VI ho dato Merola, vi dò Moravia

VI ho dato Merola, vi dò Moravia Incontro con il produttore Ciro Ippolito innamorato del «medioalto» VI ho dato Merola, vi dò Moravia Realizza le versioni televisive di «Gli indifferenti» e «La Romana» - Venti ore da due libri di avventure di Wilbur Smith - Napoletano, ex attore in parti di playboy farabutto, ex regista di cinesceneggiate, adesso fa «teleromanzi di qualità esportabili» ROMA — 'Da Merola a Moravia: insomma...', scherza Ciro Ippolito. , Tra quel personaggi clnetelevisivi che sono 1 nuovi produttori italiani, aggressivi e incolti, pittoreschi e spesso squattrinati quanto i vecchi produttori di cinema al loro inizi, è il solo napoletano: un quarantenne alto, snello, con una faccia non moderna da amoroso teatrale, con 1 capelli che sono tutti bianchi da quando aveva sei anni. Un ex attore che non vota {•Tanto so che il mio voto non vale e non contai), che guida Volkswagen e Jaguar, che mangia pochissima carne e moltissima pasta, che dopo anni vagabondi soltanto adesso ha •una casa e una donna fine». Uno contento di sé, magari un po' sbruffone: «Sono sempre andato avanti per scommesse e le ùltime operazioni le ho fatte in società con la Titanus. Scommessa Wilbur Smith: leggo i suoi straordinari ramami avventurosi cosi adatti al teleserial, telefono al suo agente a Los Angeles, sento che ci sono trattative con tre Majors americane e che girano cifre pazzesche. M'inserisco, offro 100.000 dollari di più. Le Majors non ci crédono, restano all'offerta iniziale. Stallone invece ci crede, alea l'offerta, compra "La notte del leopardo"; e io mi compro "La spiaggia infuocata" e "Il potere della spada", 20 ore di tv, un affare da SO miliardi: Anche di più l'ha soddisfatto la Scommessa Moravia: mito capito che dal suo roman¬ do "Oli indifferenti" si poteva fare una cosa medioalta, esportabile: il maggiore scrittore ((oliano non era mai stato proposto direttamente in tv. La sua opera più famosa (e anche scabrosa, il che per là tv e una novità), un regista come Bolognini, cast intemazionale, qualità tecnica e di tutto, l'egida del Consorzio Europeo per la Televisione Commerciale: un'operazione da 8 miliardi e mezzo. Di Moravia ho preso pure "La Romana", lo dirige Giuseppe Patroni Griffi*. La Scommessa Iniziale era persino più azzardata. Ciro Ippolito è nato in una famiglia napoletana dello spettacolo: 11 padre, gli zìi e il fratello sono Impresari di sceneggiate, riviste, avanspettacoli; lui ha debuttato come attore a sette anni nel film napoletano Quando tramonta il sole, poi ha smesso. •Mio padre non voleva che recitassi. Ma nel 1969 recitavo in "Agostino di Ippona" di Roberto Rossellini, il nome del personaggio non lo ricordo, si girava agli scavi di Pompei. Una sera sento che da Roma non riuscivano a arrivare certe comparse, dovevano essere gente di colore e travestiti. Mi faccio avanti, corro tutta la notte, la mattina dopo mi presento sul set con un pullman Nato pieno di militari americani di colore con le mogli e di travestiti raccattati per le vie notturne di Na,xtli: entusiasta, Rossellini mi promuove sul campo aiuto regista*. Continua a fare l'attore per una decina d'anni: •Faccio "Vieni vieni amore mio" di Caprioli, "I misteri di Napoli" di Gregoretti in tv, "La badessa di Castro", "La fine dell'innocenza" di Dallamano girato a Hong Kong. Faccio molto cappa e spada, molte parli di playboy internazionale oppure paesano, piuttosto sul farabutto. Ma non riuscivo a sfondare, mi trovavo sempre davanti Franco Nero e Fabio Testi, quindi mi sono detto: smettere, cambiare*. Scommessa Teatro: dato un enorme teatro-tenda napoletano abbandonato e devastato, si può fare uno spettacolo senza soldi, senza scene, con un unico attore? •Chiamo a Roma un vecchio amico, attore bravissimo e sconosciutissimo: Leopoldo MastellonL Mettiamo su "Le compagnie", oneman-show, La prima sera, un giovedì, c'erano cinquanta persone, quelle cui avevo regalato i biglietti girando nei negozi 21 intorno. La domenica sono arrivato ad avere 6000 persone*. Come nelle favole? «Come nelle favole*. Scommessa Cinema: 'Rifletto: qua! è in Italia la compagnia teatrale che fa più presenze di tutte, che incassa quattro volte più di Gassman, che mette insieme in media 2000 spettatori al giorno? Quella di Mario Merola: e allora portiamola al cinema. Merola mi firma il contratto senea crederci, una mattina al bar Sgambati, poggiando il foglio sul frigorifero: 5 milioni a film, n primo, "L'ultimo guappo", cinesceneggiata scritta e diretta da me, esce a Napoli il 10 agosto: 5000 presenze, abbiamo bloccato il traffico. Cosi per cinque anni ho scritto e diretto Merola-fllm: "Serenata Calibro 9", "I Contrabbandieri di Santa Lucia", "Il mammasantissima", "Lacrime napoletane" che è stato pure presentato al Festival di Berlino, una grande soddisfazione. Poi Merola s'è fatto troppo caro*. Chissà quante cose non dice, quanti amici non nomina e quanto esagera, però per quali strade s'arriva a diventare produttore: sul percorso di Ciro Ippolito c'è pure un film di fantascienza furbescamente intitolato Alien 2 e falsamente americano (il regista Sam CromwaU era sempre lui); c'è pure Arrapano con gli Squallor (.M'era piaciuto "Il senso della vita" dei Monty Phyton, ho voluto fare un nonseme all'italiana*). Cè Infine 'La veneziana* : «Wo avuto l'idea, erotismo di qualità, l'ho proposta a Bolognini che non lavorava da un po', ho preso la Antonelli e la Guaritore. Discreto esito italiano, gran vendita internazionale*. Quel film, dice, doveva servire 'anche a presentarmi con un prodotto medioalto*: da allora il Medioalto è il suo unico scopo, la sua scelta. Specialmente 11 Medioalto Televisivo come, dice, i lavori tratti da Moravia e Wilbur Smith, prodotti per Reteitalia di Berlusconi: •Ormai Canale 5 ha bisogno di conquistarsi una fascia d'ascolto medioalta: Si sente arrivato, adesso? •Appena partito*. Lietta Tornabuonl Laura Antonelli e Cris Campion in una scena di «Gli indifferenti >

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