Non più «neri» i fondi Iri

Non più «neri» i fondi Iri Lltalstat comunica l'avvenuto rientro in bilancio di 250 miliardi Non più «neri» i fondi Iri Tornano alla società le somme sequestrate dai giudici nei depositi bancari «segreti», che venivano utilizzati per finanziamenti occulti - Alle ultime battute l'inchiesta dei giudici ROMA — Tornano In bilancio, non sono più «neri» 1 fondi neri dell'Ili; ossia ciò che ne è rimasto, dò che 1 magistrati sono riusciti a rintracciare di questa massa di manovra occulta che è stata gestita senza controlli per oltre quindici anni. Ieri lltalstat, società che sovrintende al settore edilizio dell'In, ha comunicato «{'avvenuto rientro? con il bilancio '86, che è stato approvato dagli azionisti. Le somme sequestrate dalla Guardia di Finanza su ordine del magistrati nel 1984 e quelle recuperate In seguito ammontavano, secondo il rapporto dei periti, a 197 miliardi e 524 milioni. Ma, nel frattempo, debitamente depositate in banca, hanno fruttato interessi raggiungendo 1250 miliardi. A dire 11 vero, il rientro nei bilanci non è del tutto terminato. Una modesta «parte residua», precisa la stessa Italstat, verrà contabilizzata nel bilanci di fine '87. Proprio in questi giorni il pubblico ministero romano Antonino Vinci, ricevuti all'inizio di maggio gli atti dal giudice istruttore, deve formulare le richieste a carico degli inquisiti, una trentina di importanti personaggi che rischiano grosso. Dirigenti ancora in carica dell'Itala tat, a cominciare da Ettore Bernabei che ne è tuttora il presidente, sono coinvolti nell'inchiesta insieme all'ex presidente dell'lri Giuseppe Petrilli e all'ex presidente di Mediobanca Fausto Calabria. E' stato proprio Petrilli a rivelare che i «/ondi fuori bilancio» nacquero negli Anni Sessanta, sostenendo che venivano utilizzati per «spese promozionali all'estero». Le somme scoperte dalla Finanza erano dal '78 in deposito presso una fiduciaria. Dall'indagine sono risultati massicci acquisti di titoli di Stato intestati a svariati personaggi italiani (tra cui lo stesso Petrilli, Ferdinando Mach di Palma tein e molti altri): il Tribunale deve appunto accertare se si tratti di operazioni illecite o no. Gravano sospetti di tangenti politiche, di finanziamenti a giornali, di appropriazione di fondi da parte di alcuni degli stessi responsabili Iri e Italstat; la commissione d'inchiesta votata a sorpresa dal Parlamento è decaduta con la fine della legislatura, senza essere mai stata formata. La prima segnalazione dello scandalo avvenne nel 1976, con un esposto anoni- mo alla Procura della Repubblica di Milana L'indagine allora disposta non fece emergere Irregolarità; ma si trattò di una Indagine poco accurata, sembrano ritenere nel loro rapporto 1 tre periti giurati della Banca d'Italia nominati dal Tribunale nel 1985. Fu solo nel 1983 che l'Ufficio' istruzione del Tribunale di Milano dispose un'indagine più approfondita. Nel frattempo, in un giro vorticoso, 1 fondi occulti venivano trasferiti da Milano a Roma, poi riportati da Roma a Milano e infine convertiti da libretti al portatore in titoli di Stato. Far rientrare nei bilanci i •fondi neri» ritrovati non 6 stata un'operazione facile. La prima parte della somma recuperata fu riconsegnata dai magistrati milanesi al presidente dell'lri. Romano Prodi Ma Prodi non sapeva dove metterli, questi soldi: occorreva prima stabilire a quali società, del gruppo Italstat erano stati sottratti. Delle operazioni scorrette era rimasta scarsa traccia; e i fondi venivano reclamati | da più parti. E' stata perfino aspra la contesa per assegnare li denaro ritrovato. Alla fine, la spartizione è stata questa: 1-89% aUTtalstrade, la società milanese del gruppo Italstat incaricata delle costruzioni; il rimanente 11% airitalscai, la società romana che sovrintende alla gestione del patrimonio immobiliare. Perché il rientro dei fondi occulti 6 stato distribuito addirittura su quattro bilanci ('84, '85, '86 e '87)7 Sia perché la riconsegna è avvenuta in fasi diverse, rispondono ali'Italstat; sia per le difficolta di attribuzione, sia per motivi fiscali. Vicenda dei fondi neri a parte, lltalstat può vantare un bilancio '86 florido, con un utile di 92,8 miliardi per la capogruppo (più che raddoppiato rispetto all'anno prima) e di 144 come consolidato di gruppo; 1 ricavi sono di 4130 miliardi, i dipendenti circa 24 mila. Sono molte le opere in corso: dalla costruzione di autostrade, che è massicciamente ripresa, al centro direzionale di Napoli, al Portello e alla nuova Fiera a Milano. s. J.

Luoghi citati: Milano, Napoli, Roma