Bomba contro la chiesa del parroco anticamorra di Fulvio Milone

Bomba contro la chiesa del parroco anticamorra Napoli: il prete cercava di recuperare i drogati Bomba contro la chiesa del parroco anticamorra Distrutto il sagrato.-, «Don Ciro dice cose che non NAPOLI — Un boato nel cuore della notte, una pioggia di calcinacci sul sagrato della chiesa del Santissimo Rosaria •£' un avvertimento a don Ciro. Oli avevamo detto di non parlare troppo di camorra dal pulpito. Afa lui ha voluto fare di testa sua», dice la gente di Piazzolla di Nola, un centro agricolo ad una trentina di chilometri da Napoli Lui don Ciro Biondi 41 anni da cinque parroco del paese, dov'è anche insegnante di religione, preferisce tacere. Dopo l'attentato, che polizia e carabinieri attribuiscono alla camorra, ha lasciato la casa parrocchiale e si è rifugiato da parenti La bomba, collocata sul sagrato della chiesa, è esplosa alle 2,30 dell'altra notte. Piazzolla di Nola era immersa nel sonno La deflagrazione è stata estremamente violenta: la porta della parrocchia è stata divelta, 1 calcinacci sono stati scagliati a decine di metri di distanza, investendo in pieno l'auto del parroco. I vetri delle fi nostre degli stabili circo¬ stanti sono andati in frantumi Oli inquirenti hanno pochi dubbi: quella bomba fatta scoppiare dinanzi alla chiesa del Santissimo Rosario è un avvertimento della camorra. Don Ciro Biondi ordinato sacerdote sette anni fa, è noto per il suo impegno contro la malavita organizzata, che ha trasformato Piazzolla di Nola in un suo feudo. Da tempo dedica la sua attività al recupero del tossicodipendenti che, spesso, per procurarsi la «dose» quotidiana, sono costretti a fare gli spacciatori •Da anni — dicono 1 responsabili del commissariato di polizia — il parroco si dà da fare per strappare i giovani alla camorra. Recentemente ha affittato un locale dove periodicamente riunisce i ragazzi. Loro, gli scugnizzi, quelli più poveri e più esposti, lo amano e seguono i suoi consigli: Un'attività, quella del prete antl-camorra di Piazzolla di Nola, che non piace alle cosche mafiose della provincia. La goccia che avrebbe piacciono alle cosche» fatto traboccare 11 vaso risale ai primi del mese. Per quattro giorni dal 31 maggio, in paese si è svolta la festa del Santissimo Rosario, organizzata dallo stesso don Ciro grazie alle offerte dei fedeli. I quattro giorni di festa, però, sono stati carichi di tensione. Un testimone avrebbe infatti raccontato agli inquirenti che il trenta maggio il parroco fu avvicinato in sacrestia da due individui probabilmente camorristi che pretendevano una tangente perché 1 festeggiamenti si svolgessero tranquillamente. Dopo il colloquio, il parroco si mostrò molto turbato, ma non volle confidarsi con gli amici La festa del Santissimo Rosario si tenne regolarmente, ma i giovani del paese ricordano che don Ciro era visibilmente preoccupato- •. Negli ultimi giorni prima dell'attentato, il parroco aveva annunciato ai fedeli la decisione di partire con una missione per l'India. «Afa none una fuga — precisano i fedeli. Fulvio Milone

Persone citate: Ciro Biondi, Piazzolla

Luoghi citati: India, Napoli