Voglia di musica anche in libreria di Sandro Cappelletto

Voglia di musica anche in libreria Voglia di musica anche in libreria ne di Stoppa saggi. In questo senso, l'Associazione Italiana Editori è stata invitata ad avviare al più presto una ricerca. Da una ricerca del Dipartimento di musica e spettacolo dell'Università di Bologna, diretta da Mario Èaroni, è emerso che dei 300 titoli pubblicati ogni anno: un terzo è stampato • in forma impropria», cioè o da piccolissimi editori, talvolta soltanto tipografi, o da «non editori» quali banche. Comuni, varie istituzioni. Ancora un 20 per cento riguarda argomenti di ambito locale, municipalistico: un musicista legato ad una città, il restauro di un organo, la vita di un'Associazione musicale... Cosi, soltanto la metà dei volumi pubblicati entra davvero nel mercato, e due sono i tipi principali: le biografie di compositori, direttori, solisti e i libri sul teatro musicale. «Lo stile prevalente, ha detto Baroni, riflette, assai più che la musicologia anglosassone o tedesca, la tradizione umanistica italiana: un linguaggio critico-letterario che sembra presupporre un lettore non musicista. Frequente è l'assenza di riferimenti al testo musicale. E sembra sopravvivere il principio che l'uomo di cultura in Italia può non avere alcuna cultura musicale». Ma perché tanto timore di parlare di musica con la musica? «Gii esempi musicali costano molto e alzano il prezzo del libro», hanno risposto molti editori. Ma è sembrato un argomento debole, se, come altri hanno ammesso, ricorrendo a bravi copisti il costo si abbatte e comunque non supera quello di un qualsiasi grafico, cosi frequenti nei libri. «Il problema non è quello del costi», ha sottolineato Claudio Casini, direttore di un'importante collana musicale. «Perché non esiste per il libro di musica alcun problema industriale, ma soltanto un problema organizzativo: un buon libro si vende se ha alle spalle un buon editore, e una buona distribuzione. Altrimenti sparisce». Al convegno non si è discusso, ma lo si farà in un prossimo incontro, di editoria musicale scolastica. Un settore rilanciato dall'introduzione della musica nella scuola dell'obbligo. Ma per le scuole superiori, gli editori continuano a pensare e a stampare manuali di storia della letteratura, dell'arte e della fllofofia dove di musica, della sua presenza nella nostra cultura e nella vita sociale, non si parla mai. Sandro Cappelletto Nella cinquina: Nievo, Minore, Salvalaggio, Magris e Malerba

Persone citate: Claudio Casini, Magris, Malerba, Mario Èaroni, Minore, Nievo, Salvalaggio

Luoghi citati: Italia