Ora è la terza forza piemontese dopo Toro e Juve

Ora è la terza forza piemontese dopo Toro e Juve Ora è la terza forza piemontese dopo Toro e Juve Fallito l'obietti su una collina ed intitolato a Fausto Coppi, grande campione di ciclismo. Zanaboni, prima che le due squadre entrassero nel Comunale di Chiavari, ha detto: 'Siamo alla frutta, spero che questa sia la nostra ultima partita in questo campionato. Da doinani vo¬ CHIAVARI — Niente champagne per festeggiare la promozione del Derthona. I dirigenti avevano acquistato 32 bottiglie la scorsa settimana, ma il pareggio casalingo di otto giorni fa ha rovinato i piani. Cosi, per scaramanzia, ieri il vino è rimasto a Tortona. Angelo Domenghini giunge negli spogliatoi fra le braccia del fratello Umberto e del libero Bottegài. Piange, la testa tra le mani. Arriva a scuoterlo l'allenatore dell'Entella, Bareni: «Bravo Angelo, questa gioia te la sei strameritata». £ finalmente Domingo parla: «Oggi ho vissuto la più grande sofferenza della mia vita, ma sono riuscito anch'io a vincere qualcosa, a oltrepassare un grande tra¬ vo d glio pensare alla CI. Sono qui con noi quasi 400 tifosi, è un buon inizio per credere che la città dia una mano ad una squadra che ha già fatto molto per lei. Domenghini? Per noi resta, deve soltanto firmare'. Domingo teneva la barba di tre giorni, gli occhi sull'er¬ ba del campo, le parole chiuse nel cuore: «/n momenti come questo, quand'è in ballo un'intera stagione, non si può essere tranquilli; siamo tutti tesi come corde di violino. Adesso tocca ai ragazzi; io ho dato loro la mia esperienza, la mia aggressività, ma ora non posso più fare nulla». Sul campo dov'è passato soltanto il Novara e contro un'Entella che ha lasciato negli spogliatoi tutti 1 crucci sul suo futuro, il Derthona ha confermato le caratteristiche di formazione da trasferta. Ieri, però, si è trovato di fronte un avversario in più. la paura, ed è riuscito a sconfiggerlo soltanto al 90'. Certo, c'è stata anche la partita (brava l'Entella fino al limite dell'aria ospite, ottimi Bertini e Cavestro) e vi sono stati, in tribuna, scazzottature varie, con polizia e carabinieri impegnatlssimi; ma tutto sembrava distante, lontanissimo dal terreno di gioco. Casuali anche 1 gol: Al 61' ha sbagliato l'arbitro Arcovito, di Messina, concedendo il rigore al Derthona per un intervento del libero Mariani su Gori. lanciato da Rizzarci! ('Il fallo non c'era; ha poi riconosciuto l'attaccante). Gori è andato sul dischetto come un bambino colto impreparato dalla maestra, ha calciato male e sporco, cosi è riuscito ad ingannare Magnani, che si è spostato sulla destra, mentre il pallone finiva in rete centrale e lento. Sei minuti dopo si è smarrita la difesa bianconera, lasciando Pepi affondare sulla sinistra e battere sul primo palo Longo, anche lui in ritardo. Prima e dopo questi sei minuti, poco o nulla: tanti errori, qualche cattiveria (Botteghi e Gori ammoniti) e la continua fatica di Sisifo dell'Entella, che riusciva a distruggere ciò che di buono aveva appena costruito. Entella: Magnani, Moro (70' Palazzotto), Gandolfo, Zaccolo, Mariani, Pepi. Costantino, Benedetti, Cavestro, Marcellino, Bertini Derthona: Longo, Prevedini, Gabetta. Botteghi. Dozzl, nizzardi, Uzzardi, Recaldini (83' Rossi), Feria, Lussignoll, Gòri (68' Patta). Reti: 81' Gori (rig.), 6T Pepi.

Luoghi citati: Chiavari, Messina, Tortona