Senna davanti a Piquet in un Gran Premio di Monaco privo di emozioni
Senna davanti a Piquet in un Gran Premio di Monaco privo di emozioni Senna davanti a Piquet in un Gran Premio di Monaco privo di emozioni Monsell e Prosi alutano la Ferrari Il ritiro dell'inglese e il cedimento del franc ese spingono Alboreto e Berger al 3° e 4° posto - Le vetture di Maranello, però, non sono ancora competitive dal nostro Inviato CRISTIANO CHIAVEGATO MONTECARLO — -Non è la vittoria più bella, perché la mia gioia sarebbe arrivare primo in Brasile. Ma per il momento mi accontento: questa è una gara prestigiosa e sono contento per un successo che ho costruito nelle prove e giro per giro in corsa, sema lasciarmi prendere dalla voglia di strafare. Sapevo che Mansell rischiava molto attaccando e l'ho lasciato fare. Ha pagato con una rottura, bisogna anche pensare alla macchina-. Cosi Ayrton Senna, principe di Montecarlo, primo brasiliano ad aggiungere il proprio nome a una lunga fila di campioni che hanno fatto la storia di un Gran Premio carico di fascino. Ma è stata una domenica senza emozioni, senza storia, fatta solo di ritiri, di piccoli guai. Neppure nel temutissimo via ci sono stati brividi. Mansell è scattato davanti a tutti, di prepotenza, per far capire subito che era il più forte. Senna l'ha lasciato fare. Solo Alboreto, un Alboreto sempre più amato dalla folla dei ferraristi, non ha desistito. E alla partenza ha soffiato un posto a un Prost un po' incerto, timoroso forse di farsi coinvolgere in un incidente. E. in effetti, alle spalle dei primi qualcosa è accaduto: a S. Devote si sono toccati Alliot, Nakajima e Ghinzani. Il francese ha dovuto rientrare ai box per un controllo, l'italiano ha cambiato il musetto della sua Lìgier. il giapponese è rimasto fermo in pista, si è fatto spingere dai commissari e poi ha fatto tutta una corsa ad inseguimento, terminando in decima posizione. Poco dopo, alla curva del Portier anche Johansson è incappato in una svista: vittima di un testa-coda ha perso tempo prezioso. Quando è stato costretto al ritiro per il cedi- Senna anche il più veloce COSI' AL TRAGUARDO: 1. Senna (Lotus-Honda) 78 giri pari a km 259.584 in lh57'54"085. media 132.102 km/h; 2. Piquet (Williams-Honda) a 33"212: 3. Alboreto (Ferrari) a l'12"839; 4. Berger (Ferrari) a 1 giro; 5. Palmer (Tyrrell-Ford) a 2 giri: 6. Capelli (March-Ford) a 2 giri; 7. Brundle (Zakspeed) a 2 giri; 8. Fabi (Benetton-Ford) a 2 giri: 9. Prost (McLaren-Tag) a 3 giri; 10. Nakajima (Lotus-Honda) a 3 giri; 11. Arnoux (Ligier-Megatron) a 4 giri: 12. Ghinzani (Ligier-Megatron) a 4 giri. 13. Fabre (Charro-Ford) a 7 giri. GIRO PIÙ' VELOCE: il 72° di Senna (Lotus) in l'27"685. media 136.635 km h. RITIRI E CAUSE: 5" giro. Boutsen (Benetton-Ford). trasmissione; 9. Streif (Tyrrell-Ford) incidente: 21°, Nannini (Minardi) problema elettrico: 29". Mansell (Williams-Honda) scarico: 38". De Cesaris (BrabhamBmw) incidente: 39". Caffi (Osella-Alfa Romeo) problema elettrico: 41". Patrese (Brabham-Bmw) problema elettrico: 42", Alliot (Lola-Ford) motore: 57". Johansson (McLaren-Tag/Porsche) motore: 58''. Warwick (Arrows-Megatron) cambio; 59', Cheever (Arrows-Megatron) motore. MONDIALE PILOTI (dopo 4 prove): 1. Prost punti 18; 2. Senna 15: 3. Johansson 13; 4. Piquet 12; 5. Mansell 10: 6. Alboreto 8; 7. Berger 6; 8. De Cesaris 4; 9. Nakajima e Cheever 3: 11. Boutsen. Brundle e Palmer 2: 14. Arnoux e Capelli 1. MONDIALE MARCHE: 1. McLaren punti 31: ?.. Williams 22: 3. Lotus 18: 4. Ferrari 14; 5. Brabham 4; 6. Arrows 3; 7. Zakspeed. Tyrrell. Benetton 2; 10. March e Ligier 1. Senna con Ranieri e Alberto di Monaco mento del motore della sua McLaren navigava nelle retrovie. Fuori anche Boutsen (era ottavo) con la trasmissione della Benetton a pezzi, Mansell ha iniziato a macinare chilometri. Alle sue spalle, come le carrozze di un trenino, ecco Senna, Piquet. Alboreto. Prost, Cheever e Berger. L'inglese della Williams ha accumulato una decina di secondi sul brasiliano. Ma all'uscita del tunnel, durante il 29' giro, la pressione della turbina calava e Senna passava in testa di slancio. Per Mansell mesto ritiro. Poco dopo il carosello dei cambi di gomme. Prima Alboreto (sosta di 9"11), poi Prost (7"55). Berger e Piquet. Queste fermate hanno consentito a Senna di conquistare, grazie anche a un ritmo nettamente superiore, un vantaggio incolmabile: oltre 45"'su Piquet. In sostanza, il brasiliano con la sua Lotus dalle sospensioni attive, guidate da un sofisticato computer, non ha più rischiato di essere raggiunto. E si è anche esibito in sato in terza posizione, dopo avere superato un Cheever scatenato (autore forse della miglior prestazione fra gli inseguitori). Infine, Alboreto. rallentato dai sorpassi e da una vettura non sufficientemente competitiva. Ma anche Prosi, già avvertito da segnali di fumo nero una serie di passaggi velocissimi, ottenendo quello più veloce in l'27"685. Quando Senna è entrato a sua volta negli sland per sostituire i pneumatici, i suoi rivali potevano lottare solo per il secondo posto. Piquet saldamente ancorato alla piazza . onore e Prost pas¬ che provenivano dal motore della su. "vT.Laren. non era tranquillo. Mentre si ritiravano in pochi attimi le due Arrows (Cheever con il motore fuso e Warwick per la rottura Jella leva del cambio), il franc-e ha dovuto rallentare la propria azione. A due giri dal termine, la McLaren ha rallentato vistosamente e il campione del mondo è finito al box a passo d'uomo, fuori anche dai piazzamenti. Cosi Alboreto è salito in terza posizione e sul podio e Berger. pur arrancando dopo avere leggermente tamponato Arnoux (il francese gli aveva fatto segno di passare, poi ha chiuso la traiettoria!), ha conquistato la quarta posizione. Molto più indietro, fisicamente ad almeno sette chilometri di distanza. Jonathan Palmer. Il pilota inglese della TyTTell si e piazzato quinto e Ivan Capelli, campione europeo di Formula 3000 in carica, ha conquistato quel sesto posto che non vale solo un punto ma anche una preziosa affermazione per la sua squadra. ■ Cape.li 6°: «E' come aver vinto» MONTECARLO — Per la March e stata gran festa, quasi come una vittoria, il sesto posto di Ivan Capelli. Oli sponsor giapponesi della Leyton House sono quasi impazziti dalla felicità. II punto guadagnalo permetterà alla nuova scuderia di entrare nella Associazione dei costruttori e non è poco. .Sono contento soprattutto per il team — Ira. detto il milanese — perché questa è stata una bella iniezione ài fiducia. Sono partito bene ed avrei anche potuto lottare con Palmer per il quinto posto, ma avevo le gomme che erano ridotle male ed ho preferito non rischiare troppo. Spero di ripetermi a Detroit, un'altra pista dove i motori aspirati possono dire qualcosa, almeno per i piazzamenti». • Grande prova di Alex Caffi, costretto al ritiro per un guasto alla centralina elettronica. Il bresciano ha guidato da piccolo campione, con molta accortezza e per tre giri è riuscito anche a stare in decima posiziona Una bella dimostrazione, visti i pochi mezzi a disposizione. • Gara sfortunata invece per Alessandro I\ annuii che ha dovuto correre con il muletto in quanto aveva rotto un giunto nel giro di schieramento. e. c.
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