Saronni si ritira: il Tour come alibi

Clamoroso bis dell'olandese Van der Velde nel tappone dolomitico del Giro Clamoroso bis dell'olandese Van der Velde nel tappone dolomitico del Giro Saronni si ritira: 81 Tour come alibi Roche ancora maglia rosa, Visentìni in ripresa - Polemiche e nervosismo: pugni di Argentili a Giannelli dal nostro Inviato GIAN PAOLO ORMEZZANO CANAZEI — Cinque colli ieri al Giro fra Sappada e Canazei, cioè il Monte Croce, 11 Gardena, il Sella, il Pordoi (cima Coppi, tetto della corsa, quota 2239) e infine la Marmolada tremenda, e alla fine primo e solo, come 11 giorno avanti sulla salita di Sappada, uno della piatta Olanda, Johan Van der Velde, squadra Gis, trentun anni scarsi, l'anno scorso alla Panasonic, «italiano» nel due anni precedenti con la Ricordi. Ha vinto abbastanza in una buona carriera, maturando è diventato scalatore grosso, però dopo i primi giorni del Giro voleva lasciare, staccatissimo subito, a pezzi, quasi convinto di essere un corridore finito. Era stato 11 verme solitario a mangiarlo dentro, qualche giorno fa il verme, individuato, è stato decapitato, ora Van der Velde è in grossa forma e scala le montagne e la classifica. Ieri l'altro è partito da Jesolo al 30° posto in generale, con 10'57 da Visentìni, ieri pomeriggio era risalito, in due colpi, al nono posto, staccato di 4'24 da Roche. E' andato via nella discesa dal Pordoi: I vincitori dei colli erano sin 11 stati Millar scozzese (Monte Croce), Bagot francese (Gardena, su Pagnin, con distacchi già discreti, 25" sugli inseguitori), Bagot ancora (Sella, sempre su Pagnin, Millar e C. a 145"), Bagot ancora (Pordoi, cioè la Cima Coppi con l'26" su Millar, terzo Pagnin ripreso, quarto appunto questo Van der Velde). In poca discesa dal Pordoi l'olandese ha preso Bagot, e lo ha mollato all'inizio della salita della Marmolada. A Rocca Pletore, dove la strada, diventava durissima, aver va 40" su Bagot (11 primo al Terminillo, ricordate?) , e 3'50" su un gruppo con Ro- Canazei. Roberto Visentìni (a sinistra) nel gruppetto che scala le Dolomiti (Telefoto) che e contorno abbondante: nel mucchio anche Visentìni, che attaccava, inseguito da Roche e Senepers e tutti l meglio. Penava là dietro Saronni, staccato e rientrante. A «-4 km» dalla vetta, cioè a «-16. dall'arrivo, Bagot preso dal gruppone sempre meno «one», Van der Velde, bello e sicuro, avanti di 4'. In cima stesso margine per l'olandese, che In discesa non prendeva rischi, finendo a Canazei con 2'20" su un gruppetto domato da Argentili, rientrato proprio In vista del traguardo (e poi penalizzato di 4" per spinte, e retrocesso a dodicesimo). Corsa molto schematica quella dell'olandese, partito nel modo giusto al momento giusto, con andatura regolare. E' un lungone che non si scompone mal. Non ha molta squadra con lui e patisce 11 cronometro, e Insomma non dovrebbe vincere 11 Giro: però c'è', ancora tanta' montagna, a cominciare da oggi, andando a Riva del Garda per il San Pellegrino, 11 Valles e, verso la fine della tappa, 11 Bondone. E ci sarà ancora molto Van der Velde. Slamo In debito verso questo olandese trascurato ieri l'altro, giorno del massacro di Visentìni, e trascurato ieri, giorno della verifica del ■ Europei di boxe, sempre Urss al vertice TORINO — Nel campionati europei di boxe dilettanti, conclusisi sabato sera a Torino, 1 pugili sovietici hanno confermato il loro predominio, conquistando cinque titoli su dodici. Ecco i nuovi campioni: Minimosca: Munchian (Urss); 2. Tcholakov (Bui). Mosca: Tews (Ddr); 2. Varadl (Ung). Gallo: Hristov (Bui); 2. Alexandrov (Urss). Piuma: Kazarlan (Urss); 2. Szoke (Ung). Leggeri: Nazarov (Urss); 2. Tchuprenskl (Bui). Superleggeri: Abadljev (Bui); 2. Vanovskij (Urss). Welters: Shishov (Urss); 2. Menhert (Ddr). Superwelters: Richter (Ddr); Egorov (Urss). Medi: Maske (Ddr); 2. Petrich (Poi). Mediomassimi: Vaulin (Urss); 2. Ryl (Ddr). Massimi: Vanderlijde (Ola); 2. Seblev (Urss). Super-massimi: Kaden (Ddr); 2. Yagubkin (Urss). L'Italia ha conquistato cinque medaglie di bronzo con Mannal (mosca), Caldarella (leggeri), Magi (mediomassimi), Gaudlano (massimi) e Chlanese (super-massimi). giusto e non è neppure bello. Fra l'altro ieri la classifica generale si è mossa poco, a parte appunto Van der Velde. Breuklnk ha preso 5" a Roche, che ha preso l'OT a Rominger, lo svizzero cosi scavalcato dall'olandese. Millar è quarto, sembrava uno scattornane qualsiasi invece tiene. Giupponi, 11 meglio italiano, è quinto, davanti a Lejarreta, dopo avere patito la Marmolada ed essere rientrato con Argentili nel finale. Visentìni ha tenuto, ha fatto uno scatto In salita ed uno In discesa, gli toccasse la fuga speciale e fortunata potrebbe fare la cosa sensazionale. Il Giro Insomma è bello, mosso, anche se onestamente non ci sembra di vedere in esso il grande ciclismo mitico. Giovano le montagne ritrovate, la corsa resa seria dal percorsi: e si dice Infatti che sembra di stare al Tour de Prance, felice constatazione, bel complimento alla corsa rosa. Peccato per 1 pugni. Non solo quelli a Roche, anche quelli, come dire?, interni: sotto accusa ieri al traguardo due della Gewiss Bianchi, Piccolo che avrebbe colpito Talen (Panasonic) colpevole di scattare quando l'onorata società aveva Imposto la calma, Argentin che avrebbe colpito Giannelli (Magniflex), colpevole di avere rimproverato vistosamente Bombirli che spingeva il campione del mondo nonché capitano. La Bianchi voleva tenere 11 gruppo calmo, perchè Argentin vincesse In volata a Canazei, la Bianchi è In polemica dura anche con la Carrera, che prima di San Marino ha vietato il rosa a Pagnin, contrandolo come un uomo da classifica. C'è tensione grossa e proprio non affascinante. Pare fra l'altro che proprio la botta a Talen abbia .spinto Van der Vélde, suo connazionale, a ribellarsi, scattare, vincere.