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Napoli, indagherà anche un giudice sulle pornopoesie denate agh scolari Napoli, indagherà anche un giudice sulle pornopoesie denate agh scolari Mentre il provveditore agli studi ha già chiesto chiarimenti agli insegnanti coinvolti nella vicenda Arrestato il giornalista Cesare Lanza GENOVA — Il giornalista Cesare Lama, di 45 anni, è stato arrestato su ordine di cattura della Procura della Repubblica di Genova per concorso in bancarotta fraudolenta. L'ordine di cattura è stato emesso nel quadro dell'inchiesta penale seguita-al fallimento della emittente -privata «Telegenova», per cui una decina di giorni fa era stato arrestato l'amministratore unico Antonio Eustor. Secondo l'accusa, Lanza, pur non rivestendo alcuna carica ufficiale all'interno dell'emittente, ne sarebbe stato, indirettamente, l'azionista di maggioranza. (Ansa) NAPOLI — Il provveditore agli studi di Napoli, Pasquale Capo, ha aperto un'inchiesta sulla clamorosa 'gaffe» in cui sono incorsi i responsabili del premio di poesia • Città di Napoli; che hanno consegnato, assieme a una medaglia e a un diploma, libri pornografici ad alunni di una scuola media di Torre del Greco. Dell'imbarazzante vicenda si occuperà nei prossimi giorni anche la magistratura partenopea, che si accinge ad aprire un'indagine. Sotto accusa sono i responsabili del .Cearc-, un.centro artistico culturale con sede a Napoli, che oltre tre anni fa ha istituito il concorso letterario. 142 poeti in erba che hanno ricevuto il volume contenente versi inequivocabilmente 'Osé', scritti da un giovane autore in cerca di editore, sono tutti alunni della scuola media 'Romano'. Celestina Marmile, inse¬ gnante presso l'istituto della cittadina costiera che dista 20 chilometri dal capoluogo, non ha dubbirgli organizzatori del premio sono inciampati in una clamorosa quanto imperdonabile svista che adesso potrebbe suscitare provvedimenti disciplinari e giudiziari. «La consegna dei libri pornografici a dei bambini di età compresa tra gli 11 a i 13 anni non può essere spiegata diversamente — spiega la professoressa Marmile —. H volume doveva essere sicuramente un fondo di magazzino e gli organizzatori del premio non lo hanno neanche sfogliato prima di darlo agli scolari». La prima ad accorgersi del contenuto della raccolta di poesie è stata una bambina di 12 anni, che l'ha subito mostrata ai suoi compagni. In pochi secondi, nel 'minibus' che riportava i bambini a casa dopo la cerimonia di premiazione è scoppiato il pandemonio. Una madre inviperita ha investito l'ignara maestra. •Mi sono sentita dire che quel libro era un vero e proprio attentato alla pubblica decenza e all'innocenza dei ragazzi, e che la vicenda non sarebbe comunque finita 11 — racconta Celestina Mormile —, ma noi insegnanti della scuola Romano non c'entriamo proprio nulla con questa storia. Abbiamo denunciato l'episodio agli organismi competenti». Il libro 'incriminato', intitolato -Il cielo', ha una bella copertina di colore azzurro. Al centro, una finestra spalancata, con un pallone da football appoggiato sul davanzale. «Forse saranno state queste immagini rassicuranti a trarre in inganno gli organizzatori del premio — aggiungono gli insegnanti dell'istituto —, che comunque hanno agito con gravissima leggerezza. Nella prefazione, infatti, l'autore avverte che l'unico mezzo di comunica¬ zione utilizzato è il sesso». Per i responsabili del centrò artistico culturale di Napoli questi sono giorni difficili. Le polemiche, nella scuola, non sono finite neppure dopo smentite e precisazioni. Il professor Roberto Cioffi, presidente del premio e animatore del club letterario, mostra di cadere dalle nuvole: «Libri pornografici ai bambini? Ma scherziamo? Come avremmo potuto fare una cosa del genere? E poi. nessuno dei genitori degli alunni premiati, né gli insegnanti della scuola ci hanno ancora informato della vicenda di cui sono venuto a conoscenza leggendo i giornali». Adesso bisognerà attendere le prossime mosse del provveditore e della magistratura. Non è escluso che siano sentiti sia gli insegnanti che gli organizzatori, oltre ai genitori degli studenti. Fulvio Milone