteprima, per pochi, alla Sala Frau, di «L'intervista» di Federico Fellini. Il cinema sarà presente anche nell'edizione di Melbourne del -festival di Menotti* in programma dal 10 al 26 settembre e che quest'anno si inaugura con una inedita versione di -Porgy & Bess*. Nell'ambito dell'appuntamento australiano ci sarà infatti una -settimana* dedicata al cinema italiana. Quest'anno a Spoleto si registra inoltre un forte incremento dell'attività concertistica. Alle tradizionali esecuzioni di mezzogiorno del Caio Melisso, il nuovo direttore musicale Spiros Argiris ha aggiunto numerosi incontri del pomeriggio che cominceranno domani al Teatro delle Sei. E il concerto di chiusura, in piazza del Duomo, prevede il «Requiem» di Dvorak diretto da Woldemar Nelsson. Ernesto Baldo SAz

Luoghi citati: Germania, Melbourne, Roma, Spoleto, Stoccarda, Umbria