Un giorno nella vita con Gassman ad Asti

Un giorno nella vita con Gassman ad Asti Un giorno nella vita con Gassman ad Asti La giornata come metafora dell'esistenza umana: quésta la struttura portante di Poesia la Vita, lo spettacolo che Vittorio Gassman sta provando in questi giorni a Roma, attorniato dai suoi collaboratori (lo scenografo Mario Ricci, il musicista Fiorenzo Carpi, la coreo grafa Daniele Botasele) e dai giovani compagni di lavoro (due ballerini, un ragazzo e una ragazza, della «nuova danza • e due giovani attori, Sergio Meogrossi e Giusi Cataldo). «E' proprio uno spettacolo, non un recital; i valori politici si tradiscono in valenze visuali, auditive e gestiche secondo una calcolatissima partitura che tende propriamente ad una coerenza spettacolare. Anche per questo Poesia la Vita, nonostante la pressante messe d'inviti, di cui per altro sono riconoscente a molti, non verrà •dissipato», come si fa solitamente, con i recltals, in varie sedi: ma inaugurerà il 6 luglio la Setti¬ tre io punto al dialogo col pubblico in presa diretta»); dice che le poesie sono circa quarantacinque, che molte le ha ritradotte lui stesso: ma esita ad abbandonarsi ad un elenco dei poeti («Lo spettatore non dovrà pensare di trovarvi tutti i massimi lirici contemporanei e, neanche, proprio i suoi prediletti») e non vuole esemplificare le situazioni-tipo della vicenda: «Uno spettacolo del genere vive molto dell'effetto di sorpresa, dal variare dei ritmi, dall'aggancio che ognuno trova in questa piuttosto che in quella sequenza. Raccontarlo per esteso varrebbe ad offuscarne il mistero». Ai torinesi che amano la Toscana o che si trovano già per vacanze in zona, appuntamento dunque a Volterra, alle date citate. Chi invece farà le vacanze ad agosto, un salto ad Asti è rapido e certo allettante. Lo spettacolo è in due tempi: in mezzo c'è un intermezzo convi-viale, in cui Gassman invita gli spettatori a partecipare alla scena del pranzo; in cui si possono-devono recitare o leggere poesie scherzose o pazze, erotiche o oscene, come capita a cena con gli amici. Dura due ore, più un intervallo di qiundici minuti. Alle ventitré e trenta potete cenare e un paio di ristoranti «buoni» di Asti garantiscono per il dopo teatro. Dato che saranno un paio davvero, rischiate di cenare, sul serio e non più nella finzione scenica, con Gassman. Guido Davlco Bonino mana Teatrale di Volterra, di cui sono direttore artistico, e qui terrà altre due repliche, per poi passare, con due conclusive serate, ad Asti Teatro 9, il 15 e 16. Con Asti avevo da mantenere una vecchia promessa, il festival avrebbe voluto avermi da tempo, sono stati molto assidui e ho voluto premiarli». Cosi Gassman, colto al telefono in una breve pausa delle ripetizioni. Sulla sostanza del copione tuttavia l'attore è piuttosto riservato. Concede che TorinoSette, in virtù dell'imminente trasferta piemontese, ne pubblichi l'attacco e la prima poesia («E' una bellissima lirica sul fascino e l'angoscia della condizione infantile, ed è quindi giusto che sia in apertura, perché l'infanzia è l'alba della giornata dell'esistere»); precisa che si tratta d'un itinerario attraverso la grande lirica mondiale del Novecento («Se avessi scelto all'indietro, il tono rischiava di farsi retorico, men- Serate d'estate • Rassegna teatro e bollicine (organizzano assessorato per la cultura, circoscrizione 2 associazione Ribes Art). Prevendite all'Etll. via Principe Amedeo 28. Tutti gli spettacoli al Parco Blgnon. • Grossi dispiaceri di Courtellne, compagnia Io non fumo... e tu?, consulenza artistica di Enzo Pesante, con Cesa Guarienti, Rita e Vittorio Franco. Lunedi 15, ore 21. Atto unico che apre la rassegna di spettacoli estivi al Rignon. Storia di tradimenti d'epoca giocati da due amiche, molto allegre e leggere, con la complicità di un bizzarro cameriere che ne fa le spese. • O'thello o ohhh...tel!o. ideazione del gruppo Clarliclaun, fra gli interpreti Maria Calia, Serafino Bui-zio e Renato Gonnelli. Lunedi 15, ore 21,30. Liberamente tratto dall'Otello shakespeariano, lo spettacolo è composto da otto quadri e un prologo. Realizzato con situazioni e suggestioni tipiche della commedia dell'arte. • Prespettacolo e intrattenimento del gruppo Teatro tre. Martedì 16 ore 21. • Il nome del gladiolo, ideazione del Diazziacs Theater Company, con Catherine Otey Arnold, Stewart Arnold, Philip Radice, Rupert Harold Raison e Pasquale Ip, polito. Martedì 16 ore 21.30. Giallo comico che usa le tecniche delle mezze-maschere, della pantomima bianca e della narrazione per creare un ambiente di fantasia e suspense. Gustosa parodia del film II nome della rosa, è ispirato alla storia delle uccisioni misteriose che scuotono un monastero.

Luoghi citati: Asti, Roma, Toscana, Volterra