Andreotti re delle preferenze

Andreotti re delle preferenze ROMA - E' in testa con 278 mila voti, seguito da Craxi e da Natta Andreotti re delle preferenze DALLA REDAZIONE ROMANA ROMA — La parte del leone, come di consueto, l'ha fatta Giulio Andreotti che solo a Roma città ha preso 33.000 preferenze (globalmente finora ha toccato quota 278.000). Al secondo posto, Bettino Craxi con 19 mila. Al terzo, Alessandro Natta con. 15.000. Un voto, quello di Roma e del Lazio, che rispecchia, come si vede, quel che è accaduto sul piano nazionale (lo spoglio, comunque, è In grave ritardo). Una buona ripresa della de che con il suo 32,2 per cento é riuscita solo a sfiorare 11 dato delle regionali di 2 anni fa In cui raggiunse 11 32,5 ed un salto notevole del psi che nella capitale ha avuto sempre vita difficile. Il partito del garofano, Infatti, si é portato a quota 12,5 contro l'8,6 delle politiche del 1983 e 11 10,6 delle regionali del 1985. Anche a Roma è crollato, come quasi dappertutto, il pei che perde quasi cinque punti facendosi scavalcare dalla de e passando dal 30,0 per cento del 1983 e dal 30,6 del 1985 al 25,8. Assieme al successo del verdi che portano alla Camera Massimo Scalla e Anna Maria Procacci anche quello della pornodlva, Bona Staller. Dopo U leader Marco Pannello, Cicciolina si piazza al secondo posto nelle preferenze date al partito radicale mortificando con oltre mille voti l'architetto Bruno Zevi ed 11 capogruppo Francesco Rutelli L'attore Paolo Villaggio, nella lista di democrazia proletaria, si è piazzato invece al primo posto, spiazzando con la sua popolarità il capolista Franco Russo. Stessa situazione si registra in casa socialdemocratica dove, nonostante l'esiguità delle sezioni scrutinate, (le 720 del Comune di Roma rispetto alle 6300 dell'intero collegio) l'uscente Silvano Costi sembra destinato a battere il segretario del suo partito, Franco Nlcolazzi Q responso delle urne e «la conferma, tutto sommato — come ha sostenuto in un'intervista il sindaco de di Roma, Nicola Signorello — dorrebbero ora spingere i partiti ad accordarsi finalmente per ti governo della capitale: Da mesi sia la giunta capitolina, sia la Provincia, sia la Regione sono in crisi •Non consentiremo a nessuno di umiliare la carica riformista del psl», ha dichiarato Infatti subito dopo aver conosciuto 1 risultati elettorali 11 socialista Natalinl annunciando la disponibilità del suo partito a dar vita ad una giunta trasparente e di programma. Un programma non dissimile da quello su cui si è saldata la maggioranza di pentapartito, ma che U psl Intende rivedere per Inserirvi le radiazioni del partito radicale e dei verdi «Noi—ha concluso Natalini — respingiamo sia l'egemonia della de, che il bipolarismo». □ psi quindi per risolvere l'attuale crisi capitolina pone alcuni vincoli e lo stesso pro-sindaco, Gianfranco Redavld, ha avanzato l'ipotesi di un'alternanza al go¬ verno della capitale. Alternanza al dimissionario sindaco Signorello che 11 capogruppo socialista, Marino, ha indicato quale maggiore responsabile della «politica del non-governo» di Roma Una prima risposta positiva all'ipotesi avanzata dal psl è venuta chiaramente dal consigliere regionale della lista verde, Primo Mastrantoni: .Valuteremo sulla base dei programmi. L'ipotesi è percorribile dal momento che l'elezione alla Camera del consiglieri comunali Rosa Filippini e Massimo Scalia farà subentrare al Comune Paolo EmiIlo Guerra e Caterina Nenni. Questo — ha concluso Mastran toni —faciliterà probabilmente il dialogo che t verdi hanno già avviato a livello regionale». Dallo spoglio definitivo per il Senato, 1 ventisette seggi spettanti al Lazio risultano cosi ripartiti: 10 alla de 8 al pei 4 al psi 3 al movimento soclale-dn, uno al repubblicani e uno ai radicali

Luoghi citati: Comune Di Roma, Lazio, Roma