Il voto in piemontese

Il voto In piemontese Per le liste regionali un successo insperato Il voto In piemontese A Gremmo e Gipo Farassino oltre centomila suffragi - Protesta contro i partiti Liste di autonomia regionale: una rivelazione per molti, un successo (forse) inatteso, ma anche alcuni interrogativi. Per la Camera, Circoscrizione TorinoNovara-Vercelli, la lista Piemont, aperta da Roberto Gremmo, ha avuto 52.128 voti, mentre la lista Plemont autonomia regionale, guidata da Qlpo Farassino, ne ha raccolti 54.600. Nell'intera regione le due liste hanno raggiunto il 4 per cento dei suffragi (il 2 per cento ciascuna). Al Senato, Piemont autonomia ha ottenuto 13.564 voti (2,2 per cento); Piemont ne ha avuti 9114 (1,5). Nessuno del canditati è stato eletto, ma il fenomeno rappresentato dalle due liste resta ugualmente rilevante (anche se qualcuno oggi osserva che hanno provocato una dispersione di voti, togliendo seggi alla regione). Perché tanto successo? il regista Massimo Scaglione, Piemont autonomia regionale, si dichiara •stupefatto e felice: Dice: «fl nostro movimento è nato il 13 aprile. Non pensavamo certo all'attività politica. Ma poi sono arrivate le elesioni anticipate: Quasi vergognandosi. Scaglione spiega: «Abbiamo speso 12 milioni per i manifesti e nient'altro». il perché del successo secondo Scaglione è semplice: •La gente, forse, è stanca della politica tra virgolette. Noi siamo convinti che l'onestà, alla fine, paghi'. Non nega che una parte del voti siano di «evasi» dall'altro Piemont. •A Cambureano, paese di Qremmo, abbiamo avuto il 4,5 per cento, loro il 3,S: C'è una spiegazione? •Probabilmente si sono stancati di un discorso razzista: Una domanda: perché uomini come Farassino, considerati di sinistra. Hanno organizzato un movimento autonomista? • Chi mi considera di sinistra — risponde il cantante — è fermo al 1972. Da allora mi sono allontanato da tutti. Avevo capito che il gioco dei partiti non corrisponde agli interessi della gente. Con questo movimento tentiamo di andare incontro al cittadino, partendo dal presupposto che la cosa più importante è il riconoscimento dei diritti naturali dell'individuo e che ognuno ha il diritto di vivere con le sue usante, tradizioni, cultura e interessi: di qui ad ipotizzare l'autonomia regionale il passo è breve: Gremmo non è rintracciabile. All'Union Pie monte Isa di via Principi d'AcaJa, sede di Piemont, non c'è euforia per 11 risultato buono. Angelo Colli, candidato, osserva: •Qualcuno, forse ispirandosi al divide et impera, ha creato una lista di autonomia piemontese di disturbo. Dopo 9 anni di lavoro hanno avuto paura della nostra crescita: L'accusa di razzismo offende: *E'proprio una sciocchezza. X piemontesi hanno capito che noi lottiamo per le cose che li interessano da vicino e ci seguono. Se difendere i loro diritti, se cercare il rispetto delle nostre radici e della nostra cultura è razzismo, ebbene sì, siamo razzisti. Se non ci avessero divisi, con la nascita dell'altra lista, avremmo fatto passi molto più importanti. Continueremo a lottare per lo Statuto speciale, per i concorti pubblici regionali che diano la precedenza a chi risiede da almeno 5 anni in Piemonte.. Sull'altra sponda i partiti riflettono. Il pei, fin da lunedi notte, dopo i risultati definitivi, ha deciso di osservare il fenomeno dei movimenti emergenti con un seminario «per verificare le possibilità di una ricaduta di questi partiti minori nelle prossime elezioni amministrative: n segretario del psi, Daniele Cantore, afferma: mStudieremo anche l'opportunità di proporre una legge di riforma delle elezioni che, per esempio, ponga uno sbarramento numerico alla presentazione di liste: Per la de Sergio Deorsola sottolinea: •Questi movimenti esprimono un malessere diffuso, ma non hanno sbocco - litico. Le liste regionali ti. fanno tornare indietro nel tempo, mi sembrano uno steccato all'unità d'Italia. Compito dei partiti nazionali è di capirne le esigenze per ricondurle in un quadro di politica generale. Se dovessero riconfermarsi nelle consultazioni locali nulla vieta di aprire un dialogo, purché non siano di ispirazione marxista e presentino un programma compatibile con il pentapartito: m. vai.

Luoghi citati: Cambureano, Italia, Piemonte