Un arresto a Bergamo

Un arresto a Bergamo Un arresto a Bergamo Gli ultras nerazzurri, dopo la finale di Coppa Italia, hanno aggredito i tifosi napoletani BERGAMO — ancora incidenti a Bergamo dopo la finalissima di Coppa Italia disputata sabato sera fra Atalanta e Napoli e conclusa con il successo partenopeo per 1-0.1 disordini si sono verificati fuori dallo Stadio Comunale: le forze di polizia hanno dovuto intervenire con alcune cariche per disperdere i più scalmanati e soprattutto per sedare tentativi di aggressione da parte di •ultras- bergamaschi nei confronti dei tifosi napoletani. Tutto è accaduto fuori dallo stadio e nelle vie immediatamente vicine. In questo frangente è avvenuto anche l'arresto di una persona e il fermo di un minorenne successivamente rilasciato anche se denunciato a piede libero. Ricapitoliamo quel che è accaduto: il bilancio è ancora una volta piuttosto grave, un arresto per oltraggio e violenza a pubblico ufficiale, una denuncia a piede libero per lancio di oggetti, cinque agenti di polizia medicati al pronto soccorso dell'Ospedale Maggiore di Bergamo. L'arrestato — che verrà probabilmente processato oggi stesso per direttissima — è Carlo Asperti, ha 42 anni ed abita a Palosco; il giovane rimesso in libertà dopo il fermo è un diciassettenne abitante in un paese della provincia di Bergamo, denunciato a piede libero. I cinque agenti che hanno dovuto ricorrere alle cure mediche dell'ospedale appartengono tutti al reparto -Celere- di Padova. Va detto che già durante l'incontro gruppi di scalmanati bergamaschi dalla curva Nord avevano lanciato oggetti in campo, oltre a rendersi protagonisti di continue invettive nei confronti dei sostenitori del Napoli radunati per lo più nella curva Sud. Appena terminata la partita, ecco il tentativo di aggressione nei confronti dei tifosi partenopei ed il pronto intervento delle forze di polizia con le cariche.

Persone citate: Carlo Asperti

Luoghi citati: Bergamo, Italia, Napoli, Padova, Palosco