Chiostri e sculture giovani

Chiostri e sculture giovani arte in gallerìa Chiostri e sculture giovani Luigi Ghirrl: Le città invisibili («Agorà», via Pastrengo 9). Da un Chiostro fotografato nel 1981 a Capri, facendone un'immagine soprattutto di silenzi entro spazi armoniosamente scanditi, a qualche remoto angolo di città emiliana. Luigi Ghirrì (nato 44 anni fa a Scandiano di Reggio Emilia) è riuscito a delincare non certo la sua città ideale, forse introvabile, ma una città «possibile». Fatta, naturalmente, di frammenti diversi: qua uno scorcio, là un semplice muricelo (come il divisorio tirato su in fretta all'interno della Triennale di Milano), piazza dell'Unità a Trieste o una campagna Innevata. Una città «discontinua nello spazio e nel tempo», ma che avrà modo di mescolare un po' del rustico centro della bassa padana e della magia veneziana d'un Ponte dei Sospiri affiorato non dalla nebbia, come a tutta prima parrebbe, ma da un accecante raggio di sole. Prossimamente, come Eva Menzio (via Cavour 41) ha chiamato questa sua mostra, riunisce dipinti e sculture di tre giovani. Originario di Ancona, Vittorio Giusepponl, trent'annl circa, intaglia grossi legni chiari ricuperando nel loro bassorilievo i valori organici delle sue figurazioni. Maria Villano è passata dal grandi pastelli a cera alle essenziali maschere lignee che nel monocromo serbano ancora un ricordo dei volti essenziali di Jawlenskij. Claudio Destlto, torinese, può aver dato l'impressione di offrire non più che vm'»ombra ironica del reale» (M. Vescovo), ma nel Fico d'India e in Cozze, come in Le civette aspettano il dottore, ancora una volta la realtà è intesa nella propria struttura pittorica, tutta animata dalla luce materializzata spesso da certe grosse schegge di specchio. Frattanto, in molte gallerie, si stanno preparando nuove mostre In questo filiale di stagione artistica. an. dra.

Persone citate: Eva Menzio, Fatta, Jawlenskij, Maria Villano

Luoghi citati: Ancona, Capri, India, Milano, Reggio Emilia, Scandiano, Trieste