Nel pci con gli ideali delle Acli di Marina Cassi

Nel pei con gli ideali delle Adi Nel pei con gli ideali delle Adi Pinuccia Beitene membro della presidenza provinciale del movimento: «Vorrei, attraverso la mia esperienza professionale, dare un contributo alla tutela dei più deboli» Pinuccia Bertone, candidata indipendente nelle liste per la Camera del partito comunista, fin da ragazzina (quando lavorava In fabbrica) milita nelle Acli di cui è membro della presidenza provinciale; nel movimento aclista svolge anche, dal 1963, la sua attività lavorativa come direttore del Patronato provinciale. Impegnata nel movimento delle donne, si è occupata negli scorsi anni dell'elaborazione delle leggi d'iniziativa popolare regionale e nazionale su sanità e assistenza. Perché a 48 anni, dopo oltre un ventennio di attività nei movimenti, ha scelto un approccio istituzionale con la politica? •Incontro ogni giorno, al patronato, persone che sono in grande difficoltà e che vedono peggiorare le loro condizioni materiali e morali; purtroppo stanno perdendo fiducia nel futuro. In questi ultimi anni le leggi nel campo della previdenza hanno tagliato, solo per fare due esempi, la scala mobile ai pensionati e gli assegni familiari». Aggiunge: « Troppe persone, soprattutto anziane, vivono senza prospettive e in uno stato d'umiliazione e rassegnazione. Mi pare una cosa terribile per tutti, ma soprattutto per gli anziani. Ho scelto di candidarmi proprio per questa mia esperienza e perché credo che le mie competenze professionali mi possano permettere di contribuire alla tutela, dei cittadini più deboli». Per quali ragioni ha accettato l'offerta del pei? «Mi pare che il pei risponda bene alla mia esigenza di lavorare per la difesa dei deboli e, poi, perché colgo in questo partito una tensione etica che lo differenzia dagli altri e una maggiore attenzione ai valori della persona». Prosegue: -inoltre mi si offre la straordinaria possibilità di lavorare con le donne che il pei ha candidato in grande numero». Lei è cattolica? 'Certo». Come si concilia la sua scelta di fede con la candidatura nel partito comunista? «Già il Concilio aveva chiarito che dalla fede non possono discendere le opzioni politiche: la fede è testimoniata dal credente nelle sue scelte di vita. Questo principio, nelle Acli enei mondo cattolico, è ormai maturato ed ampiamente condiviso. E' il credente, con la propria coscienza, che deve decidere, sulla base delle sue esperienze e tenendo conto dei valori cristiani, come e dove impegnarsi». Pensa di andare alla Camera? «£' una decisione che spetta agli elettori; io mi sto impegnando per essere eletta e poter lavorare per gli obiettivi in cui credo». Che cosa la appassiona nella vita, oltre al lavoro e all'impegno politico-sociale? «Non sono cosi rigida come appaio; anch'io ho le mie frivolezze. Mi piace cucinare, curare le piante. Lo sport preferito, fin da quando ero ragazzina, è quello di sedermi in poltrona a leggere». Marina Cassi Pinuccia Bertone (od)

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