Arabi arrestati in Italia per la strage a Istanbul

Arabi arrestati in Italia per la strage a Istanbul Clamorosa rivelazione di due giornali turchi Arabi arrestati in Italia per la strage a Istanbul L'assalto alla sinagoga nell'86 - Bloccati sul treno Milano-Torino? ISTANBUL — I giornali turchi Hurriyet e Tercuman scrivono che due arabi detenuti in Italia hanno confessato di aver fatto parte del gruppo che organizzò e portò a termine l'attentato che nel settembre scorso provocò la morte di 21 persone nella sinagoga Neve Shalom di Istanbul. Secondo i giornali turchi, 1 due erano stati arrestati dopo che la Digos era stata avvertita che, in una clinica nei pressi di Torino, un individuo medio-orientale «sospetto» si era ricoverato per cambiare chirurgicamente i propri lineamenti. Ma un funzionario della Digos stessa, interpellato a Torino, ha smentito le notizie di questi arresti, del quali dichiarano di non avere alcuna infor¬ mazione anche 1 comandi della polizia e dei carabinieri, nonché il ministero degli Interni a Roma. Secondo 1 giornali, 1 due arabi, che secondo un'altra versione sarebbero stati arrestati mentre viaggiavano in treno da Torino a Milano, avrebbero detto alla polizia italiana che il gruppo responsabile dell'attentato era formato da otto persone e che loro ne facevano parte. Delle otto persone, due furono quelle che materialmente portarono a termine l'attacco, nel quale rimasero uccisi — come previsto dal plano — dopo avere sparato con fucili mitragliatori sul fedeli presenti nella sinagoga. I due attentatori morti nella «missione suicida», secondo quanto riferiscono Hurriyet e Tercuman, erano membri di una cellula della fazione palestinese dissidente che fa capo ad Abu Nidal. Oli altri sei membri del gruppo — tra 1 quali i due detenuti in Italia — sempre secondo 1 giornali, lasciarono la Turchia 11 giorno prima dell'attentato. La polizia turca, dopo l'attentato alla sinagoga, aveva detto che gli attentatori erano solo due e che entrambi erano morti nell'attacco. I giornali ricordano infine che alcuni funzionari della polizia Italiana sono stati la scorsa settimana In Turchia per consultarsi sul caso con la polizia turca. La notizia è stata smentita sia dalle autorità turche sia da quelle italiane. (Ansa-Upi-Reuter-Agi)

Persone citate: Abu Nidal, Neve Shalom