II missile povero che spaventa Reagan di Gianni Bisio

II missile povero che spaventa Reagan II missile povero che spaventa Reagan I Silkworm cinesi che gli iraniani starebbero per installare a Hormuz sono ordigni «rozzi» e di facile impiego - Possono creare problemi soltanto alle petroliere Non rappresentano certo una seria minaccia i missili cinesi HY-2 (Silkworm, baco da seta) che gli iraniani starebbero per installare sullo stretto di Hormuz, strategica porta del Golfo Persico: 'mólti analisti militari sono stupiti dell'importanza che 11 Pentagono ha voluto attribuire alla loro presunta potenzialità operativa. Dice Enrico Po, esperto in armamenti, collaboratore di riviste italiane e straniere sul problemi della difesa: 'Più che un vero e proprio missile, il Silkworm è poco più di un aereo senza pilota, un'arma rozza ormai vecchia e superata. In ogni caso è un pericolo ben limitato'. Come tutta la produzione bellica cinese, acquistabile a prezzi stracciati, i'HY-2 è derivato da un modello acquisito all'estero: in questo caso si tratta di una versione perfezionata del missile sovietico M-66 (Styx in codic Nato), concepito alla fine de¬ gli Anni Cinquanta. L'HY-2 ha due vantaggi molto apprezzati dall'esercito iraniano. Primo: ha un costo bassissimo, meno di un terzo di un Exocet per fare un esempio. Secondo: è impiegabile da operatori anche sommariamente addestrati come i guardiani della rivoluzione. Attualmente è prodotto sia dalla Cpmiec (China precision machinzry import export corporation) e, in una versione migliorata denominata HY-4, dalla Polytech (Poly Tecnologies Inc.). Il missile, ispirato alle V2, ha una lunghezza di 6 metri e 50, un'apertura alare di 2,75, un diametro di 88 cm ed un peso al lancio di 2500-3000 kg secondo 1 tipi ed una testata bellica di 360 kg di esplosivo ad alto potenziale. Un motore a propellente solido gli imprime una velocità di 1100 km/h (Mach 0,9) con una gittata utile da 10 a 6070 km. La guida iniziale è a telecomando radio, poi, a 7-8 km dal bersaglio, l'HY-2, come dicono 1 tecnici, «apre gli oc- chU e viene portato sull'obiettivo da un sistema radar o all'infrarosso, entrambi molto rozzi e facilmente ingannabili dalle attuali contromisure elettroniche. La difesa, da parte di navi da battaglia come quelle Usa, è relativamente facile: sia perché il Silkworm vola a quota rilevabile dai radar, sia perché la sua velocità è abbastanza limitata. Diverso il discorso per le petroliere: anche impreciso, il missile cinese può rappresentare una minaccia concreta, soprattutto perché i suoi rozzi apparati sono difficilmente ingannabili dalle contromisure elettroniche che alcune delle gigantesche motocisteme che operano nel Golfo Persico hanno installato a bordo. Ma l'Impressione degli osservatori militari resta quella che si tratti più di una mossa politica che di un attacco alla navigazione. Gianni Bisio

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