Definitivo: Tortora assolto di P. F. Enzo Tortora
Definitivo: Tortora assolte La Cassazione ratifica la sentenza di appello sulla camorra Definitivo: Tortora assolte Prosciolto con formula piena anche il cantautore Califano - Nessun risarcimento per i mille giorni di carcere - La decisione della suprema corte segna la sconfitta dei grandi pentiti Melluso e Pandico ROMA — Enzo Tortora e Franco Califano sono stati assolti con formula piena dall'accusa di aver fatto parte dell'organizzazione camorristica di Raffaele Cutolo e di aver spacciato droga. Lo ha stabilito nella tarda serata di ieri la prima sezione penale della Cassazione, presieduta da Roberto Modigliani, a quattro anni dal clamoroso blitz scattato U 17 giugno '83 a Napoli e in altre 40 province da Bolzano a Bari, che 11 portò in carcere insieme con altre 854 persone. Entrambi gli imputati non avranno però diritto ad alcun risarcimento per aver trascorso ingiustamente mille giorni in carcere o agli arresti domiciliari. Dovranno accontentarsi di essere stati riconosciuti innocenti. E' calato cosi il sipario su una delle più discusse pagine della storia giudiziaria del nostro Paese. Una vicenda che sollevò violente polemiche e divise l'Italia in .innocentisti» e «colpevolisti». Il verdetto è stato emesso nel «Palazzaccio» di piazza Cavour, in un'aula al quarto piano, poche ore prima dell'apertura dei seggi elettorali. Per una singolare coincidenza proprio ieri sarebbero scaduti i termini di carcerazione preventiva per alcuni dei 292 imputati dei tre tronconi del maxi-processo. Al termine di una lunghissima riunione in camera di consiglio, durata l'intera giornata. I supremi giudici hanno infatti definitivamente confermato la sentenza emessa il 15 settembre dello scorso anno dalla Corte d'appello di Napoli, che aveva prosciolto sia il presentatore televisivo ed ex presidente del partito radicale, sia 11 cantante •perché il fatto non sussiste* per il traffico di stupefacenti e «per non aver commesso il fatto- per l'adesione alla camorra. Sono state cosi complessivamente condivise le conclusioni dell'avvocato generale della Cassazione, Antonio Valeri. Una settimana fa 11 massimo rappresentante della pubblica accusa aveva chiesto alla Suprema Corte di respingere il ricorso presentato dal P.O. di Napoli Armando Ollvares contro la decisione di appello che aveva clamorosamente ribaltato il verdetto del tribunale del capoluogo campano. In primo grado erano stati inflitti a Tortora 10 anni di reclusione. 50 milioni di mul¬ ta e l'interdizione perpetua dai pubblici uffici, mentre a Califano erano stati irrogati 4 anni e mezzo di carcere e 10 milioni di multa. Il P.O. Valeri aveva ritenuto che la sentenza di secondo grado fosse motivata e sostenuta -da criteri tecnico-giuridici accettabili» e che non vi fossero elementi sufficienti per ordinare un nuovo dibattimento. •Noi non siamo giudici di legittimità — aveva aggiunto il pubblico ministero — altrimenti dovremmo approfondire alcune circostame rimaste poco chiare, nonostante i due processi. Bene hanno fatto perciò i magistrati istruttori a rinviare Emo Tortora davanti al tribunale perché vi erano sufficienti indisi-. Secondo il dottor Valeri, i giudici d'appello avrebbero quindi dovuto assolvere l'ex parlamentare europeo radicale per insufficienza di prove, ma non con formula piena. All'indomani della scarcerazione di Tortora il P.G. di Napoli aveva apertamente criticato la sentenza di proscioglimento definendola «una vittoria della camorra-. Nel suo ricorso contro le assoluzioni in massa (112 imputati furono prosciolti) Ollvares aveva sostenuto che la decisione della corte d'appello era -inficiata da un'erronea applicazione della legge sull'associazione per delinquere di tipo camorristico- e aveva lamentato -omissioni, illogicità delle motivazioni e travisamenti dei fatti-. La decisione della Cassazione rappresenta la sconfitta dei «pentiti». Due erano stati i grandi accusatori di Tortora: Gianni Melluso «il Bello» e Giovanni Pandico «il Ragioniere». Solo quest'ultimo era stato però condannato in appello a 3 anni e un mese, mentre l'altro era stato prosciolto con formula piena. p. f. Enzo Tortora Franco Califano Gianni Melluso
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