Pensate, invecchierete meglio

Pensate, invecchierete meglio A FIRENZE IL CONVEGNO SU CREATIVITÀ' E VECCHIAIA Pensate, invecchierete meglio FIRENZE — Chi pensa Invecchia meglio. Non è un modo di dire, ma. un dato di fatto provato scientificamente, che riguarda non solo la mente ma anche 11 corpo.- Nel corso della giornata di studio dedicata a «Creatività e Invecchiamento», organizzata dal Comune e dall'Università di Firenze in Palazzo Vecchia specialisti delle più diverse discipline hanno dimostrato, con grafici e tabelle, come l'azione del cervella essendo di natura psico-neuro-endocrina, metta in movimento una serie di effetti, equilibranti per l'individuo nel suo Insieme. Stimolare 11 cervella infatti, significa organizzare i neuroni, che non si riproducono, ma possono «rendere» in base alla richiesta. «/ giovani, ha detto 11 fisico Giuliano Toraldo di Francia, sono come l'esercito persiano. Hanno molti neuroni, come i persiani avevano molti soldati. Gli anziani sono come i greci, che avevano pochi soldati, ma sapevano organizzarli: 'i guerra la vinsero i ;" Queste parole cclf»".ai„ -* miele dal podio .degli oratori alla platea del salóne, gremita dagli iscritti all'Università dell'età libera, che concludevano con questo dibattito l'anno accademico. Donne e uomini maturi, anziani attivi e volonterosi, si sentivano confortati su quello che viene impropriamente chiamato «Piote del tramonto' dalia passione impetuosa del gerontologo Francesco Antonini, che assicurava come l'Invecchiar bene dipenda -all'uso corretto del cervello come regolatore delle capacita d'adattamento. •La vera pillola della giovinezza, ha detto lo psichiatra Adolfo Razzagli, è il metodo di lavoro; intendendo l'uso delle facoltà mentali, che non corrisponde sempre con l'attività remunerata. Razzagli ha ricordato come esistano tre modi di invecchiamento: quello rapida con una curva discendente «in picchiata», che colpisce colui che usa solo i muscoli; quello media che.colpisce le persone costrette a operare in maniera stressante, come 1 manager; quello lento e morbida definito «l'inuecchiamento del pensatore». 'Ancora apprendo», il motto che Goya si dette a ottant'anni, mentre dipingeva con successa e stato adottato da Antonini per 1 suol corsi di «gerogogla», cioè di educazione all'Invecchiare. Perché la curiosità, 11 desiderio di conoscere — ha detto — è la molla del vivere. Solo 1 vecchi curiosi sono vecchi felici. L'intelligenza, che è lo strumento col quale si esprime la mente, è di due tipi: l'intelligenza detta fluida raggiunge il punto più elevato fra i 18 e 1 20 anni, ed è già in declino verso 1 quaranta, mentre quella detta cristallizzata sale in maniera inarrestabile sino ai 65 anni e anche oltre, ed è costruita sulla memoria, fissa 1 messaggi raccolti e 11 trasforma in esperienze. 'Meno cellule ma più funzioni», sostiene il neurologo Luigi Amaducd, il quale ricorda come-si debba al Nobel Rita Levi Montaldni lo studio della riorganizzazione delle cellule sul tessuto nervoso che tende a ridursi. Porta ad esempio la vicenda di Maurice Ravel, il quale, colpito dal morbo di Alzheimer, nelle sue ultime composizioni da l'impressione di utilizzare solo una parte del tessuto cellulare. A monte di tutto questo deve esserci la creatività, che — dicono gli esperti — non significa necessariamente il comunicare ad altri le proprie esperienze e scoperte. Proprio qui, forse, sta il punto dolente. Antonini ha dimostrato come 1 grandi artisti in età avanzata Si siano modificati, raggiungendo, come Michelangelo,' l'informalità e il simbolo al di là della descrizione. Ci ha p' lato di pianisti come Hor, • wltz che, con gli anni, hanno arricchito la propria capacità d'espressione. Ma che ne è di coloro che da giovani non hanno, o non hanno potuto, immagazzinare le esperienze necessarie per creare da vecchi? E' davvero possibile un interesse alle cose del mondo se non finalizzato o perlomeno comunicato? Antonini dice dì si. Ci ha parlato di -creatività interiore», portando l'esemplo limite di una signora di 107 anni ancora Incuriosita dalle dispute del politici, e ha aggiunto di conoscere almeno sessanta casi analoghi. In Italia ci Bono più di duemila centenari, contro 1 venticinque di sessantanni fa. La vita media si allunga e nel 2000 si aggirerà sugli ottant'anni. Antonini sogna la perfezione dell'uomo, che 6 la perfezione del vecchio. Sennonché a invecchiare bisogna imparare da bambini: la gerogogla comincia con la pedagogia. Lela Gatteschi

Luoghi citati: Bono, Firenze, Italia